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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09272017-193920


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
COCCIARO, LORENA
URN
etd-09272017-193920
Titolo
La dose radiante in radiologia: analisi dei dati in TC pediatrica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Caramella, Davide
Parole chiave
  • pediatria
  • dose radiante
  • TC
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è di eseguire un’analisi retrospettiva dei dati dosimetrici in una popolazione di pazienti pediatrici sottoposti ad esami TC.
I dati sono stati raccolti utilizzando il software di monitoraggio dose DoseWatch, prodotto dalla General Electrics, e sono stati raccolti 467 esami in un arco temporale da dicembre 2013 al 4 agosto 2017. I dati sono stati elaborati dividendolo per sesso, età, tipologia di esame svolto e dati dosimetrici specifici (CTDIvol, DLP, kV, mA). Maggiore attenzione è stata posta alla TC cranio, confrontando i valori di CTDIvol ottenuti, con i livelli diagnostici di riferimento proposti in altre nazioni. Seguendo quanto indicato nel report del Task Group 204 riguardo l’SSDE (size – specific dose estimate), sono stati calcolati i diametri dei pazienti per poter stimare la dose ricevuta e confrontare quanto questa di discostasse da quella indicata nel dose report.
Dall’analisi dei dati è risultato che l’esame maggiormente svolto è la TC cranio; il valore medio di CTDIvol nella popolazione è di 26,46 mGy, di DLP di 507,99 mGy*cm. Analizzando nello specifico la TC cranio, prendendo come livelli di rifermento i protocolli presenti sul sito Image Gently, il 23% degli esami sono risultati essere superiori al livello prefissato. Dal confronto tra CTDIvol e SSDE, risulta che l’indice di correlazione interclasse (ICC) è 0,78 nel fantoccio da 32 cm e 0,98 in quello da 16 cm.
Dai dati analizzati è possibile concludere che è già presente una particolare attenzione nell’erogazione della dose nei pazienti pediatrici. Si può inoltre aggiungere che nel futuro è necessario stabilire dei livelli diagnostici di riferimento specifici per questa popolazione e produrre dei protocolli standardizzati che tengano di conto delle dimensioni del paziente.
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