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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09272009-163150


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DOSSI, SIMONE
URN
etd-09272009-163150
Titolo
Il Linguaggio di una Tragicommedia a Orologeria - Traduzione e Commento dell'opera "Las Bestias" di Ronaldo Menéndez
Dipartimento
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Corso di studi
TRADUZIONE DEI TESTI LETTERARI E SAGGISTICI
Relatori
relatore Dott.ssa Caravedo, Rocío
Parole chiave
  • Sociolinguistica
  • Allocutivi
  • Tragicommedia
  • Segnali Discorsivi
  • Las Bestias
  • Ronaldo Menéndez
  • Linguaggio
Data inizio appello
19/10/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/10/2049
Riassunto
ABSTRACT

Il Linguaggio di una Tragicommedia a Orologeria
Traduzione e Commento dell’opera “Las Bestias” di Ronaldo Menéndez

Ronaldo Menéndez (L’Avana, 1970), narratore ironico, dinamico, mordace, creatore di assurde atmosfere e strane allegorie, coraggioso nell’elaborazione di un discorso di non sempre facile e diretta comprensione, estraneo alle frivolezze del commerciale, è l’autore dell’opera “Las Bestias”, tradotta e oggetto di commento linguistico della mia tesi. Questo romanzo, pubblicato dalla casa editrice Lengua de Trapo nel 2006, riscuote un grande successo da parte della critica e dei lettori grazie al messaggio che si cela dietro la trama, ma non solo.
“Las Bestias” narra, in chiave noir, la storia di Claudio Cañizares, un oscuro professore di filosofia dell’arte che divide il tempo della sua grigia e noiosa esistenza tra la stesura di una tesi dottorale sulle rappresentazioni simboliche dell’oscurità e l’allevamento di un maiale all’interno della propria casa, a causa della mancanza di viveri in un’isola colpita dalla fame e dal malessere generale. Tutto va alla perfezione fino al giorno in cui sente una conversazione telefonica tra due assassini, i quali dicono di volerlo uccidere. L’introverso professore si addentra nei quartieri più sordidi della città per procurarsi un’arma automatica, uno strano silenziatore-amplificatore russo e, poi, tornare al night club dove, qualche tempo prima, si era regalato il lusso di andare a letto con una ninfa dai capelli biondi e di svignarsela senza pagare un centesimo. Lì troverà Jack e Bill, i due persecutori che a seguito di una contorta rete vendicativa messa in atto da Claudio, diventeranno i perseguitati.
La trama, inizialmente assurda, se accettata per quello che è, offre al lettore una serie di meccanismi a orologeria tipici del racconto breve incastrati gli uni negli altri con una tale precisione da non lasciare nulla al caso. Padrone di una prosa efficace, Ronaldo Menéndez dimostra la sua perizia narrativa soprattutto nel controllo della struttura, della costruzione della trama in sequenze corte e agili organizzate con la tecnica del montaggio cinematografico e con una precisione tale da rivelare come l’autore diriga la storia al millimetro, persino per nascondere l’asso nella manica della sorpresa finale. Elementi tragici e comici si alternano e si fondono in un riso gelido che brucia come brucia il ghiaccio più del fuoco. Si tratta di una trama minima capace di catturare l’attenzione del lettore fino al termine della lettura. L’esilità della storia è accompagnata da un linguaggio dove il gioco di ripetizione di alcune frasi, le insolite e a volte artificiose scelte lessicali e l’incorporazione dei dialoghi in una sintassi dall’esemplare economia espressiva danno luogo a un ritmo narrativo rapidissimo in cui ogni cosa conduce ad un’altra e tutte si devono leggere e interpretare come scene di un incubo o di un lungometraggio senza pause, con pochi personaggi e un’azione trepidante.
Si è deciso di condurre, in un primo momento, un’analisi dettagliata dei personaggi protagonisti dell’opera ricostruendo di ognuno il profilo sociologico e, in un secondo momento, mettendo in pratica i principi della sociolinguistica, una riflessione sulle scelte linguistiche degli stessi. Si presenterà, dunque, il contesto socio-culturale sfondo del romanzo seguito da un’indagine linguistica quanto più possibile completa e minuziosa. Questa prima parte, dopo una serie di accenni introduttivi alla materia, presenta la stratificazione sociale all’interno dell’opera: di ognuno dei personaggi verrà presa in esame l’età, l’origine etnica, il sesso, il tipo di educazione ricevuta, il reddito, l’occupazione, il tipo di abitazione nonché il luogo dove si trova, le maniere, il modo di vestire, ma anche di mangiare. Tutte queste informazioni serviranno da fertile contesto per l’indagine linguistica che ne segue. Questo studio vuole dimostrare come i fattori extralinguistici siano in grado di determinare le varie forme di realizzazione linguistica. L’obiettivo sarà, quindi, quello di fornire una descrizione il più “oggettiva” possibile del linguaggio dei personaggi principali in relazione alle dimensioni diastratica e diafasica, in modo da arrivare a conoscere più a fondo i protagonisti del romanzo, capirne le reazioni e, di conseguenza, le scelte linguistiche
Segue, poi, lo studio di una selezione rappresentativa di allocutivi, quelle espressioni lessicali che servono essenzialmente per stabilire, prolungare e mantenere o anche riattivare il canale di comunicazione tra parlante e interlocutore. Questo con lo scopo di studiare le versatilità linguistiche e i rapporti e le relazioni personali o sociali che uniscono i diversi protagonisti. Si analizzeranno, quindi, nomignoli, vezzeggiativi, aggettivi sostantivati relazionali, titoli che si riferiscono alla professione o a uno status speciale.
Per finire, uno studio al microscopio di alcuni segnali discorsivi impiegati da Ronaldo Menéndez servirà per analizzare alcuni aspetti più approfonditi del linguaggio all’interno dell’opera. Si propone, quindi, l’analisi di queste unità discorsive che spesso risultano problematiche durante il processo di traduzione. In effetti le difficoltà che sollevano la comprensione, la traduzione e la produzione di parole in accordo con il loro significato concettuale aumentano nel caso dei connettivi, in virtù del loro ruolo di guida del discorso. Si possono considerare dei dispositivi linguistici che, a seconda della loro forma, ubicazione e significato, compiono una determinata funzione all’interno del discorso aiutando la comprensione dello stesso. Queste particelle ricoprono un ruolo fondamentale durante il processo di codifica e decodifica del messaggio, per questo motivo ho deciso di studiarli specificando in modo dettagliato le giustificazioni di ognuna delle scelte traduttive.
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