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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09272018-181403


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARDONE, MARTINA
Indirizzo email
martina.sardone@gmail.com
URN
etd-09272018-181403
Titolo
Contenuto di metalli pesanti in frutti di specie legnose allevate in ambito urbano
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Massai, Rossano
relatore Prof. Remorini, Damiano
correlatore Prof.ssa Guidi, Lucia
Parole chiave
  • heavy metal
  • zinc
  • lead
  • soil pollution
  • copper
Data inizio appello
15/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/10/2088
Riassunto
La pratica dello Urban Farming – comunemente chiamato “Orti urbani” – è riuscito a riscuotere un incredibile successo fin dai tempi dei Taoisti Cinesi. In Europa, già nel XVII secolo, l’ortoterapia era considerata in maniera positiva. Nel ventesimo secolo, con lo scoppio della Prima guerra mondiale, gli Orti urbani vennero visti come una fonte di approvvigionamento, data la precaria situazione economica e alimentare in cui versava gran parte della popolazione. Questo fenomeno crebbe in maniera esponenziale anche nei paesi in via di sviluppo, in quanto le popolazioni rurali che abbandonarono le campagne per trovare lavoro in città, sentirono sempre più forte la necessità di coltivare i propri prodotti. Ai giorni nostri, gli Orti urbani sono collocati ai margini delle città, e questo può far discutere sulla salubrità degli ortaggi e dei frutti coltivati. Da qui la necessità di capire se l’inquinamento urbano possa influire negativamente sulla salubrità dei prodotti ottenuti in città e, conseguentemente sulla nostra salute. Infatti, in Paesi come l’Italia gli Orti urbani sono visti non più solamente come fonte di approvvigionamento, ma hanno funzioni ricreative, sociali, educative o terapeutiche. Diversi studi confermano che nelle città l’inquinamento riguarda non solo l’aria, ma è riscontrato anche a livello di suolo e acqua. Per questo, coltivare piante da orto o raccogliere frutti in città può destare preoccupazione, nonostante il trend sempre più attuale della politica “km 0” che ha contribuito in maniera esponenziale alla corrente degli Orti urbani. Ad oggi, in Italia, si stima che le superfici adibite alla coltivazione in città occupino più di 500.000 m2. In questa tesi, tra gli inquinanti più frequentemente presenti nelle aree urbane e che possono contaminare gli ortaggi e la frutta, sono stati valutati i metalli pesanti, in particolare: Zinco, Rame, Piombo e Cadmio. Tali elementi sono stati ricercati all’interno di alberi da frutto cresciuti in città – in particolare Prunus cerasifera var. pissardii e Prunus armeniaca – tenendo conto dello stadio fisiologico e prelevando campioni di foglie, legno e frutti. In ogni sito di prelievo è stata presa un’aliquota di terreno superficiale, così da constatare il livello di inquinamento nel suolo; inoltre sono stati prelevati i dati dell’aria dalle capannine Arpat, così da avere un quadro completo anche a livello atmosferico. Dalle analisi dei siti di campionamento non si evince una stretta correlazione tra traffico veicolare e inquinamento del suolo: gli alti contenuti di metalli pesanti rinvenuti nei terreni possono avere varia natura. Generalmente, gli elementi non traslocano all’interno delle piante, e il contenuto moderatamente elevato che si riscontra in alcuni campioni è causato dall’assorbimento citotropico sulla superficie del frutto. In ogni caso, non vi è particolare preoccupazione per la salute, soprattutto per quanto riguarda Piombo e Cadmio in conseguenza delle basse concentrazioni rilevate anche nelle situazioni peggiori, sempre nettamente inferiori ai livelli di soglia di tolleranza dei prodotti alimentari.
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