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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09272011-115241


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BENVENUTI, ENRICO
URN
etd-09272011-115241
Titolo
Terapia intratimpanica della Malattia di Ménière
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
correlatore Prof. Sellari Franceschini, Stefano
relatore Prof. Casani, Augusto Pietro
Parole chiave
  • Perdita acustica
  • Vertigine
  • Gentamicina
  • Desametasone
  • malattia di Ménière
  • Terapia intratimpanica
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/10/2051
Riassunto
La malattia di Ménière è stata descritta per la prima volta nel 1861 da Prospero Ménière.
Definita come una idrope idiopatica sintomatica dalla AAO-HNS nel 1995, è caratterizzata da perdita acustica fluttuante, ovattamento acustico, acufene e crisi vertiginose recidivanti.

La terapia medica è efficace nel trattamento dei sintomi in 2/3 dei pazienti.
Quando la terapia non funziona, le crisi vertiginose recidivanti diventano invalidanti, per cui è necessario ottenere una completa ablazione del labirinto patologico.
Nelle ultime 2 decadi, l'avvento delle terapie intratimpaniche ha offerto una valida alternativa agli interventi chirurgici nel trattamento della malattia di Ménière resistente alla terapia.

L'obiettivo dello studio è determinare l'efficacia e l'innocuità della somministrazione di gentamicina a basso dosaggio, comparata con la somministrazione di desametasone, in pazienti con malattia di Ménière monolaterale resistente alla terapia.
60 pazienti affetti da malattia di Ménière monolaterale definita (secondo i criteri AAO-HNS 1995) nei quali la terapia medica non ha funzionato, sono stati inclusi nello studio, tra il 1 gennaio 2007 ed il 30 giugno 2008.
32 sono stati trattati con una soluzione di gentamicina iniettata nell'orecchio medio ( iniezioni con frequenza settimanale, fino ad un massimo di 2); 28 sono stati trattati con 4 mg /ml di desametasone intratimpanico ( 3 iniezioni con la frequenza di una ogni 3 giorni).

Dopo il trattamento, i pazienti sono stati valutati per : controllo degli attacchi acuti di vertigine, audiometria tonale liminare, audiometria vocale, punteggio di disabilità funzionale e analisi statistica, usando analisi della varianza fattoriale a misure ripetute.

Nel gruppo trattato con gentamicina, dopo un follow up di 2 anni, il controllo completo delle crisi vertiginose (classe A) è stato raggiunto in 26 pazienti (81%) e il controllo sostanziale (classe B) in 4 pazienti (12,5%).
Nel gruppo trattato con desametasone il controllo completo delle crisi vertiginose si è raggiunto in 12 pazienti (43%) e il controllo sostanziale in 5 pazienti (18%).
9 pazienti (32%) hanno riferito un controllo limitato o scarso, nonostante la ripetizione del ciclo di somministrazione intratimpanica di desametasone.

Nel gruppo trattato con gentamicina, 4 pazienti hanno mostrato una riduzione di 10 decibel o maggiore della soglia audiometrica .
Nel gruppo trattato con desametasone, la soglia risulta immodificata, o leggermente migliorata in 16 pazienti (appartenenti alle classi A e B), mentre è peggiorata in 12 pazienti.

Il risultato dello studio indica che la terapia intratimpanica con gentamicina a basso dosaggio ha raggiunto migliori risultati del desametasone nel controllo delle crisi vertiginose in pazienti affetti da malattia di Ménière monolaterale, con una minore incidenza di perdita acustica.
La somministrazione intratimpanica di desametasone offre un controllo della vertigine più scarso (paragonabile a quello atteso dal placebo) ; il mantenimento dell'udito è garantito solo nei casi in cui le crisi di vertigine non si ripresentano. Anche ripetendo la somministrazione in caso di recidiva, al controllo dopo 2 anni, il desametasone intratimpanico non dimostra un ruolo sicuro nel trattamento della malattia di Ménière.

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