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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09262012-163414


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
RONZANO, NADIA
URN
etd-09262012-163414
Titolo
Caratteristiche elettrocliniche ed outcome in un campione di soggetti con spasmi epilettici late-onset
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Cioni, Giovanni
Parole chiave
  • Epilessia
  • Spasmi epilettici
Data inizio appello
16/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2052
Riassunto
SOMMARIO

Gli spasmi epilettici sono un tipo di crisi caratterizzata da brevi, improvvisi e sincroni
movimenti di flessione, estensione o misti
di flessione/estensione, localizzati
prevalentemente al capo, alla porzione prossimale degli arti e alla muscolatura assiale,
che solitamente sono più sostenuti dei movimenti mioclonici ma più brevi delle crisi
toniche.
Nonostante storicamente vengano associate alla sindrome di West, queste crisi,
non di rado, possono esordire dopo il primo anno di vita, come sintomo principale,
andando ad identificare un'entità clinica distinta, denominata “Late-Onset Epileptic
Spasms (LOES)”. Le peculiari caratteristiche cliniche ed elettroencefalografiche, risultate

dai lavori condotti finora, hanno portato a considerare i LOES come la principale
manifestazione clinica di una vera e propria encefalopatia epilettica. Tuttavia, per una
più accurata definizione di tale quadro, si rendono necessari ulteriori studi.

Il presente lavoro si propone di:

• indagare retrospettivamente le caratteristiche eziologiche, cliniche,
elettroencefalografiche e di outcome, in un campione di soggetti con
diagnosi di spasmi epilettici ad esordio tardivo

delineare gli aspetti distintivi dei LOES, evidenziando le differenze
fenotipiche con le principali altre epilessie che si presentano con spasmi.
I pazienti selezionati per questo studio sono stati identificati mediante una
revisione del database clinico per la ricerca in epilessia, dell'Unità Operativa di
Epilettologia, Neurofisiologia clinica e Neurogenetica dell'IRCCS Fondazione Stella Maris,
che raccoglie i dati relativi ai bambini affetti da epilessia ed afferiti alla suddetta U.O. Nel
periodo compreso tra il 1984 e il 2012. Sono stati inclusi nello studio i pazienti con
diagnosi di LOES, per i quali risultavano reperibili le informazioni relative agli esami
elettroencefalogafici e di neuroimaging.
Il campione è costituito da 34 pazienti, con età media all'esordio degli spasmi di
3,1 anni (range: 1-10), seguiti per un periodo medio di follow-up di 9,4 anni (range: 0,5-
27,2).
Sono stati individuati 16 casi criptogenetici (47,1%) e 18 sintomatici (52,9%).
Nel 76,5% dei pazienti sono stati riportati spasmi simmetrici e nel rimanente
23,5% spasmi asimmetrici. Questi ultimi appaiono significativamente associati ad
un'eziologia sintomatica, laddove i casi criptogenetici mostrano per lo più una
semeiologia critica simmetrica.

Nel 76,5% dei casi è stata osservata anche la presenza di altri tipi di crisi
epilettiche. I bambini che hanno avuto un esordio di malattia con crisi differenti dagli
spasmi sono per lo più appartenenti al gruppo dei sintomatici. In particolare, è stata
notata un’associazione significativa tra esordio con crisi focali e causa pre-natale ed
esordio con crisi generalizzate e causa post-natale
Per 22 bambini è stato possibile reperire almeno una registrazione video EEG-
poligrafica degli spasmi epilettici, effettuata nel corso del follow-up. In nessuno di essi si
è osservato il classico tracciato intercritico ipsaritmico, tipico della sindrome di West.
Nell'81,3% dei pazienti che presentano una focalità delle anomalie parossistiche
intercritiche, essa si localizza nelle regioni fronto-centro-temporali. Nella valutazione
dell’andamento elettroencefalografico, il 31,8% dei pazienti è andato incontro ad un
miglioramento del tracciato ed in questo gruppo prevalgono i casi criptogenetici. Il
13,6% dei pazienti, invece, è andato incontro ad un peggioramento delle anomalie
parossistiche intercritiche nel tempo, e questo gruppo è costituito esclusivamente da
pazienti con un’eziologia sintomatica. Al momento dell'ultimo follow-up EEG, 5/22
bambini (22,7%) si presentano in remissione dagli spasmi ed il 60,0% di questi (3/5) ha
mostrato nel corso del follow-up elettrofisiologico, un miglioramento del tracciato
intercritico.
Dall'analisi dell'evoluzione globale del quadro clinico, nel 32,4% dei pazienti è
stata registrata una regressione dello sviluppo psicomotorio in seguito all'esordio degli
episodi critici. In questo gruppo di pazienti, alcune caratteristiche sono risultate
significativamente più rappresentate, rispetto ai pazienti senza storia di regressione. In
particolare, si è rilevata una familiarità per ritardo mentale, come dato anamnestico, ed
una tendenza ad evolvere verso un deficit cognitivo grave.
Solo l'8,8% dei bambini ha mostrato un livello cognitivo normale, avendo il
rimanente 91,2% del campione un deficit cognitivo di vario grado, da lieve a grave. Il
confronto in base al livello cognitivo ha evidenziato che una compromissione lieve-
moderata si associa significativamente all’assenza di altre crisi oltre gli spasmi.
Un solo bambino ha presentato un normale svliluppo delle abilità linguistiche,
mentre il 61,8% del campione si colloca in un ritardo del linguaggio di vario grado e il
35,3% mostra una totale mancanza di sviluppo linguistico.
Il ritardo motorio, presente nel 50,0% dei pazienti, è apparso significativamente
più rappresentato nel gruppo dei sintomatici rispetto a quello dei criptogenetici.

Nel 38,2% dei bambini si è rilevata la presenza di comorbidità psichiatriche. Tale
aspetto si manifesta, con frequenza significativamente più elevata, nel sesso maschile e
appare relazionato ad una completa assenza di sviluppo del linguaggio. Dei pazienti con
comorbidità psichiatrica, il 46,2% ha presentato diagnosi di disturbo dell'umore e il
53,8% ha manifestato i sintomi tipici dei disturbi pervasivi dello sviluppo. Nei primi è
apparsa più frequentemente rappresenta una storia di sofferenza perinatale, mentre nei
secondi si è osservata una maggiore probabilità di comparsa di altri tipi di crisi
epilettiche oltre gli spasmi.
La remissione totale di malattia è stata riscontrata nel 18,2% del campione
globale e, dall’analisi della storia clinica di tali soggetti, è risultato che la presenza di
sofferenza perinatale è maggiormente rappresentata in questo gruppo di pazienti
rispetto al gruppo di bambini non in remissione. Questo lascia supporre che un tale
evento di sofferenza alla nascita non influenzi negativamente la prognosi a lungo
termine di questi pazienti. L'11,5% dei bambini che ha presentato altre crisi oltre gli
spasmi è andato incontro a remissione parziale, relativa esclusivamente agli spasmi
epilettici, continuando a manifestare altri tipi di crisi.

Il 73,5% dei pazienti del nostro campione è risultato farmaco-resistente, l’8,8%
farmaco-dipendente e il 17,7% farmaco-sensibile.

In conclusione, i LOES rappresentano un'evenienza non rara nella popolazione dei
pazienti con spasmi epilettici e mostrano alcune caratteristiche cliniche,
elettroencefalogafiche e di outcome che differiscono da quelle riscontrate in altre
epilessie che si presentano con spasmi.
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