Tesi etd-09252014-225913 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
COTRUFO, MARCO
URN
etd-09252014-225913
Titolo
L'epidemia di Clostridium difficile nella Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana negli anni 2012 e 2013
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Menichetti, Francesco
Parole chiave
- AOUP
- clostridium difficile
- Clostridium Difficile Infection
- colite infettiva
- diarrea infettiva
- epidemia
- infezione nosocomiale
- terapia antibiotica
Data inizio appello
14/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'infezione da Clostridium difficile rappresenta la principale forma di diarrea nosocomiale associata ad antibiotici. Essa è responsabile di aumento della mortalità e prolungamento dei tempi di degenza. Il Clostridium difficile, batterio gram-positivo, è presente nell'ambiente ospedaliero in forma di spore e si trasmette ai pazienti mediante contatto diretto o indiretto. La disbiosi, alterazione della composizione e quantità del microbioma intestinale causata da antibiotici, costituisce condizione necessaria allo sviluppo della patologia. Altri fattori di rischio sono l'età >65 anni, l'uso di inibitori di pompa protonica, la presenza di comorbidità e di uno stato di immunodeficienza.
L'obiettivo di questo lavoro è caratterizzare l'epidemia di CDI all'interno della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana in termini di epidemiologia, esito, fattori di rischio, caratteristiche cliniche e comorbidità. I dati relativi ai test effettuati nel biennio oggetto di studio provengono dall'archivio informatico del laboratorio di Microbiologia Universitaria. Con opportuna selezione è stato possibile individuare prima gli episodi di CDI ed in seguito i pazienti, quindi valutare la documentazione clinica di soli 139. Nel biennio 2012-2013 nella AOUP sono stati effettuati 70 test/10.000 giornate di degenza, il 10% dei quali è risultato positivo per una incidenza di 4,4 test positivi/1000 ricoveri. Sono stati individuati 301 episodi di CDI di cui 254 primi episodi e 47 episodi di recidiva. E' stato confermato un andamento endemo-epidemico dell'infezione con una presenza continua e sostenuta a livello di ospedale e cluster di episodi osservabili nei singoli reparti. La mortalità a 30 giorni è del 6%, la percentuale di recidiva è del 17%. La popolazione è prevalentemente >65 anni con rapporto M:F pari a 1. I deceduti hanno un'età media superiore ai guariti e recidivati. Le principali comorbidità sono risultate essere le malattie cardiovascolari (53%), neoplasia (35%) e malattie cerebrovascolari (26%). La durata della diarrea, l'intervallo sintomi/terapia e l'intervallo sintomi/test sono risultati maggiori nel gruppo dei decessi. Lo studio della terapia ha mostrato la tendenza a somministrare dosi eccessive di farmaci specifici (vancomicina >1000mg/die e metronidazolo >1500mg/die) e per periodi troppi brevi (<10 giorni). L'analisi univariata ha individuato la febbre come fattore predittivo positivo di recidiva e il sondino nasogastrico, la chirurgia recente e la durata del ricovero come fattori predittivi negativi. Il dato sulla durata del ricovero è stato confermato dall'analisi Random Forest e necessita di ulteriori indagini di conferma, costituendo una osservazione inattesa e per le implicazioni che potrebbe avere in termini di atteggiamento clinico.
L'obiettivo di questo lavoro è caratterizzare l'epidemia di CDI all'interno della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana in termini di epidemiologia, esito, fattori di rischio, caratteristiche cliniche e comorbidità. I dati relativi ai test effettuati nel biennio oggetto di studio provengono dall'archivio informatico del laboratorio di Microbiologia Universitaria. Con opportuna selezione è stato possibile individuare prima gli episodi di CDI ed in seguito i pazienti, quindi valutare la documentazione clinica di soli 139. Nel biennio 2012-2013 nella AOUP sono stati effettuati 70 test/10.000 giornate di degenza, il 10% dei quali è risultato positivo per una incidenza di 4,4 test positivi/1000 ricoveri. Sono stati individuati 301 episodi di CDI di cui 254 primi episodi e 47 episodi di recidiva. E' stato confermato un andamento endemo-epidemico dell'infezione con una presenza continua e sostenuta a livello di ospedale e cluster di episodi osservabili nei singoli reparti. La mortalità a 30 giorni è del 6%, la percentuale di recidiva è del 17%. La popolazione è prevalentemente >65 anni con rapporto M:F pari a 1. I deceduti hanno un'età media superiore ai guariti e recidivati. Le principali comorbidità sono risultate essere le malattie cardiovascolari (53%), neoplasia (35%) e malattie cerebrovascolari (26%). La durata della diarrea, l'intervallo sintomi/terapia e l'intervallo sintomi/test sono risultati maggiori nel gruppo dei decessi. Lo studio della terapia ha mostrato la tendenza a somministrare dosi eccessive di farmaci specifici (vancomicina >1000mg/die e metronidazolo >1500mg/die) e per periodi troppi brevi (<10 giorni). L'analisi univariata ha individuato la febbre come fattore predittivo positivo di recidiva e il sondino nasogastrico, la chirurgia recente e la durata del ricovero come fattori predittivi negativi. Il dato sulla durata del ricovero è stato confermato dall'analisi Random Forest e necessita di ulteriori indagini di conferma, costituendo una osservazione inattesa e per le implicazioni che potrebbe avere in termini di atteggiamento clinico.
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