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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09232014-163515


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAGANO, GIORGIA
URN
etd-09232014-163515
Titolo
I Centri antiviolenza. L'esperienza di D.i.Re tra grass root e solidarietà orizzontale.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Aglietti, Marcella
Parole chiave
  • agency
  • advocacy
  • lobby indirette
  • violenza contro le donne
Data inizio appello
20/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro di ricerca sviluppato nella realizzazione di questo elaborato ha preso in esame i diversi modi attraverso i quali i centri antiviolenza si propongono come soggetti attivi nel sistema politico-istituzionale italiano. L’obiettivo proposto è stato primariamente quello di illustrare la natura socio-politica del fenomeno della violenza contro le donne, ai fini di una riflessione sul ruolo dell’assistente sociale «come agente di cambiamento».
Nel primo capitolo ho preso in esame il lavoro svolto da Rashida Manjoo, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite, soffermandomi nell’analisi della «Country Visit» avvenuta in Italia tra il 2011 e 2012 dalla quale è emerso il report «A/HRC/20/16/Add.2.Report of the Special Rapporteur on violence against women, it’s causes and consequence_Mission to Italy».
Nel secondo capitolo sono contenute le varie definizioni che seguono a quella più generale di violenza contro le donne, come femicide, feminicidio, femminicidio. Sono inoltre illustrate le principali polemiche sviluppatesi nei confronti della «Presunta Sindrome di Alienazione Parentale» (P.A.S.), considerata una delle possibili cause del «femminicidio».
Il terzo capitolo esamina la normativa italiana in merito alla violenza contro le donne, ponendo molta attenzione alla normativa più recente, come la «Convenzione di Istanbul» e il recente decreto, convertito in legge nell’agosto 2013, sulle «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province», conosciuto come legge sul «femminicidio».
Il quarto capitolo prende in considerazione un case study, quello della associazione «Donne in Rete contro la violenza» (D.i.Re), per verificare empiricamente le modalità di azione sul campo della tecnica del grass roots, o lobbying indiretto, per esercitare pressione nei confronti della politica a favore di un interesse pubblico specifico, qual è quello della lotta alla violenza contro le donne.
Nell’ultimo capitolo, infine, mi sono soffermata sul caso toscano e sulla rete regionale dei centri antiviolenza «T.O.S.C.A», inoltre ho esaminato le diverse normative che si sono susseguite in materia: la 54/2005, il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2012-2015, e il Percorso Assistenziale rivolto alle donne vittime di violenza nel comune di Pisa.
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