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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09232023-185959


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MUSTILE, CLARISSA
URN
etd-09232023-185959
Titolo
L’analisi della Risk Disclosure come strumento nella prevenzione della corruzione: evidenze da un campione di enti locali italiani
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Zarone, Vincenzo
Parole chiave
  • La corruzione nella pubblica amministrazione
Data inizio appello
16/10/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La corruzione è un problema dominante a livello globale che compromette il progresso sostenibile, l'armonia sociale e la fiducia nelle istituzioni. Caratterizzata dall'abuso di potere, attività illegali e decisioni prese nell'interesse personale a discapito del bene collettivo, la corruzione sottrae risorse preziose, indebolisce la democrazia e impedisce la crescita economica. Sin dall’antichità, le società hanno dovuto affrontare casi in cui si verificava un abuso del potere, ad esempio, nell’antica Roma, una forma comune di corruzione fu il clientelismo: un sistema di scambio di favori tra individui di differente status sociale. Il “patrono” era un individuo influente, spesso un politico o un ricco commerciante, che offriva protezione e assistenza ai suoi clienti in cambio di servizi e supporto. Questo sistema, inizialmente, non fu considerato corruzione perché consentiva di stabilire e mantenere relazioni di potere in una società fortemente stratificata. Tuttavia, il clientelismo si prestò presto ad abusi e divenne sempre più corrotto contribuendo alla caduta dell’Impero romano. Nell'era moderna, la corruzione è diventata un problema globale che coinvolge l’intera collettività e implica un riconoscimento crescente della necessità di combatterla con l'introduzione di normative più severe e la creazione di organizzazioni internazionali dedicate alla lotta contro la corruzione. Per contrastare questo fenomeno, infatti, è cruciale valorizzare il ruolo dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), l’organizzazione governativa che opera in Italia e offre strumenti e indicazioni utili per accrescere il senso di responsabilità nel settore pubblico. A causa di motivi culturali, geografici e storici i paesi presentano diversi standard di comportamento che si traducono in vari gradi di corruzione. I problemi legati alla corruzione in Italia sono ampi e complessi e influenzano vari aspetti della vita quotidiana e dell'economia. La corruzione può avere un impatto diretto sul bilancio pubblico, aumentando il costo delle opere pubbliche e dei servizi forniti dal governo e questo può portare ad una riduzione delle risorse disponibili per investimenti in settori cruciali come l'istruzione, la sanità e le infrastrutture. Le scelte di ogni individuo possono favorire o ostacolare la corruzione poiché “l’uomo tende verso il bene, ma è pure capace di male, può trascendere il suo interesse immediato e, tuttavia, rimanere ad esso legato. L’ordine sociale sarà tanto più solido quanto più terrà conto di questo fatto e non opporrà l’interesse personale a quello della società nel suo insieme, ma si cercherà piuttosto i modi della loro fruttuosa coordinazione.” Tuttavia, questo non è l'unico fattore da tenere presente: nel primo capitolo, dopo aver illustrato la complessità del fenomeno, verranno evidenziate le cause che possono variare a seconda del contesto sociale, politico ed economico nonché l'importanza degli indicatori oggettivi e soggettivi che consentono di misurare il grado della corruzione nei vari paesi al fine di prevenire e mitigare gli effetti che potrebbero influenzare negativamente l'intero sistema. Nel secondo capitolo, dopo un breve excursus storico del fenomeno della corruzione in Italia, si esaminerà il ruolo dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, l'ente responsabile delle strategie di contrasto alla corruzione, che si sviluppano sia a livello centrale attraverso il Piano Nazionale Anticorruzione, sia a livello locale con l'adozione dei Piani Triennali di Prevenzione e del Piano integrato di Attività e Organizzazione che rappresenta una semplificazione della burocrazia a vantaggio delle amministrazioni per garantire una maggiore efficienza, efficacia e performance. La lotta contro la corruzione è diventata una priorità per le istituzioni pubbliche negli ultimi anni che ha contribuito ad un'evoluzione significativa, caratterizzata principalmente dall'adozione di nuove disposizioni organizzative e dalla creazione di strumenti operativi specifici per prevenire la corruzione affiancati alle tradizionali misure repressive previste dalla legge. Questo cambiamento è stato il risultato dell'adeguamento alle direttive stabilite a livello internazionale, alle quali l'Italia ha scelto di aderire. Le scelte fondamentali sono state in linea con le linee guida concordate nella Convenzione di Mérida e nella Convenzione penale del Consiglio d'Europa sulla corruzione. Nel 2012, l’introduzione della legge anticorruzione n. 190 è stato il risultato più importante nella lotta contro la corruzione che ha segnato l'inizio di un nuovo percorso. Tuttavia, va notato che questa legge non è stata facile da approvare, come