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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09252011-235854


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LISERRE, JOSEPHINE
URN
etd-09252011-235854
Titolo
Gli effetti della terapia combinata GnRH/chirurgia sul volume testicolare nei bambini affetti da criptorchidismo: studio prospettico randomizzato.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/10/2051
Riassunto
Il criptorchidismo rappresenta la più frequente anomalia dell’apparato uro-genitale maschile, presente nel 3-5% dei nati a termine e nel 9-30% dei nati prematuri e con basso peso alla nascita (2500gr).
Si definisce criptorchide, dal greco κριπτoσ “nascosto”, il bambino che a 6-12 mesi di vita ha ancora uno o entrambi i testicoli non discesi nella borsa scrotale.
Nella maggior parte dei casi, specialmente nei prematuri, avviene una discesa spontanea testicolare entro i 6 mesi di età , pertanto ad un anno di vita l’incidenza è all’incirca dell’ 1%.
Alla base vi è un difetto della fisiologica discesa dei testicoli nello scroto durante la vita embrionale. Il controllo della discesa del testicolo non è del tutto noto; la regolazione endocrina svolge un ruolo importante, in particolare l’AMH (ormone anti Mϋlleriano) e ilDHT (Diidrotestosterone) i quali controllano rispettivamente la fase trans-addominale e la fase transinguinale .

Il processo di discesa nello scroto può interrompersi a vari livelli, per cui i testicoli non discesi possono essere ritenuti in sede inguinale bassa, inguinale media, inguinale alta o endoaddominale; possono essere palpabili onon palpabili. Il primo può essere ulteriormente distinto in: retrattile, ritenuto ed ectopico. Il secondo può corrispondere ad una agenesia, ad una atrofia, oppure può essere localizzato in sede addominale. Tale situazione tuttavia può risolversi spontaneamente entro il primo anno di vita, periodo oltrepassato il quale non è mai stata documentata in letteratura la discesa spontanea.
La mancata discesa dei testicoli nello scroto può comprometterne lo sviluppo, infatti i testicoli ritenuti sono frequentemente di dimensioni ridotte ed associati ad alterazioni strutturali. La permanenza della gonade al di fuori dello scroto aggrava progressivamente il danno e col tempo le alterazioni divengono irreversibili, tali alterazioni istologiche risultano indipendenti dalla malformazione essendo il criptorchidismo una sindrome malformativa complessa caratterizzata da forme lievi a forme gravi .
La subfertilità conseguente all’ipotrofia testicolare è una delle conseguenze a lungo termine più temute nei soggetti criptorchidi, inoltre i testicoli ritenuti presentano un rischio di degenerazione neoplastica 3-3,5 volte maggiore rispetto al testicolo normale. E’ quindi fondamentale attuare precocemente una strategia terapeutica.
Ad oggi esistono principalmente due approcci terapeutici: l’orchidopessi eseguita precocemente tra i 12-24 mesi di vita e il trattamento ormonale (GnRH-analoghi; hCG, gonadotropina corionica ad azione LH simile; utilizzati da soli o in associazione tra loro).
La terapia ormonale, classicamente, è utilizzata prima dell’intervento chirurgico con l’intento di provocare la discesa dei testicoli, se questa non si verifica si ricorre alla chirurgia. Questo studio si propone di dimostrare come una terapia ormonale pre e post operatoria con un analogo del GnRH (Gonadorelina) nel bambino criptorchide possa migliorare a distanza di tempo il volume testicolare, e quindi potenzialmente la fertilità.
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