Tesi etd-09252017-224017 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
TOSCANO, MANUELA
URN
etd-09252017-224017
Titolo
Nocardiosi: patologia misconosciuta. Esperienza della U.O. di Malattie Infettive AOUP
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Menichetti, Francesco
Parole chiave
- immunosoppressione
- infezione
- Nocardiosi
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La nocardiosi è un’infezione causata da microorganismi appartenenti al genere Nocardia, noti per essere agenti patogeni di infezioni opportunistiche in pazienti immunocompromessi, in particolar modo con deficit dell’immunità cellulo-mediata, ma che possono interessare anche ospiti immunocompetenti.
Questi batteri sono responsabili di un ampio spettro di infezioni, localizzate o disseminate, con decorso clinico estremamente vario, cosa che unitamente alla scarsa conoscenza clinica, alle difficoltà di isolamento del microorganismo e alla mancanza di strategie diagnostico-terapeutiche univoche possono condurre a un importante ritardo diagnostico.
Obiettivo del nostro studio è di riuscire a fornire una panoramica sulla nocardiosi, studiandone caratteristiche demografiche, fattori predisponenti, manifestazioni cliniche, accertamenti diagnostici, terapia e outcome mediante l’analisi della Letteratura a nostra disposizione e delle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati presso la Clinica di Malattie Infettive AOUP da Gennaio 2000 a Giugno 2017, e confrontando il nostro approccio diagnostico-terapeutico con i dati forniti dalla Letteratura.
La nostra casistica ha compreso un totale di 8 casi, di cui 25% con esclusiva localizzazione cutanea, 25% con esclusivo interessamento polmonare, 12,5% con nocardiosi cerebrale e 37,5% con nocardiosi disseminata.
La variabilità dei quadri clinici di presentazione, l’outcome e la difficoltà di attuare una diagnosi riscontrati nella nostra casistica, seppur così limitata, ha trovato complessivamente una conferma nei dati riportati in Letteratura.
Sebbene, quindi, la nocardiosi resti una patologia rara, che negli ultimi decenni ha subito un aumento dell’incidenza, da correlare sia all’incremento delle condizioni predisponenti che al miglioramento delle tecniche bio-molecolari atte al suo riconoscimento, rimane di difficile riconoscimento e quindi una patologia che il clinico deve imparare a conoscere e riconoscere, e per la quale speriamo che il nostro lavoro abbia dato un contributo.
Questi batteri sono responsabili di un ampio spettro di infezioni, localizzate o disseminate, con decorso clinico estremamente vario, cosa che unitamente alla scarsa conoscenza clinica, alle difficoltà di isolamento del microorganismo e alla mancanza di strategie diagnostico-terapeutiche univoche possono condurre a un importante ritardo diagnostico.
Obiettivo del nostro studio è di riuscire a fornire una panoramica sulla nocardiosi, studiandone caratteristiche demografiche, fattori predisponenti, manifestazioni cliniche, accertamenti diagnostici, terapia e outcome mediante l’analisi della Letteratura a nostra disposizione e delle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati presso la Clinica di Malattie Infettive AOUP da Gennaio 2000 a Giugno 2017, e confrontando il nostro approccio diagnostico-terapeutico con i dati forniti dalla Letteratura.
La nostra casistica ha compreso un totale di 8 casi, di cui 25% con esclusiva localizzazione cutanea, 25% con esclusivo interessamento polmonare, 12,5% con nocardiosi cerebrale e 37,5% con nocardiosi disseminata.
La variabilità dei quadri clinici di presentazione, l’outcome e la difficoltà di attuare una diagnosi riscontrati nella nostra casistica, seppur così limitata, ha trovato complessivamente una conferma nei dati riportati in Letteratura.
Sebbene, quindi, la nocardiosi resti una patologia rara, che negli ultimi decenni ha subito un aumento dell’incidenza, da correlare sia all’incremento delle condizioni predisponenti che al miglioramento delle tecniche bio-molecolari atte al suo riconoscimento, rimane di difficile riconoscimento e quindi una patologia che il clinico deve imparare a conoscere e riconoscere, e per la quale speriamo che il nostro lavoro abbia dato un contributo.
File
Nome file | Dimensione |
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Nocardio..._ring.pdf | 2.16 Mb |
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