Tesi etd-09242019-145303 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAZZURRA, GIACOMO
URN
etd-09242019-145303
Titolo
Foraminiferi, indicatori delle fluttuazioni del sea-ice nell'Edisto inlet (Mare di Ross, Antartide) negli ultimi 2000 anni.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Morigi, Caterina
correlatore Dott.ssa Gariboldi, Karen
controrelatore Prof. Baroni, Carlo
correlatore Dott.ssa Gariboldi, Karen
controrelatore Prof. Baroni, Carlo
Parole chiave
- Antartide
- Edisto inlet
- foraminiferi
- Mare di Ross
- ricostruzione paleoambientale
- ultimi duemila anni
Data inizio appello
18/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/10/2089
Riassunto
Nell’ambito del progetto PNRA HOLOFERNE (sub-millennial Holocene Climatic Fluctuations Recorded in Expanded Sediment Succession in the Ross Sea) sono state recuperate due carote di sedimento nello stesso sito di campionamento (HLF16-1pc lunga 11,43 m e la HLF17-1pc lunga 14,6 m, tra loro correlabili stratigraficamente), con lo scopo di ricostruire le variazioni climatiche e ambientali che hanno interessato l’area dell’Edisto inlet (Mare di Ross occidentale, Antartide) negli ultimi duemila anni.
L’Edisto inlet è un fiordo costiero lungo 15 km e ampio 4 km, possiede una profondità media di 400 m ed è riempito da una spessa sequenza sedimentaria espansa, costituita da fango diatomitico laminato. È proprio questa caratteristica che rende quest’area unica, infatti, qui gli ultimi duemila anni sono registrati da circa dieci metri di sedimenti. La sedimentazione in quest’area è fortemente influenzata da sea-ice, in particolare da fast ice. Il fast ice è un tipo di banchisa ancorata alla costa, che occupa l’Edisto inlet durante l’inverno australe, mentre può andare incontro a fusione totale o parziale durante la stagione estiva.
In questo lavoro di tesi, l’associazione a foraminiferi lungo la carota HLF16-1pc, è stata studiata con una diversa risoluzione temporale: inizialmente è stata condotta una ricostruzione paleo-ambientale degli ultimi duemila anni, utilizzando fette di campione spesse dieci centimetri; in un secondo tempo è stata condotta un’analisi delle variazioni ambientali a scala stagionale nelle diverse lamine. Lo studio dei foraminiferi bentonici, ha permesso di ricostruire le condizioni presenti sul fondo dell’Edisto inlet. Sono state ottenute informazioni sulle correnti al fondo, sui livelli di ossigeno, sul flusso di materia organica e sulle condizioni di dissoluzione. I foraminiferi planctonici invece, hanno fornito informazioni riguardo le condizioni idrografiche della colonna d’acqua.
Utilizzando delle misure 14C AMS realizzate sulla materia organica totale e sul carbonato di calcio di foraminiferi planctonici, bentonici e ofiure, è stato possibile costruire un age model di tipo bayesiano, che è stato applicato alle due carote HLF16-1pc e HLF17-1pc. Tutto ciò ha permesso il confronto dei dati ottenuti dallo studio dell’associazione a foraminiferi con altri proxies, studiati da altri ricercatori sulla carota HLF17-1pc, quali diatomee e IPSO25. L’approccio multi proxy ha permesso uno studio più dettagliato degli ultimi duemila anni nell’Edisto inlet, infatti, la carota è stata divisa in cinque diverse ecozone. In ogni ecozona è stato ricostruito il paleo-ambiente, focalizzando l’attenzione sulle fluttuazioni del fast ice. In particolare, è stato ricostruito il comportamento del fast ice durante la stagione più calda in ognuna di queste ecozone.
L’Edisto inlet è un fiordo costiero lungo 15 km e ampio 4 km, possiede una profondità media di 400 m ed è riempito da una spessa sequenza sedimentaria espansa, costituita da fango diatomitico laminato. È proprio questa caratteristica che rende quest’area unica, infatti, qui gli ultimi duemila anni sono registrati da circa dieci metri di sedimenti. La sedimentazione in quest’area è fortemente influenzata da sea-ice, in particolare da fast ice. Il fast ice è un tipo di banchisa ancorata alla costa, che occupa l’Edisto inlet durante l’inverno australe, mentre può andare incontro a fusione totale o parziale durante la stagione estiva.
In questo lavoro di tesi, l’associazione a foraminiferi lungo la carota HLF16-1pc, è stata studiata con una diversa risoluzione temporale: inizialmente è stata condotta una ricostruzione paleo-ambientale degli ultimi duemila anni, utilizzando fette di campione spesse dieci centimetri; in un secondo tempo è stata condotta un’analisi delle variazioni ambientali a scala stagionale nelle diverse lamine. Lo studio dei foraminiferi bentonici, ha permesso di ricostruire le condizioni presenti sul fondo dell’Edisto inlet. Sono state ottenute informazioni sulle correnti al fondo, sui livelli di ossigeno, sul flusso di materia organica e sulle condizioni di dissoluzione. I foraminiferi planctonici invece, hanno fornito informazioni riguardo le condizioni idrografiche della colonna d’acqua.
Utilizzando delle misure 14C AMS realizzate sulla materia organica totale e sul carbonato di calcio di foraminiferi planctonici, bentonici e ofiure, è stato possibile costruire un age model di tipo bayesiano, che è stato applicato alle due carote HLF16-1pc e HLF17-1pc. Tutto ciò ha permesso il confronto dei dati ottenuti dallo studio dell’associazione a foraminiferi con altri proxies, studiati da altri ricercatori sulla carota HLF17-1pc, quali diatomee e IPSO25. L’approccio multi proxy ha permesso uno studio più dettagliato degli ultimi duemila anni nell’Edisto inlet, infatti, la carota è stata divisa in cinque diverse ecozone. In ogni ecozona è stato ricostruito il paleo-ambiente, focalizzando l’attenzione sulle fluttuazioni del fast ice. In particolare, è stato ricostruito il comportamento del fast ice durante la stagione più calda in ognuna di queste ecozone.
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