Tesi etd-09252017-171935 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
APRUZZESE, LUC
URN
etd-09252017-171935
Titolo
Sepsi e shock settico nell'U.O. Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso dell'AOUP: analisi di gestione, timing della terapia e outcome dei pazienti ricoverati nell'arco di un anno.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Santini, Massimo
correlatore Dott.ssa Ferrini, Laura
tutor Dott.ssa Baldoni, Giulia
correlatore Dott.ssa Ferrini, Laura
tutor Dott.ssa Baldoni, Giulia
Parole chiave
- management
- outcome
- sepsi
- sepsis
- septic shock
- shock settico
- timing
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La sepsi è definita come una disfunzione d’organo potenzialmente letale causata da una risposta disregolata nei confronti di un’infezione.
A differenza di altre condizioni critiche che necessitano di un intervento immediato (come traumi, infarto del miocardio STEMI e ictus) non è così semplice individuare velocemente uno stato settico.
Le ultime linee guida sottolineano l’importanza di una rapida presa in carico del paziente, fissando anche una serie di obiettivi temporali entro cui iniziare la terapia rianimatoria.
All’arrivo del paziente in Pronto Soccorso, però, la diagnosi di sepsi può non essere immediata a causa dell’assenza di specificità della sua presentazione clinica e delle numerose diagnosi differenziali possibili da escludere. Per questo motivo spesso sono necessari diversi accertamenti che rallentano inevitabilmente il riconoscimento di questa condizione e l’inizio delle cure.
Dopo aver effettuato la diagnosi e iniziato il trattamento, deve essere quindi disposto il ricovero del paziente: accanto ai reparti di Medicina e di Terapia Intensiva, il medico di Pronto Soccorso può contare nell’AOUP sulla Terapia Sub-Intensiva del Reparto di Medicina d’Urgenza
Qui i medici del Reparto monitorizzano il paziente e proseguono il trattamento, aggiungendo eventualmente ulteriori terapie e cercando d’identificare e controllare il focolaio settico, in accordo con le linee guida.
In questa tesi viene analizzata la gestione dei pazienti con sepsi e shock settico arrivati nel Pronto Soccorso dell’AOUP e ricoverati poi in Medicina d’Urgenza Ospedaliera: nello studio viene posta particolare attenzione alle variabili che possono aver condizionato il momento d’inizio della terapia.
Viene infine studiato se queste differenze o altri fattori abbiano in qualche modo influenzato la prognosi in Reparto.
A differenza di altre condizioni critiche che necessitano di un intervento immediato (come traumi, infarto del miocardio STEMI e ictus) non è così semplice individuare velocemente uno stato settico.
Le ultime linee guida sottolineano l’importanza di una rapida presa in carico del paziente, fissando anche una serie di obiettivi temporali entro cui iniziare la terapia rianimatoria.
All’arrivo del paziente in Pronto Soccorso, però, la diagnosi di sepsi può non essere immediata a causa dell’assenza di specificità della sua presentazione clinica e delle numerose diagnosi differenziali possibili da escludere. Per questo motivo spesso sono necessari diversi accertamenti che rallentano inevitabilmente il riconoscimento di questa condizione e l’inizio delle cure.
Dopo aver effettuato la diagnosi e iniziato il trattamento, deve essere quindi disposto il ricovero del paziente: accanto ai reparti di Medicina e di Terapia Intensiva, il medico di Pronto Soccorso può contare nell’AOUP sulla Terapia Sub-Intensiva del Reparto di Medicina d’Urgenza
Qui i medici del Reparto monitorizzano il paziente e proseguono il trattamento, aggiungendo eventualmente ulteriori terapie e cercando d’identificare e controllare il focolaio settico, in accordo con le linee guida.
In questa tesi viene analizzata la gestione dei pazienti con sepsi e shock settico arrivati nel Pronto Soccorso dell’AOUP e ricoverati poi in Medicina d’Urgenza Ospedaliera: nello studio viene posta particolare attenzione alle variabili che possono aver condizionato il momento d’inizio della terapia.
Viene infine studiato se queste differenze o altri fattori abbiano in qualche modo influenzato la prognosi in Reparto.
File
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Abstract.pdf | 18.64 Kb |
TESI_completa.pdf | 1.03 Mb |
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