• sinergie
• crisi d'impresa
• turnaround strategy
• gruppi di imprese
• piano di risanamento
• Gruppo Bialetti
• accordi di ristrutturazione
• ristrutturazione organizzativa
• riequilibrio finanziario
• Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza
• sovraindebitamento
• trattative con i creditori

In un contesto turbolento e competitivo come quello attuale, le imprese affrontano costantemente nuove sfide e rischi che, talvolta, ne compromettono la sopravvivenza; dunque, è essenziale acquisire consapevolezza delle capacità e dei limiti interni ad ognuna di esse e delle opportunità che vengono offerte per poter rispondere ai mutamenti esterni attraverso un’interiorizzazione del cambiamento e massimizzare la valorizzazione delle risorse. La manifestazione di una condizione patologica in un’impresa è sintomo del fatto che sia venuta meno la scintilla imprenditoriale da parte del soggetto economico: ciò si configura come il germe della crisi che, in mancanza di interventi tempestivi, sarà destinato a espandersi a tutte le funzioni aziendali e ad aggravarsi con l’eventuale insorgenza di fattori esogeni sfavorevoli. La definizione delle strategie di risanamento, con il supporto delle procedure introdotte dal Legislatore, è la chiave per salvaguardare e garantire la continuità aziendale attraverso la configurazione di una nuova sistematicità, resa possibile grazie a interventi volti a definire il riposizionamento competitivo, la ristrutturazione organizzativa e il riequilibrio finanziario.
La gestione della crisi di un gruppo di imprese presenta ulteriori complicazioni derivanti dalle caratteristiche intrinseche della fattispecie: i legami fra diverse società trasformano un fenomeno interfunzionale in un fenomeno intersocietario, richiedendo ingenti sforzi intellettivi e finanziari per permettere il ripristino delle condizioni di economicità; il piano di risanamento deve coinvolgere una pluralità di società con diverse caratteristiche, tenendo conto che ogni scelta si rifletterà sulle affiliate.
L’obiettivo dell’elaborato è, quindi, quello di comprendere come le azioni da porre in essere per il risanamento di una singola azienda debbano essere estese e ampliate alla risoluzione della crisi dei gruppi di imprese, analizzando le complicazioni che potrebbero sorgere nel raggiungimento della nuova sistematicità attraverso l’integrazione degli elementi teorici con la presentazione di un business case. In particolare, è stata svolta un’analisi qualitativa e quantitativa della crisi che il Gruppo Bialetti sta fronteggiando da oltre quindici anni: verranno introdotti gli interventi che sono stati posti in essere e i relativi riflessi patrimoniali ed economico-finanziari. Partendo da un inquadramento generale si passerà alla trattazione della crisi, che può essere suddivisa in due ondate: la prima, palesatasi nel 2008, fronteggiata con interventi graduali, i quali hanno portato ad una ripresa nel 2016; e la seconda, sorta in continuità con la prima, dimostra come la replicazione delle strategie passate non possa essere una soluzione duratura. Inoltre, verranno analizzate le difficoltà sorte dal punto di vista finanziario, concernenti sia la capacità di onorare le obbligazioni e di instaurare un dialogo con i creditori, sia nella necessità di ottenere nuove risorse per poter concretizzare gli interventi strategici e organizzativi finalizzati al rilancio.