Tesi etd-09232012-182054 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LISORINI, CAMILLA
URN
etd-09232012-182054
Titolo
Ruolo dell'ecografia della regione anteriore del collo come fattore di sicurezza nell'esecuzione della tracheotomia percutanea in terapia intensiva
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
correlatore Dott. Forfori, Francesco
relatore Prof. Giunta, Francesco
relatore Prof. Giunta, Francesco
Parole chiave
- ecografia del collo
- tracheotomia percutanea
Data inizio appello
16/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2052
Riassunto
La tracheotomia percutanea (PT) è una tecnica ampiamente utilizzata nei reparti di Terapia Intensiva per la ventilazione a lungo termine dei pazienti critici. Molti studi hanno dimostrato che la PT è un’alternativa sicura ed efficace alla tracheotomia chirurgica. Il tasso di complicanze legato a questa procedura è basso, tuttavia alcune di esse possono rivelarsi fatali. L’esecuzione della procedura sotto guida broncoscopica ha incrementato la sicurezza della PT ma non consente di identificare le strutture vascolari che possono trovarsi a livello del sito di puntura. Sebbene, infatti, sanguinamenti significativi durante la PT non siano frequenti, sono stati riportati casi in cui le complicanze emorragiche legate alla puntura di vasi pretracheali hanno portato all'exitus del paziente. Negli ultimi anni i progressi della tecnologia hanno permesso un diffuso utilizzo dell’ecografia nella pratica clinica anestesiologica ed intensivistica. Per quanto riguarda la PT, diversi Autori hanno sottolineato l’importanza della scansione ecografica della regione anteriore del collo preliminare all’esecuzione della procedura: è stato visto, infatti, che l’analisi ecografica spesso determina la modifica del sito prescelto per la puntura sulla base dei soli reperti palpatori. Oltre a ridurre l’incidenza dei sanguinamenti l’ecografia del collo permette un più accurato riconoscimento delle strutture anatomiche rispetto alla palpazione e quindi consente di evitare un malposizionamento craniale del tubo che può esitare in complicanze tardive importanti quali stenosi tracheali. Sulla base dei dati osservati in letteratura si è sviluppato il nostro studio. Da gennaio 2012 a settembre 2012 sono stati reclutati 22 pazienti (di cui 16 maschi e 6 femmine) ricoverati in Terapia Intensiva (9 presso la IV U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria e 11 presso la VI U.O. Anestesia e Rianimazione - Pronto Soccorso) con indicazione all’esecuzione di PT. Di questi 22 pazienti 12 sono stati sottoposti ad uno studio ecografico del collo preliminare all’esecuzione della tracheotomia mentre negli altri 10 la tracheotomia è stata eseguita direttamente senza esame ecografico. Abbiamo confrontato i due gruppi in termini di complicanze: su 22 pazienti 7 hanno presentato complicanze di cui uno nel gruppo sottoposto all’esame ecografico del collo e sei nell'altro gruppo. In totale si sono verificate 16 complicanze di cui 13 classificate come minori, 2 intermedie e 1 maggiore. Il sito di puntura prescelto nel gruppo sottoposto all’esame ecografico è stato modificato due volte per la presenza di strutture vascolari; un paziente a seguito della valutazione ecografica è stato ritenuto non idoneo alla PT e sottoposto a tracheotomia chirurgica per la presenza di calcificazioni. I due gruppi sono stati confrontati anche per quanto riguarda la durata totale della procedura e non sono state rilevate differenze significative. I dati sono stati analizzati con il T-test di Student (valori significativi per p< 0,05). In parallelo a ciò abbiamo sottoposto all’ecografia della regione anteriore del collo 30 pazienti senza indicazione alla PT ricoverati nel periodo compreso tra giugno 2012 e settembre 2012 e abbiamo valutato quanti pazienti presentavano vasi localizzati al davanti della trachea ad un livello compreso tra secondo e quarto anello tracheale e per ciascun paziente abbiamo misurato diametro tracheale e distanza tra superficie cutanea e trachea. Questo secondo aspetto dello studio ha avuto lo scopo di valutare quanti pazienti in generale presentassero anomalie strutturali e anatomiche per le quali uno studio ecografico del collo preliminare all’esecuzione di PT sarebbe risultato assai importante. Di questi 30 pazienti 6 presentavano strutture vascolari al davanti dei primi anelli tracheali, 2 pazienti una deviazione della trachea a sinistra e 1 paziente enfisema sottocutaneo. Alla luce degli studi riportati dalla letteratura e della nostra esperienza riteniamo che la valutazione ecografica della regione anteriore del collo preliminare alla tracheotomia percutanea dovrebbe essere eseguita routinariamente. Il prossimo passo del nostro studio consisterà nel valutare il ruolo dell'ecografia real time come guida durante l'esecuzione della manovra.
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