Tesi etd-09272020-183429 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRUSCHI, GIULIO
URN
etd-09272020-183429
Titolo
Una proposta progettuale per il paesaggio perimonumentale "Oltremura" dell'area a verde dell'Edificio G del Polo Didattico Universitario "Fibonacci"
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Remorini, Damiano
relatore Monacci, Francesco
correlatore Agostini, Debora
relatore Monacci, Francesco
correlatore Agostini, Debora
Parole chiave
- design
- didattica
- inclusività
- paesaggio peri-monumentale
- planting
- progettazione
- verde autoctono
Data inizio appello
12/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/10/2060
Riassunto
L'elaborato di tesi consiste in una proposta progettuale dell’area a verde attigua all’Edificio G del Polo Didattico Universitario “Fibonacci” sede dell’USID, l’Ufficio Servizi per l'Integrazione di studenti con Disabilità.
Dopo un’attenta analisi di carattere paesaggistico, sociale e funzionale dell'area di intervento, sono stati individuati principi cardine che hanno guidato la progettazione:
• Valorizzazione del contesto peri-monumentale.
• Progettazione funzionale ed inclusiva, incentrata sul ruolo di educatore del committente.
• Verde multifunzione a bassa manutenzione.
Il progetto articola l’area compresa tra le antiche mura medioevali pisane e il contesto industriale appartenente all’ex complesso Marzotto, in “aule all’aperto” e percorsi di collegamento, assimilando il sito ad un edificio "senza copertura", in quanto chiuso per la maggior parte del suo perimetro.
Le tre “aule all’aperto” emerse dalla progettazione condividono la funzionalità didattica ma si distinguono per la modalità di utilizzo:
• Il foro è una stanza all’aperto caratterizzata da sedute monolitiche immerse in un boschetto di Quercus cerris. Con le mura medioevali facenti da sfondo, il foro si propone come luogo di incontro e di discussione in una suggestiva cornice.
• La vasca è una stanza strettamente legata al passato industriale dell’area che si concentra sull’intimo contatto tra uomo e natura. Le antiche vasche dell’industria tessile vengono rivegetate con specie palustri e il fruitore. L'accesso all’aula avviene attraverso una passerella sopraelevata. L'idea è che una volta entrati si abbia la percezione di trovarsi immersi nella natura.
• Il vivaio è una stanza con il preciso ruolo di riavvicinare gli studenti alla terra, in particolar modo gli utenti dell’USID avente sede nell’edificio G, attraverso un programma di giardinaggio terapeutico su letti rialzati. Gli utenti diventano attivi partecipanti alla crescita e manutenzione dell’area progettuale.
Il presente elaborato vuole portare gli spazi dell’Ateneo pisano verso innovative tecniche di didattica, consone al contesto universitario, fondando il progetto su nuove tipologie di “planting”, dall’alto valore ecologico, ormai modello di riferimento nel panorama mondiale.
Dopo un’attenta analisi di carattere paesaggistico, sociale e funzionale dell'area di intervento, sono stati individuati principi cardine che hanno guidato la progettazione:
• Valorizzazione del contesto peri-monumentale.
• Progettazione funzionale ed inclusiva, incentrata sul ruolo di educatore del committente.
• Verde multifunzione a bassa manutenzione.
Il progetto articola l’area compresa tra le antiche mura medioevali pisane e il contesto industriale appartenente all’ex complesso Marzotto, in “aule all’aperto” e percorsi di collegamento, assimilando il sito ad un edificio "senza copertura", in quanto chiuso per la maggior parte del suo perimetro.
Le tre “aule all’aperto” emerse dalla progettazione condividono la funzionalità didattica ma si distinguono per la modalità di utilizzo:
• Il foro è una stanza all’aperto caratterizzata da sedute monolitiche immerse in un boschetto di Quercus cerris. Con le mura medioevali facenti da sfondo, il foro si propone come luogo di incontro e di discussione in una suggestiva cornice.
• La vasca è una stanza strettamente legata al passato industriale dell’area che si concentra sull’intimo contatto tra uomo e natura. Le antiche vasche dell’industria tessile vengono rivegetate con specie palustri e il fruitore. L'accesso all’aula avviene attraverso una passerella sopraelevata. L'idea è che una volta entrati si abbia la percezione di trovarsi immersi nella natura.
• Il vivaio è una stanza con il preciso ruolo di riavvicinare gli studenti alla terra, in particolar modo gli utenti dell’USID avente sede nell’edificio G, attraverso un programma di giardinaggio terapeutico su letti rialzati. Gli utenti diventano attivi partecipanti alla crescita e manutenzione dell’area progettuale.
Il presente elaborato vuole portare gli spazi dell’Ateneo pisano verso innovative tecniche di didattica, consone al contesto universitario, fondando il progetto su nuove tipologie di “planting”, dall’alto valore ecologico, ormai modello di riferimento nel panorama mondiale.
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La tesi non è consultabile. |