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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09242014-211022


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BOCCUZZI, ANTONIO
URN
etd-09242014-211022
Titolo
ACCURATEZZA DIAGNOSTICA DELLA TC A DOPPIA ENERGIA NELLA DIAGNOSI DI EPATOCARCINOMA: CORRELAZIONE ANATOMO-PATOLOGICA SU FEGATI ESPIANTATI
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
  • epatocarcinoma
  • hcc
  • tc dual energy
Data inizio appello
14/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo
Valutare la qualità e l’accuratezza nella diagnosi di epatocarcinoma (HCC) delle diverse modalità di visualizzazione (immagini policromatiche, monocromatiche a 70keV e “iodio-acqua”) ottenibili con TC a doppia energia (DECT) e imaging spettrale in pazienti cirrotici sottoposti a trapianto ortotopico di fegato (TOF).

Materiali e Metodi
Sono stati retrospettivamente identificati i pazienti cirrotici sottoposti a TOF < 120 giorni dopo esecuzione di indagine DECT quadrifasica, con acquisizione in imaging spettrale nella fase di acquisizione arteriosa parenchimale. Le tre serie
di immagini (policromatica, monocromatica 70keV e “iodio-acqua”) ottenute dopo imaging spettrale sono state retrospettivamente valutate in termini di qualità (scala 1-5), numero di HCC identificati (secondo criteri AASLD) e livello di detezione dei noduli di HCC (scala 1-3). Nel contesto delle lesioni è stato calcolato il rapporti contrasto-rumore (CNR) delle tre serie di imagini. I risultati della valutazione retrospettiva sono stati paragonati con i rilievi anatomo-patologici su fegato espiantato per valutare sensibilità, specificità, valori predittivi e accuratezza diagnostica delle tre serie di immagini.

Risultati
Sono stati inclusi 35 pazienti (maschi/femmine: 28/7; età media 53,9±9 anni), per un totale di 23 noduli di HCC identificati in 18 pazienti (51,4%) all’esame anatomo-patologico (diametro massimo medio 20,4 ± 8,9 mm, range 11-44 mm). Il tempo medio tra esame TC e TOF è stato di 66,3 ± 39,7 giorni (range, 6-120). La dose radiante media della acqusizione in imaging spettrale è stata di 530,4 ± 104 mGy*cm (range, 315-891 mGy*cm). Le immagini monocromatiche sono risultate di qualità superiore (1,11 ± 0,40) rispetto alle immagini policromatiche (1,2 ± 0,58) e “iodio-acqua” (1,17 ± 0,38) in assenza di differenze statisticamente significative. Il punteggio relativo alla detezione delle lesioni è risultato sovrapponibile per le immagini monocromatiche (1,23 ± 0,56) e “iodio-acqua” (1,23 ± 0,44) e lievemente superiore per le immagini policromatiche (1,59 ± 0,79).
Il CNR medio è stato di 2 ± 0,9 per le immagini policromatiche, 2,8 ± 1,5 per le monocromatiche e 4,5 ± 3,5 per le immagini “iodio-acqua”. Tale progressivo incremento è risultato statisticamente significativo (P<.05). La sensibilità a e la specificità nella diagnosi di HCC per nodulo e per paziente sono stati del 73,9% e 72,2% e 88,9% e 94,1% per le immagini policromatiche (AUC 0,81-0,84), 82,6% e 83,3% e 88,9% e 94,1% per le serie monocromatiche (AUC 0,85-0,89) e 87% e 88,9% e 94,4% e 100% per le serie “iodio-acqua” (AUC 0,90-0,95). In particolare, l’accuratezza diagnostica delle serie “iodio-acqua” è risultata statisticamente superiore rispetto a quella della serie policromatica (P=0,04 nell’analisi per nodulo e P=0,036 nell’analisi per pazienti).

Conclusioni
La DECT con acquisizione in imaging spettrale fornisce immagini ad elevata qualità diagnostica. In particolare, le immagini “iodio-acqua” ottenute dall’imaging spettrale consentono di incrementare la sensibilità e la specificità della metodica nella diagnosi di HCC, grazie all’elevato CNR.
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