dimostra la sua complessa struttura che include un singolo articolo suddiviso in ottantatre commi. Il fulcro di questa nuova prospettiva, consiste nell’approccio rinnovato al fenomeno della corruzione che non si limita più ad una semplice valutazione penale, ma viene considerato in un contesto più ampio, comprendendo tutti i comportamenti potenzialmente pregiudizievoli per un’azione amministrativa equa ed imparziale. L'obiettivo della prevenzione è quindi quello di evitare comportamenti associabili alla maladministration. Dopo un'attenta analisi delle norme pertinenti, nel terzo capitolo, verrà analizzato il processo di gestione del rischio di corruzione e le possibili misure preventive previste nel Piano Nazionale Anticorruzione, in particolare, attraverso la tecnica della Content analysis verrà approfondito l’istituto del Whistleblowing utilizzato come strumento fondamentale di prevenzione in diversi ambiti della pubblica amministrazione. Inoltre, il concetto di responsabilità e trasparenza ha trovato applicazione anche nel settore della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, la consapevolezza dei cittadini assume un ruolo primario poiché consente di comprendere e monitorare le decisioni adottate dalle amministrazioni. Questo processo ha l'effetto di dissuadere la cattiva amministrazione e di rendere la trasparenza amministrativa un efficace strumento di prevenzione della corruzione. Invero, la legge numero 190 del 2012 ha introdotto il concetto di trasparenza e seguendo questa direzione, verrà analizzato il decreto legislativo n. 33 del 2013 che disciplina l'accesso civico semplice e generalizzato. Le strategie preventive e repressive devono basarsi su una conoscenza approfondita delle origini, delle conseguenze e delle dinamiche proprie di questo fenomeno. Ecco perché risulta essenziale incoraggiare la trasparenza, l'integrità e la responsabilità in tutte le sfere governative, nel settore privato e nella vita quotidiana delle persone. Adottando un approccio di risk management alla corruzione che mira a sviluppare ed attuare strategie e meccanismi proattivi per prevenire, rilevare e contrastare la corruzione in modo efficace, le organizzazioni possono migliorare la loro capacità di fronteggiare la corruzione, proteggere la loro reputazione e garantire la conformità rispetto alla normativa vigente. La norma ISO 31000 rappresenta uno standard internazionale per la gestione dei rischi, sviluppato dall'Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO). Essa fornisce indicazioni e principi per creare ed attuare un sistema di gestione dei rischi efficace all'interno di un'organizzazione, indipendentemente dalla sua dimensione, settore o attività. Spesso si ritiene che il tempo impiegato per gestire il rischio non contribuisca direttamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tuttavia, avere un processo di gestione del rischio efficace rappresenta un elemento fondamentale per promuovere la crescita aziendale nel medio termine. Un elevato grado di performance nella Pubblica Amministrazione è fondamentale per assicurare che le risorse pubbliche siano impiegate in modo responsabile e che le esigenze dei cittadini siano soddisfatte in modo tempestivo e appropriato. Il rapporto tra rischio e performance mostra una reciproca complementarità ed interconnessione necessarie per migliorare le prestazioni complessive dell'organizzazione. I sistemi di valutazione della performance basati su obiettivi ed indicatori di monitoraggio seguono il ciclo di performance disciplinato dal decreto legislativo 150/2009 che, senza un’opportuna gestione del rischio, risulterebbe incompleto. Nell'ultimo capitolo, l'attenzione si concentrerà su uno dei settori più colpiti dalla corruzione: la sanità. Le pratiche fraudolente favoriscono gli interessi personali a scapito della salute pubblica e compromettono la qualità dei servizi offerti, influenzando negativamente diversi aspetti, tra cui la governance, la regolamentazione, l’attività di ricerca e sviluppo, la gestione degli appalti, la distribuzione di beni e servizi e la gestione del personale. Per valutare il potenziale risparmio derivante dalla diminuzione degli sprechi nel Servizio Sanitario Nazionale, è sufficiente esaminare il rapporto dell'Agenzia di Sanità Pubblica (Asp) della regione Lazio. Questa regione è caratterizzata da un notevole disavanzo nel settore sanitario, principalmente dovuto agli sprechi che sottraggono risorse di circa un miliardo di euro. Inoltre, la sussistenza di criticità ed inefficienze della sanità sono emerse, esponenzialmente, a causa della pandemia Covid-19. A tal riguardo, si riportano le vicende affiorate in Reggio Calabria e Sicilia in merito all’abuso di potere sulla disciplina degli appalti pubblici. Nonostante la corruzione sia un fenomeno sfuggente e difficile da prevedere, l’Autorità Nazionale Anticorruzione sostiene che attraverso un sistema organico e con il supporto degli indicatori di rischio si possa migliorare l’efficacia delle misure contro la corruzione. Definire le priorità di intervento è estremamente importante per agire al cuore del problema, soprattutto, in un settore dalle tante sfaccettature come quello sanitario.
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