Tesi etd-09242018-131552 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VECCHIO, DARIO
URN
etd-09242018-131552
Titolo
Nuove tecnologie digitali, nell'ambito dell'H.B.I.M., per il Restauro Conservativo dei Beni architettonici storici: il caso della Cappella di Sant'Ignazio
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Bertoncini Sabatini, Paolo
correlatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
correlatore Piemonte, Andrea
correlatore Martino, Massimiliano
controrelatore Landi, Stefania
correlatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
correlatore Piemonte, Andrea
correlatore Martino, Massimiliano
controrelatore Landi, Stefania
Parole chiave
- Agisoft Photoscan
- Architettura
- Autodesk Revit
- Degrado
- Digitale
- HBIM
Data inizio appello
11/10/2018
Consultabilità
Tesi non consultabile
Data di rilascio
11/10/2088
Riassunto
La presente Tesi è stata concepita come possibile metodologia di base, nel campo del Restauro Architettonico dei Beni storici, partendo dal Rilievo del manufatto, passando per il suo studio, implementato tramite indagine archivistica e macroscopica visiva degli elementi sia primari sia secondari e giungendo alla fruzione di esso attraverso una gestione intelligente in ambito B.I.M.
Data la situazione legislativa italiana odierna, dunque la difficoltà d’avanzamento della metodologia del Building Information Modeling come fattore obbligato nel mondo delle Infrastrutture, nonostante la Legislazione abbia confermato dei passi in avanti, si è cercato di creare per l’appunto un workflow che possa essere inteso come adeguata rampa di lancio per le generazioni future.
Le metodologie B.I.M, difatti, nella loro efficienza e vastità di applicazioni, generano snellimenti nelle procedure, sia a livello progettuale e burocratico, innalzando il livello di stratificazione e dunque di precisione del Progetto.
Il caso studio della Cappella di Sant’Ignazio, data la mancanza di un Rilievo pregresso dovuto alla scarsissima documentazione riportata in archivio sull’Arch. Lucchese Don Domenico Martinelli, non poteva che richiedere un tale approccio .
Essendo il B.I.M. un campo in cui il Digitale diventa punto cardine di un progetto che segue la regola dell’arte, un Rilievo Fotogrammetrico 3D, che crea una Nuvola di Punti Densa, informata sia nel colore sia nella geometria, si è rivelata la migliore scelta di base.
Tra le metodologie che negli ultimi anni hanno conosciuto un livello di avanzamento tecnologico sempre maggiore, la Macchinetta Digitale Reflex rimane comunque un punto fermo, sia per l’economicità sia per l’efficienza delle lavorazioni.
I due aspetti, quello del B.I.M. e quello inerente al Rilievo Fotogrammetrico 3D difatti lavorano in parallelo. E’ stato possibile, con estrema facilità, esportare i files da un software strutturato nella creazione della Nuvola di Punti Densa, come l’Agisoft Photoscan, ad uno adibito alla modellazione B.I.M. come Autodesk Revit. Per quanto riguarda invece la Restituzione Grafica su Tavola si sono poi seguite le Convenzioni adottate in tutto il campo dell’A.E.C.
Ed in ultima istanza, ispezionata e rilevata in tutta la sua grandezza, la Cappella di Sant’Ignazio ha mostrato sì la magnificenza dell’operato dell’Arch. Domenico Martinelli ma anche lo stato di avanzamento del Degrado del ricco materiale utilizzato. Pertanto sono state poi create delle Tavole con Abachi generali che, seguendo la normativa italiana comune, hanno donato un livello di informazione più alto al modello B.I.M.
Data la situazione legislativa italiana odierna, dunque la difficoltà d’avanzamento della metodologia del Building Information Modeling come fattore obbligato nel mondo delle Infrastrutture, nonostante la Legislazione abbia confermato dei passi in avanti, si è cercato di creare per l’appunto un workflow che possa essere inteso come adeguata rampa di lancio per le generazioni future.
Le metodologie B.I.M, difatti, nella loro efficienza e vastità di applicazioni, generano snellimenti nelle procedure, sia a livello progettuale e burocratico, innalzando il livello di stratificazione e dunque di precisione del Progetto.
Il caso studio della Cappella di Sant’Ignazio, data la mancanza di un Rilievo pregresso dovuto alla scarsissima documentazione riportata in archivio sull’Arch. Lucchese Don Domenico Martinelli, non poteva che richiedere un tale approccio .
Essendo il B.I.M. un campo in cui il Digitale diventa punto cardine di un progetto che segue la regola dell’arte, un Rilievo Fotogrammetrico 3D, che crea una Nuvola di Punti Densa, informata sia nel colore sia nella geometria, si è rivelata la migliore scelta di base.
Tra le metodologie che negli ultimi anni hanno conosciuto un livello di avanzamento tecnologico sempre maggiore, la Macchinetta Digitale Reflex rimane comunque un punto fermo, sia per l’economicità sia per l’efficienza delle lavorazioni.
I due aspetti, quello del B.I.M. e quello inerente al Rilievo Fotogrammetrico 3D difatti lavorano in parallelo. E’ stato possibile, con estrema facilità, esportare i files da un software strutturato nella creazione della Nuvola di Punti Densa, come l’Agisoft Photoscan, ad uno adibito alla modellazione B.I.M. come Autodesk Revit. Per quanto riguarda invece la Restituzione Grafica su Tavola si sono poi seguite le Convenzioni adottate in tutto il campo dell’A.E.C.
Ed in ultima istanza, ispezionata e rilevata in tutta la sua grandezza, la Cappella di Sant’Ignazio ha mostrato sì la magnificenza dell’operato dell’Arch. Domenico Martinelli ma anche lo stato di avanzamento del Degrado del ricco materiale utilizzato. Pertanto sono state poi create delle Tavole con Abachi generali che, seguendo la normativa italiana comune, hanno donato un livello di informazione più alto al modello B.I.M.
File
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