• comportamento
• diagnosi
• ipotiroidismo
• rT3

Il presente studio ha la finalità di descrivere l’ipotiroidismo nel cane evidenziando, da un lato, le nuove acquisizioni riguardanti le metodologie diagnostiche e, dall’altro, gli aspetti clinico-comportamentali maggiormente significativi.
La diagnosi di ipotiroidismo non è una diagnosi banale e spesso, per la presenza di altre malattie concomitanti o per la cronicizzazione della stessa endocrinopatia, può risultare molto complessa. Le metodiche immunologiche (RIA, ELISA, ecc.) risentono della presenza d’innumerevoli fattori che possono influenzare i risultati e, di conseguenza, causare diagnosi errate e terapie inefficaci. Per questi motivi, il settore di ricerca e sviluppo del Laboratorio di Analisi Veterinarie San Marco di Padova ha sentito l’esigenza di fornire un pannello tiroideo con una gamma di analiti (fT3/rT3) più ampia e una metodica non più basata sulla reazione antigene/anticorpo ma bensì sulla spettrometria di massa abbinata alla cromatografia liquida (LC-MS-MS).
La correlazione tra le endocrinopatie e i disturbi comportamentali è stata spesso indagata anche in medicina umana ma ancora persistono forti dubbi sui meccanismi d’azione che la regolano. L’intento di questo studio è stato quello di individuare gli aspetti clinico-comportamentali più salienti legati all’ipotiroidismo nel cane. Per dimostrare questo legame, si è scelto di somministrare un questionario ai proprietari di 27 cani in terapia ormonale da almeno 2 mesi, che potesse indagare lo stato di salute del soggetto ipotiroideo prima e durante la terapia.