Thesis etd-09252021-185217 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
MONTEMAGGI, PAOLO
URN
etd-09252021-185217
Thesis title
Valutazione del riassorbimento osseo omerale nella protesi inversa di spalla a stelo corto: approfondimento e risultati della tecnica "Cementless Reverse Total Shoulder Arthroplasty Using Humeral Matchstick Autograft
Department
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Capanna, Rodolfo
correlatore Prof. Krishnan, Sumant "Butch"
correlatore Prof. Krishnan, Sumant "Butch"
Keywords
- matchstick
- protesi inversa di spalla
- reverse shoulder arthroplasty
- shoulder
- spalla
Graduation session start date
02/11/2021
Availability
Withheld
Release date
02/11/2091
Summary
Le complicanze del versante omerale comprendono circa il 21% delle cause di revisione della protesi inversa di spalla.
Secondo la teoria di Wolff sul rimodellamento osseo: in risposta alla stimolazione meccanica, un impianto protesico rigido, può generare stress shielding a livello della metafisi omerale e precoce mobilizzazione dello stelo.
Denard nella sua casistica ha descritto riassorbimento osseo nel 27% dei casi a 2 anni di follow-up.
Raiss concluse che, riducendo il fill-ratio metafisario dello stelo impiantato si sarebbe ridotto il riassorbimento osseo omerale e le variazioni ossee adattative visibili radiograficamente.
Proponiamo un’innovativa tecnica di impianto di protesi inversa di spalla (RTSA) non cementata, definita ‘’cementless RTSA using humeral matchstick autograft’’,
caratterizzata dall’utilizzo di fiammiferi ossei ottenuti dalla testa omerale asportata, che saranno collocati nel canale midollare all’interfaccia tra lo stelo e la parete corticale omerale.
Riteniamo che grazie a questa tecnica, aumenterà il numero di impianti di RTSA non cementata e che verrà raggiunta più facimente una stabilità primaria dell’impianto omerale sia nei casi di osteoporosi sia nei casi di precaria tenuta dello stelo.
Abbiamo riesaminato retrospettivamente 62 pazienti, sottoposti ad intervento chirurgico di impianto primario di RTSA con lo stelo omerale di tipo Wright Medical Ascend Flex con la suddetta tecnica, operati tra gennaio e luglio 2020.
Tutti i casi di impianto di RTSA in contesto di revisione protesica, di ‘’bone loss’’ omerale prossimale e di fratture sono stati esclusi dal nostro studio.
Tutti i pazienti inclusi sono stati sottoposti a template preoperatorio per la selezione delle dimensioni dello stelo omerale.
Intraoperatoriamente, i chirurghi hanno selezionato le dimensioni ottimali dello stelo omerale e implementato la sua stabilità nel canale midollare mediante l’utilizzo di fiammiferi omerali ottenuti dalla testa omerale. Nessuno stelo è stato sottoposto a cementazione.
Le caratteristiche demografiche dei pazienti sono state registrate. Le discrepanze tra le dimensioni dello stelo pianificato e quello realmente impiantato sono state individuate. Tutte le complicanze intraoperatorie e postoperatorie sono state identificate.
Intutto 57 pazienti (92%) sono stati considerati idonei allo studio secondo criteri clinici e radiografici. L’età media della coorte di pazienti era di 71 anni (Range 53-88). Il follow-up medio era di 11,3 mesi (Range 3-16). La coorte di pazienti era composta da 7 uomini e 55 donne. La dimensione media degli steli pianificati era pari a 3,9 (Range 1-8). La dimensione media degli steli impiantati era 1,8 (Range 1-3). Il fill-ratio medio a livello metafisario era 0,75 (Range 0,54-0,89). Il fill-ratio medio a livello diafisario era 0,66 (Range 0,42-0,83). Non ci sono stati casi di fratture omerali legate all’impianto.
Nel postoperatorio non ci sono stati casi di mobilizzazione o fallimento dell’impianto omerale. Ci sono stati 3 casi di stress-shielding ad un tempo medio di 11 mesi dall’intervento chirurgico (Range 7-14).
Questi 3 casi erano associati ad un valore medio di fill ratio metafisario e diafisario rispettivamente pari a 0,857 e 0,807.
C’è stato un solo caso di revisione chirurgica dovuta a caduta traumatica, ma lo stelo omerale è rimasto stabile e non revisionato.
