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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09222014-222954


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
FERRARI, ALESSANDRA
Indirizzo email
aleferrari23@gmail.com
URN
etd-09222014-222954
Titolo
STUDIO DELL'ATTIVITA' ANTITUMORALE DI AM251 IN CELLULE UMANE DI MELANOMA CUTANEO
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott. Fogli, Stefano
correlatore Dott.ssa Carpi, Sara
relatore Prof.ssa Nieri, Paola
Parole chiave
  • TRPA1
  • GPR55
  • CB1
  • ECS
  • melanoma
  • A375
  • AM251
Data inizio appello
08/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il melanoma cutaneo è la neoplasia più aggressiva tra i tumori che possono insorgere a carico della cute. La scarsa responsività alla chemioterapia convenzionale rende necessario lo sviluppo di nuove strategie farmacologiche capaci di modificare la storia naturale della malattia.
Il lavoro sperimentale svolto in questa tesi è stato finalizzato alla valutazione dell’attività antitumorale di AM251 nella linea cellulare di melanoma cutaneo umano A375 e nei fibroblasti umani isolati da derma adulto (HDFa), impiegati come controllo.
Gli esperimenti sono stati condotti valutando la vitalità cellulare con WST-1 su cellule A375 e HDFa in seguito a trattamento con AM251. Inoltre, è stata effettuata l’analisi del ciclo cellulare in A375 trattate. L’apoptosi è stata esaminata attraverso l’analisi dei livelli di espressione di Bax, Bcl-2 e Survivina in real-time PCR e valutando le alterazioni della morfologia nucleare dopo colorazione con DAPI. Studi funzionali sono stati condotti per determinare il coinvolgimento del recettore GPR55, trattando le cellule con O1602 (agonista), LPI (agonista endogeno), CID16020046 (antagonista) e del recettore TRPA1 attraverso studi antagonista-agonista e mediante l’analisi dei livelli di calcio intracellulare. Il possibile ruolo degli enzimi COX-1 e COX-2 nel meccanismo d’azione di AM251 è stato esaminato confrontando l’attività con COX-inibitori quali, indometacina, celecoxib e rofecoxib. Oltre a ciò, sono stati anche valutati i livelli di AMPc nelle cellule esposte ad AM251.
I risultati ottenuti hanno dimostrato che AM251 ha, nelle cellule A375, un’attività antiproliferativa dipendente dalla concentrazione e dal tempo di esposizione, mentre il composto non modifica in modo significativo la vitalità nelle cellule HDFa. AM251 determina l’arresto del ciclo cellulare a livello della transizione G2/M e induce apoptosi, portando a frammentazione e condensazione della cromatina, a un incremento di Bax ed a una riduzione dei livelli di Survivina e Bcl-2. I recettori CB1, GPR55 e gli enzimi non sembrano essere coinvolti nell’attività antitumorale in vitro del composto AM251, mentre sembra emergere un possibile coinvolgimento indiretto del recettore-canale per il calcio, TRPA1.
In conclusione, i dati ottenuti indicano che AM251 ha un’attività pro-apoptotica nelle cellule di melanoma cutaneo maligno, che si realizza attraverso un meccanismo d’azione non mediato dai recettori conosciuti essere implicati nell’attività farmacologica di questa molecola.
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