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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09232019-171109


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VELI, ARLI
URN
etd-09232019-171109
Titolo
I LIVELLI SIERICI DI ONCOSTATINA M AL BASELINE PREDICONO LA GUARIGIONE ENDOSCOPICA AD UN ANNO DI TRATTAMENTO CON INFLIXIMAB NEI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIA DI CROHN
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marchi, Santino
correlatore Dott. Fornili, Marco
correlatore Dott. Bertani, Lorenzo
Parole chiave
  • mici
  • Malattia di Crohn (MC)
  • infliximab
  • ibd
  • oncostatina M
Data inizio appello
15/10/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione - In molti pazienti con malattia di Crohn (MC) si osserva una perdita di risposta al trattamento con Infliximab (IFX). Recentemente sono state sviluppate altre opzioni terapeutiche, e l'identificazione di un biomarcatore in grado di prevedere già alla settimana 0 (baseline) l'esito del trattamento è una delle sfide più importanti per i gastroenterologi. L’oncostatina M (OSM) è una citochina con un effetto pro-infiammatorio in MC, e ci sono evidenze preliminari di un suo aumento nel siero in pazienti con MC. La calprotectina fecale (CF) è il biomarcatore più utilizzato nella gestione dei pazienti con MC.
Lo scopo di questo studio retrospettivo è stato valutare se i livelli sierici di OSM possano essere utilizzati come marcatore predittivo della risposta al trattamento con IFX.

Metodi - Abbiamo incluso nello studio tutti i pazienti con MC trattati con IFX in monoterapia durante il 2017 e il 2018. Tutti i pazienti hanno eseguito una colonscopia alla settimana 54, quando la risposta al trattamento è valutata in termini di guarigione endoscopica (mucosal healing, o MH, definita come la scomparsa di ulcere). Al baseline e dopo 14 settimane di trattamento l'OSM è stato valutato tramite test ELISA, su campioni di siero raccolti prima dell'infusione del farmaco e conservati a -20°C. Abbiamo raccolto anche i dati della CF al baseline e alla settimana 14. Il test Di Mann-Whitney è stato utilizzato per valutare la correlazione tra OSM e CF al baseline e alla settimana 14 con il MH alla settimana 54. Sono stati calcolati tramite la correlazione di Spearman i valori di OSM e CF al baseline e alla settimana 14. I fattori di regressione logistica nella previsione della MH alla settimana 54 sono stati valutati con l'Akaike Information Criterion (AIC) e l'Area Under the Curve (AUC).

Risultati - Abbiamo incluso 45 pazienti (24 maschi): 27 pazienti hanno raggiunto il MH. Al baseline i livelli di OSM sono stati significativamente più bassi nei pazienti che rispondevano al trattamento rispetto a quelli che non rispondevano (p<0.001). Risultati simili si ottengono alla settimana 14, dove i livelli di CF sono inferiori nei responder rispetto ai non-responder (p<0.001 sia per OSM che per CF). I valori di OSM al baseline e alla settimana 14 sono significativamente associati (correlazione di Spearman=0,92, valore p<0.001). L'accuratezza diagnostica del riscontro di OSM al baseline riguardo alla predittività di MH (AIC=26.0, AUC=0.93) è maggiore di quello della CF alla settimana 14 (AIC-34,7, AUC -0,89).

Conclusione - OSM e CF sono biomarcatori in grado di prevedere l'esito del trattamento con IFX. È interessante notare che OSM sembra essere affidabile prima di iniziare il trattamento. Se questi dati dovessero essere confermati, la valutazione dell’OSM potrebbe evitare la somministrazione di IFX in alcuni pazienti, suggerendo l'uso di altri farmaci.
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