ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09222020-160617


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
RAGONI, EMANUELE
URN
etd-09222020-160617
Titolo
Anemia del pretermine: studio retrospettivo di una casistica di neonati della UO di Neonatologia di Pisa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott. Ciantelli, Massimiliano
correlatore Dott.ssa Tuoni, Cristina
Parole chiave
  • pretermine
  • prematuro
  • prematurità
  • neonato
  • anemia
Data inizio appello
13/10/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’anemia è definita come una condizione clinica caratterizzata da una riduzione più o meno marcata della massa eritrocitaria circolante, tale da compromettere il trasporto e la cessione di ossigeno ai tessuti. Nel pretermine, ovvero nel neonato nato prima della 37° settimana completa di gestazione, durante le prime settimane di vita insorge una forma particolare di anemia normocromica, normocitica, ad eziologia multifattoriale evidenziata da una riduzione progressiva e costante dei valori di emoglobina, fino a raggiungere i valori minimi tra la 4° e 8° settimana di vita. Inoltre, la carenza di ferro costituisce la principale causa della forma tardiva di anemia del pretermine, ipocromica e microcitica, che si sviluppa normalmente tra il 2° e 4° mese di vita. Lo scopo del nostro studio è stato quello di effettuare una revisione della casistica di neonati pretermine con età gestazionale ≤32 settimane o con peso alla nascita ≤1500 g, nati nel triennio 2012-2014 e 2017-2019, degenti presso la UO Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, sia inborn che outborn. Tale revisione è stata mirata soprattutto all’analisi delle modalità e tipologie di trattamento dell’anemia del prematuro, con l’obiettivo di valutare l’efficacia dei diversi protocolli attuati presso il nostro reparto nel corso degli anni. Il fine ultimo di questo studio è cercare di comprendere la corretta gestione dell’anemia del prematuro, in quanto in letteratura e a livello internazionale vi sono tuttora pareri discordanti circa le strategie da adottare. Dal nostro studio è emerso che circa il 64% dei neonati selezionati ha effettuato terapia con eritropoietina; l’inizio della terapia è stato mediamente intorno al 35° ± 13 giorno di vita. La scelta di effettuare almeno una trasfusione di emazie concentrate durante la degenza ha riguardato il 39% dei pretermine in studio; complessivamente il numero medio di trasfusioni è stato di 1 ± 1,9 e i millilitri medi trasfusi sono stati circa 15,60 ± 26,70, corrispondenti all’incirca a 16,08 ml/kg. La supplementazione marziale orale è stata eseguita in circa il 79% dei casi, effettuata con 3 differenti preparati (Sideral®, Tecnofer®, Dicofer®) e iniziata mediamente al 32° ± 12 giorno di vita.
Dai dati che abbiamo raccolto e dalle analisi successivamente eseguite, il nostro studio ha permesso di evidenziare inoltre come l’eritropoietina dia luogo, in effetti, a risultati positivi in questi piccoli pazienti critici. Infatti, abbiamo dimostrato come l’andamento dei livelli di Hb nei neonati sottoposti a eritropoietina abbia subìto un leggero decremento nelle settimane, a differenza invece della caduta marcata dei valori di Hb nei neonati non trattati, confermando alcune evidenze già riportate in letteratura relative all’utilità della terapia con eritropoietina in questa categoria di pazienti.
File