Tesi etd-09222014-181400 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COCO, ROSSELLA
URN
etd-09222014-181400
Titolo
Il caso Enrica Lexie: questioni scelte di diritto internazionale
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Di Filippo, Marcello
Parole chiave
- Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
20/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La trattazione analizza alcune questioni di diritto internazionale legate alla vicenda della Enrica Lexie. In particolare essa esamina innanzitutto la questione della pirateria, in quanto i due fucilieri Latorre e Girone si trovavano a bordo della petroliera per svolgere un servizio antipirateria. Questo tema viene analizzato in riferimento alla moderna pirateria al largo delle coste somale, prendendo in riferimento le risoluzioni adottate in materia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il secondo tema trattato riguarda le due opzioni (civile e militare) a disposizione degli Stati per difendere le proprie navi dagli attacchi pirati. In proposito viene richiamata la normativa italiana, la quale prevede in via prioritaria l'opzione militare, ovvero l'impiego di Nuclei Militari di Protezione (costituiti da personale proveniente dalla Marina, come appunto Latorre e Girone), mentre l'impiego di guardie giurate (opzione civile) ha natura meramente sussidiaria. Di entrambe le opzioni possibili vengono messe in luce talune criticità, legate principalmente alla separazione delle catene di comando tra Comandante della nave e comandante del Nucleo.
In seguito vengono trattati due temi legati tra loro: la questione della giurisdizione e quella dell'immunità funzionale.
Riguardo a entrambi i temi vengono presentate le argomentazioni sia dell'Italia che dell'India. In merito al primo argomento, le argomentazioni dell'India sulla base delle quali essa rivendica la giurisdizione sul caso sono esposte nelle sentenze della Corte del Kerala e della Corte Suprema Indiana, quelle dell'Italia sono rinvenibili dai ricorsi presentati dai due imputati alle suddette Corti.
Riguardo alla possibilità o meno di riconoscere ai due militari l'immunità funzionale, il dibattito verte su una serie di temi: la suddetta ambiguità derivante dalla separazione della catena di comando, la questione del corrispettivo versato ai militari da parte dell'armatore, la classificazione delle azioni compiute dagli stessi come atti ufficiali e la sussistenza della base giuridica delle loro azioni nelle risoluzioni ONU di cui si è detto precedentemente.
Il secondo tema trattato riguarda le due opzioni (civile e militare) a disposizione degli Stati per difendere le proprie navi dagli attacchi pirati. In proposito viene richiamata la normativa italiana, la quale prevede in via prioritaria l'opzione militare, ovvero l'impiego di Nuclei Militari di Protezione (costituiti da personale proveniente dalla Marina, come appunto Latorre e Girone), mentre l'impiego di guardie giurate (opzione civile) ha natura meramente sussidiaria. Di entrambe le opzioni possibili vengono messe in luce talune criticità, legate principalmente alla separazione delle catene di comando tra Comandante della nave e comandante del Nucleo.
In seguito vengono trattati due temi legati tra loro: la questione della giurisdizione e quella dell'immunità funzionale.
Riguardo a entrambi i temi vengono presentate le argomentazioni sia dell'Italia che dell'India. In merito al primo argomento, le argomentazioni dell'India sulla base delle quali essa rivendica la giurisdizione sul caso sono esposte nelle sentenze della Corte del Kerala e della Corte Suprema Indiana, quelle dell'Italia sono rinvenibili dai ricorsi presentati dai due imputati alle suddette Corti.
Riguardo alla possibilità o meno di riconoscere ai due militari l'immunità funzionale, il dibattito verte su una serie di temi: la suddetta ambiguità derivante dalla separazione della catena di comando, la questione del corrispettivo versato ai militari da parte dell'armatore, la classificazione delle azioni compiute dagli stessi come atti ufficiali e la sussistenza della base giuridica delle loro azioni nelle risoluzioni ONU di cui si è detto precedentemente.
File
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