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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09252007-202608


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
NOVELLI, MASSIMILIANO
URN
etd-09252007-202608
Titolo
L'evoluzione di un green realizzato con ibrido di gramigna e traseminato con specie microterme.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE AREE VERDI E DEL PAESAGGIO
Relatori
Relatore Volterrani, Marco
Relatore Silvestri, Nicola
Parole chiave
  • Cynodon
  • golf
  • gramigna
  • green
  • microterme
  • trasemina
Data inizio appello
15/10/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/10/2047
Riassunto
Un campo da golf è composto da 18 buche di diversa lunghezza, variabile tra i 50 ed i 600 metri l'una. E' suddiviso in varie parti, tra cui il tee, il fairway, il rough, il collar, il green. Quest'ultima zona (in cui si trova la buca contenente la bandiera) è quella sottoposta ad una maggiore intensità manutentiva, sia per l'altezza di taglio ridotta (sino a 4mm), sia perchè la qualità del tappeto erboso deve essere ottima. E' richiesta non solo qualità visiva (copertura, colore, densità), ma anche funzionale (velocità della superficie, omogeneità del rotolamento della pallina).
In Italia, queste superfici sono realizzate con la specie microterma Agrostis stolonifera, mentre in molte zone della terra a clima caldo o temperato-caldo (in particolare negli Stati Uniti) si ricorre ad ibridi di gramigna. Questi ultimi forniscono elevata densità di culmi, finezza fogliare, colorazione scura, risparmio idrico e tolleranza alle malattie.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di verificare la possibilità di impiego nel green di tali ibridi, in consociazione con alcune specie microterme. La ricerca è stata condotta presso il Cosmpolitan Golf & Country Club di Tirrenia (PI). E' stato realizzato un profilo in sabbia di pomice, dove nel giugno del 2005 veniva trapiantato l'ibrido di gramigna Cynodon dactylon x transvaalensis cv Tifdwarf, mantenuto in condizioni di green. Nel settembre 2006 su di esso venivano traseminate le seguenti specie microterme: Lolium perenne (2 cultivars), Lolium multiflorum, Festuca rubra commutata, Festuca rubra tricophylla, Poa trivialis, Agrostis stolonifera. Lo schema sperimentale è stato un blocco randomizzato con 3 replicazioni. Nel periodo giugno 2007- settembre 2007 venivano condotte valutazioni sia di tipo soggettivo (% di copertura del terreno, qualità, colore) che di tipo oggettivo (densità dei culmi, densità dei rizomi e stoloni, lunghezza totale dei rizomi e stoloni, lunghezza media internodo dei rizomi e stoloni, diametro medio rizoma e stolone).
Durante la prima parte dell’estate, le microterme non erano visibili in superficie, ma, a partire dalla metà di agosto, è stato osservato un loro modesto recupero (in particolare festuche, loietti e Agrostis stolonifera). La presenza delle specie microterme traseminate ha provocato ripercussioni sulle caratteristiche morfologiche dei rizomi e degli stoloni della gramigna. In particolare, la densità dei rizomi e degli stoloni di Cynodon risulta inferiore nelle tesi traseminate rispetto al controllo non traseminato, a causa della competizione esercitata dalle specie microterme. Il diametro medio dei rizomi e degli stoloni della gramigna è risultato sempre maggiore nelle tesi traseminate rispetto al controllo, per cui la macroterma sembra orientare maggiori riserve in questi organi, quando è sottoposta alla competizione con le specie microterme.
In conclusione, i risultati ottenuti confermano la possibilità di impiego dell'ibrido di gramigna consociato con alcune specie microterme per la formazione di green nell’ambiente dell’Italia centrale. Le specie più adatte sono Festuca rubra commutata, Festuca rubra tricophylla e Lolium perenne.
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