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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09242009-105926


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BAGLINI, GIOVANNI
URN
etd-09242009-105926
Titolo
Sviluppo di procedure di prove accelerate per veicoli a due ruote
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DEI VEICOLI TERRESTRI
Relatori
relatore Dott. Rosellini, Walter
relatore Prof. Bertini, Leonardo
relatore Prof. Frendo, Francesco
Parole chiave
  • matrici di risposta
  • profilo di missione
  • prove accelerate
Data inizio appello
14/10/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/10/2049
Riassunto
Questa Tesi di Laurea è stata svolta nell’ambito di una attività di collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione dell’Università di Pisa e Piaggio & C. S.p.A. mirata alla definizione di Cicli di Prove di Affidabilità Accelerati per veicoli a due ruote.
In questo lavoro è stata definita una metodologia finalizzata alla riduzione del numero dei chilometri necessari per le prove di affidabilità dei veicoli, mantenendo invariata la significatività del test. L’attività è mirata a ridurre sia i costi di sviluppo dei nuovi prodotti, sia i rischi di infortunio dei collaudatori. Il lavoro è stato finalizzato alla riproduzione dei modi di guasto della ciclistica tipici delle prove di affidabilità (fessurazione di componenti strutturali, eccessive usure impianto frenante, danneggiamenti da sfregamento delle trasmissioni flessibili, etc.), rimangono quindi escluse dall’indagine le difettosità legate a fenomeni di invecchiamento ed ossidazione, demandate alle prove di laboratorio e quelle legate all’affidabilità del motore, testata in apposite prove al banco.
Per lo svolgimento del lavoro è stato utilizzato il veicolo Beverly 300 Model Year 2010. In questo modo sarà possibile confrontare i risultati ottenuti dalle prove di affidabilità classiche con le nuove prove accelerate proposte.
La metodologia proposta è stata implementata all’interno di un codice in ambiente MATLAB ed è stata validata, limitatamente al danneggiamento dei componenti strutturali, per i quali è disponibile una metodologia di riconosciuta affidabilità, confrontando i valori di danno calcolati in vari punti del telaio e gli spettri di carico delle sospensioni.
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