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La trilogia di Vallès – /L’Enfant, Le Bachelier, L’Insurgé/ – impone il suo autore come scrittore di spicco nel mondo letterario francese di fine Ottocento. Essa si presenta, soprattutto, come il bilancio (e il coronamento) di un itinerario rivoluzionario. La trilogia ha un duplice obiettivo: la finzione autobiografica, che costruisce un “io” in presa diretta sul presente, e il resoconto di un determinato periodo storico e della rivoluzione comunarda. La storia individuale del protagonista traccia il percorso di tutta una generazione insofferente nei confronti di una società da “cambiare”, dove l’affermazione dell’individuo può avvenire esclusivamente attraverso l’insurrezione. La trilogia vallesiana oscilla tra l’autobiografia romanzata e l’anti-romanzo di formazione e, per quanto concerne /L’Insurgé/, il racconto socio-storico, ma non è tuttavia da considerare un romanzo a tesi, caratterizzato da un marcato monolitismo e dogmatismo.

Il lavoro intrapreso è stato diviso in tre sezioni che mirano a esaminare i tre volumi della trilogia in modo distinto. Benché i tre romanzi siano complementari nel ricostruire il percorso del protagonista e di una generazione, si è scelto di operare l’analisi di ogni singolo volume per evidenziare la specificità che la distingue. Tuttavia, il filo conduttore di questo lavoro è rappresentato dalla virulenta critica che l’autore muove alla società conservatrice di fine Ottocento.