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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09272006-113344


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Moretto, Alessandro
URN
etd-09272006-113344
Titolo
Comportamento vegeto-produttivo del Sangiovese in “Chianti Classico” in funzione della forma di allevamento e della densità di piantagione.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE
Relatori
Relatore Peruzzi, Andrea
Relatore Prof. Scalabrelli, Giancarlo
Parole chiave
  • Sangiovese viticoltura
Data inizio appello
16/10/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
La viticoltura esprime la delicata interazione tra i fattori strutturali (terreno, clima, vitigno, densità di piantagione, forma di allevamento) e i fattori tecnici (gestione della chioma, gestione del suolo). Spesso si dimentica che la strada per ottenere un prodotto di qualità non è unica ma ne possono esistere tante quante sono le combinazioni tra i fattori strutturali e quelli gestionali. Il lavoro svolto nel “Chianti Classico” presso la Fattoria Isole e Olena, azienda che tiene alto il nome del marchio storico nel mondo, si è prefissato di relazionare alcuni fattori tra questi, che sono da ritenere fondamentali. E’ stato analizzato il comportamento del Sangiovese in tre tesi diverse nel corso del biennio 2001-2002: le prime due con densità di piantagione di 5000 p/ha di cui una con viti allevate a cordone speronato e l’altra condotta a guyot; la terza tesi presa in considerazione prevedeva ceppi allevati a cordone speronato alla densità di 7350 p/ha. Per ognuna di queste tesi sono stati effettuati rilievi, al fine di determinare le principali variabili costitutive delle piante, in modo da poter essere utilizzati in seguito come parametro di confronto. In questo modo abbiamo indagato sugli effetti che la densità e la forma di allevamento sono in grado di esercitare sulla pianta. I risultati hanno messo in evidenza che la gestione della chioma assume un compito fondamentale nel regolare gli equilibri tra attività vegetativa e produttiva della pianta, soprattutto quando l’effetto di andamenti climatici fuori dalla media è capace di ampliare o di ridurre la vigoria delle piante impressa dalla forma di allevamento e dalla densità di piantagione. I risultati più significativi sono stati ottenuti nel confronto tra le due forme di allevamento mentre le due tesi condotte a Cordone speronato, se pur a densità di piantagione diverse, hanno dato risultati del tutto paragonabili e sicuramente migliori rispetto alla tesi allevata a guyot. Le caratteristiche vegeto-produttive sono state messe a confronto con le caratteristiche qualitative del mosto e con la ricchezza fenolica delle uve per cercare di capire se vi sia una correlazione tra qualità della chioma e qualità del prodotto. I risultati hanno definito e confermato questa ipotesi indicando che le due tesi allevate a Cordone speronato e a densità diverse hanno prodotto uve di qualità superiore rispetto alla tesi allevata a guyot.
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