Tesi etd-09232014-004108 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PICCHI, SIMONE
Indirizzo email
simone.picchi@yahoo.it
URN
etd-09232014-004108
Titolo
Molecole dual-target con azione pro-apoptotica:
effetti in cellule di glioblastoma multiforme
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Da Pozzo, Eleonora
relatore Dott.ssa Daniele, Simona
relatore Dott.ssa Daniele, Simona
Parole chiave
- apoptosi
- glioblastoma
- mdm2
- p53
- tspo
Data inizio appello
08/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il glioblastoma multiforme (GBM) è il tumore più comune e più maligno tra le neoplasie del sistema nervoso centrale. L’aspettativa di vita per i pazienti affetti da questa patologia rimane molto bassa (circa 15 mesi dal momento della diagnosi). Il GBM acquista infatti facilmente ed in breve tempo resistenza ai trattamenti tradizionali, quali l’uso di radioterapia e agenti alchilanti del DNA. Nonostante i grandi sforzi di ricerca, gli attuali agenti chemioterapici approvati o in fase clinica avanzata offrono un quadro di scarso miglioramento prognostico.
Data la scarsità di cure efficaci contro il GBM, attualmente la ricerca si sta concentrando nell’individuazione di nuove strategie terapeutiche, quali la terapia multi- target. La carcinogenesi infatti è un processo multifattoriale e multigenico caratterizzato dalla de-regolazione di molteplici vie di segnalazione intracellulare. Un approccio farmacologico multi-target può quindi rappresentare una valida strategia per il GBM. In particolare, agenti pro-apoptotici che agiscono sul pathway di morte mitocondriale rappresentano un promettente campo di sviluppo per nuovi farmaci.
In letteratura è noto come la proteina Traslocatrice mitocondriale (TSPO) rivesta un ruolo importante nei meccanismi di morte cellulare programmata e un’aberrante espressione di tale proteina è stata evidenziata in numerosi tumori. Precedenti studi hanno dimostrato che cellule umane di GBM trattate con molecole di nuova sintesi affini al TSPO vanno incontro a morte per apoptosi. Il meccanismo proposto per tali effetti si estrinseca attraverso una probabile modulazione dell’attività del poro di transizione della permeabilità mitocondriale (MPTP).
Un altro fondamentale ruolo nei meccanismi di apoptosi è svolto dalla proteina p53; oltre a promuovere l’espressione di specifici geni chiave nel controllo della proliferazione cellulare, la proteina p53 è capace di modificare direttamente la permeabilità mitocondriale, attraverso la sua interazione con proteine appartenenti alla famiglia Bcl-2, e innescare il processo apoptotico in seguito a danno genotossico. Nel GBM sono stati osservati sia una mutazione del gene codificante per p53, con conseguente perdita funzionale, sia una sovraespressione della proteina Murine Double Minute-2 (MDM2), il principale regolatore negativo della stessa. Molecole inibitrici dell’interazione p53/MDM2 rappresentano al momento un importante approccio farmacologico per il trattamento di questa patologia. Nonostante numerosi studi abbiano identificato nel TSPO e nel complesso p53/MDM2 due validi target per il trattamento del glioblastoma multiforme, non sono state riportate in letteratura molecole in grado di interagire in modo combinato su entrambi i sistemi.
In questo lavoro di tesi è stata effettuata una valutazione biologica di molecole a struttura fenil-indol-gliossilammidica variamente sostituite, precedentemente modellizzate e sintetizzate presso i Dipartimenti di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II e dell’Università di Pisa. In particolare è stata valutata la loro capacità di interagire con il TSPO e riattivare p53, attraverso la dissociazione dal suo inibitore MDM2. I risultati hanno mostrato che alcuni dei ligandi capaci di dissociare il complesso p53/MDM2 erano anche in grado di spiazzare il ligando classico al TSPO 3H-PK11195, durante esperimenti di radiobinding. Tali composti a dupli- ce target sono stati saggiati per valutare la loro attività sulla trascrizione di geni pro-apoptotici e sull’attivazione delle vie di morte. In particolare, due composti, capaci di indurre circa il 70% di morte in cellule di GBM attraverso l’attivazione combinata di p53 e TSPO, si sono rivelati dei buoni composti lead per ulteriori ricerche.
Data la scarsità di cure efficaci contro il GBM, attualmente la ricerca si sta concentrando nell’individuazione di nuove strategie terapeutiche, quali la terapia multi- target. La carcinogenesi infatti è un processo multifattoriale e multigenico caratterizzato dalla de-regolazione di molteplici vie di segnalazione intracellulare. Un approccio farmacologico multi-target può quindi rappresentare una valida strategia per il GBM. In particolare, agenti pro-apoptotici che agiscono sul pathway di morte mitocondriale rappresentano un promettente campo di sviluppo per nuovi farmaci.
In letteratura è noto come la proteina Traslocatrice mitocondriale (TSPO) rivesta un ruolo importante nei meccanismi di morte cellulare programmata e un’aberrante espressione di tale proteina è stata evidenziata in numerosi tumori. Precedenti studi hanno dimostrato che cellule umane di GBM trattate con molecole di nuova sintesi affini al TSPO vanno incontro a morte per apoptosi. Il meccanismo proposto per tali effetti si estrinseca attraverso una probabile modulazione dell’attività del poro di transizione della permeabilità mitocondriale (MPTP).
Un altro fondamentale ruolo nei meccanismi di apoptosi è svolto dalla proteina p53; oltre a promuovere l’espressione di specifici geni chiave nel controllo della proliferazione cellulare, la proteina p53 è capace di modificare direttamente la permeabilità mitocondriale, attraverso la sua interazione con proteine appartenenti alla famiglia Bcl-2, e innescare il processo apoptotico in seguito a danno genotossico. Nel GBM sono stati osservati sia una mutazione del gene codificante per p53, con conseguente perdita funzionale, sia una sovraespressione della proteina Murine Double Minute-2 (MDM2), il principale regolatore negativo della stessa. Molecole inibitrici dell’interazione p53/MDM2 rappresentano al momento un importante approccio farmacologico per il trattamento di questa patologia. Nonostante numerosi studi abbiano identificato nel TSPO e nel complesso p53/MDM2 due validi target per il trattamento del glioblastoma multiforme, non sono state riportate in letteratura molecole in grado di interagire in modo combinato su entrambi i sistemi.
In questo lavoro di tesi è stata effettuata una valutazione biologica di molecole a struttura fenil-indol-gliossilammidica variamente sostituite, precedentemente modellizzate e sintetizzate presso i Dipartimenti di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II e dell’Università di Pisa. In particolare è stata valutata la loro capacità di interagire con il TSPO e riattivare p53, attraverso la dissociazione dal suo inibitore MDM2. I risultati hanno mostrato che alcuni dei ligandi capaci di dissociare il complesso p53/MDM2 erano anche in grado di spiazzare il ligando classico al TSPO 3H-PK11195, durante esperimenti di radiobinding. Tali composti a dupli- ce target sono stati saggiati per valutare la loro attività sulla trascrizione di geni pro-apoptotici e sull’attivazione delle vie di morte. In particolare, due composti, capaci di indurre circa il 70% di morte in cellule di GBM attraverso l’attivazione combinata di p53 e TSPO, si sono rivelati dei buoni composti lead per ulteriori ricerche.
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