Con la crescente popolarità dell’impianto di RTSA, ci sarà necessariamente un crescente numero di interventi di revisione protesica. Per minimizzare la complessità delle future revisioni, crediamo che l’impianto omerale ottimale debba essere non cementato e che si debba evitare valori di fill ratio metafisario maggiori a 0,8.
La tecnica chirurgica di ‘’matchstick autograft augmentation’’ ha dimostrato di migliorare la stabilità dell’impianto con promettenti risultati radiografici.
Secondo la teoria di Wolff sul rimodellamento osseo: in risposta alla stimolazione meccanica, un impianto protesico rigido, può generare stress shielding a livello della metafisi omerale e precoce mobilizzazione dello stelo.
Denard nella sua casistica ha descritto riassorbimento osseo nel 27% dei casi a 2 anni di follow-up.
Raiss concluse che, riducendo il fill-ratio metafisario dello stelo impiantato si sarebbe ridotto il riassorbimento osseo omerale e le variazioni ossee adattative visibili radiograficamente.
Proponiamo un’innovativa tecnica di impianto di protesi inversa di spalla (RTSA) non cementata, definita ‘’cementless RTSA using humeral matchstick autograft’’,
caratterizzata dall’utilizzo di fiammiferi ossei ottenuti dalla testa omerale asportata, che saranno collocati nel canale midollare all’interfaccia tra lo stelo e la parete corticale omerale.
Riteniamo che grazie a questa tecnica, aumenterà il numero di impianti di RTSA non cementata e che verrà raggiunta più facimente una stabilità primaria dell’impianto omerale sia nei casi di osteoporosi sia nei casi di precaria tenuta dello stelo.
Abbiamo riesaminato retrospettivamente 62 pazienti, sottoposti ad intervento chirurgico di impianto primario di RTSA con lo stelo omerale di tipo Wright Medical Ascend Flex con la suddetta tecnica, operati tra gennaio e luglio 2020.
Tutti i casi di impianto di RTSA in contesto di revisione protesica, di ‘’bone loss’’ omerale prossimale e di fratture sono stati esclusi dal nostro studio.
Tutti i pazienti inclusi sono stati sottoposti a template preoperatorio per la selezione delle dimensioni dello stelo omerale.
Intraoperatoriamente, i chirurghi hanno selezionato le dimensioni ottimali dello stelo omerale e implementato la sua stabilità nel canale midollare mediante l’utilizzo di fiammiferi omerali ottenuti dalla testa omerale. Nessuno stelo è stato sottoposto a cementazione.
Le caratteristiche demografiche dei pazienti sono state registrate. Le discrepanze tra le dimensioni dello stelo pianificato e quello realmente impiantato sono state individuate. Tutte le complicanze intraoperatorie e postoperatorie sono state identificate.
Intutto 57 pazienti (92%) sono stati considerati idonei allo studio secondo criteri clinici e radiografici. L’età media della coorte di pazienti era di 71 anni (Range 53-88). Il follow-up medio era di 11,3 mesi (Range 3-16). La coorte di pazienti era composta da 7 uomini e 55 donne. La dimensione media degli steli pianificati era pari a 3,9 (Range 1-8). La dimensione media degli steli impiantati era 1,8 (Range 1-3). Il fill-ratio medio a livello metafisario era 0,75 (Range 0,54-0,89). Il fill-ratio medio a livello diafisario era 0,66 (Range 0,42-0,83). Non ci sono stati casi di fratture omerali legate all’impianto.
Nel postoperatorio non ci sono stati casi di mobilizzazione o fallimento dell’impianto omerale. Ci sono stati 3 casi di stress-shielding ad un tempo medio di 11 mesi dall’intervento chirurgico (Range 7-14).
Questi 3 casi erano associati ad un valore medio di fill ratio metafisario e diafisario rispettivamente pari a 0,857 e 0,807.
C’è stato un solo caso di revisione chirurgica dovuta a caduta traumatica, ma lo stelo omerale è rimasto stabile e non revisionato.
Con la crescente popolarità dell’impianto di RTSA, ci sarà necessariamente un crescente numero di interventi di revisione protesica. Per minimizzare la complessità delle future revisioni, crediamo che l’impianto omerale ottimale debba essere non cementato e che si debba evitare valori di fill ratio metafisario maggiori a 0,8.
La tecnica chirurgica di ‘’matchstick autograft augmentation’’ ha dimostrato di migliorare la stabilità dell’impianto con promettenti risultati radiografici.
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