logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09222014-125742


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
GARIBALDI, SILVIA
URN
etd-09222014-125742
Titolo
Troponina ad alta sensibilità: troppo sensibile per la diagnosi di infarto?
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
Parole chiave
  • biomarcatori cardiaci
  • infarto miocardico
  • test di ischemia
  • troponina ad alta sensibilità
Data inizio appello
14/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO

Introduzione. Le troponine cardiache (cTnI e cTnT) sono diventate nell’ultima decade i marcatori biochimici di riferimento per la diagnosi di infarto miocardico acuto. La disponibilità, in tempi più recenti, di metodi di dosaggio ad alta sensibilità (hs-cTnI e hs-cTnT) ha ulteriormente migliorato l’accuratezza diagnostica di questo biomarcatore. Le hs-cTn hanno una specificità assoluta per il miocardio, ma non per le cause che ne provocano la liberazione nel plasma. Incrementi significativi di hs-cTn sono stati infatti rilevati non solo nell’infarto miocardico acuto, ma anche in altre situazioni patologiche cardiache ed extracardiache ed in soggetti normali.

Scopo dello studio. Valutare le variazioni dei tassi plasmatici di hs-cTnT (Elecsys Roche hs-TnT) indotte da stress test eseguiti a scopo diagnostico (ECG o eco-sforzo, eco-dipiridamolo, eco-dobutamina), in confronto con le variazioni di CK-MB.

Metodi. I tassi plasmatici di hs-cTnT e di CK-MB sono stati valutati in condizioni basali e dopo 6 ore dall’esecuzione di uno stress test in 100 pazienti consecutivi. Sono stati complessivamente valutati 125 stress tests, di cui 53 ECG/eco da sforzo, 42 test eco-dipiridamolo e 30 test eco-dobutamina.

Risultati. I tassi plasmatici di hs-cTnT sono aumentati a 6 ore dall’esecuzione dei test in 90/125 casi. Complessivamente, i tassi di hs-cTnT sono aumentati da 17.54±16.92 ng/L basalmente a 25.54±27.90 ng/L dopo il test (p<0.0001), senza variazioni significative della CK-MB. Incrementi di hs-cTnT sono stati evidenziati dopo ECG/eco da sforzo (da 15.87±11.90 ng/L a 19.47±13.65 ng/L, p<0.0001)), dopo test eco-dipiridamolo (da 17.71±19.12 ng/L a 24.38±35.74 ng/L, p=ns) e dopo test eco-dobutamina (da 20.63±20.80 ng/L a 37.80±31.07 ng/L, p=0.0006), in assenza di variazioni significative indotte da ciascun test per quanto riguarda la CK-MB. Dei 125 test effettuati, 84 sono risultati negativi e 41 positivi per ischemia miocardica. Incrementi significativi di hs-cTnT sono stati evidenziati sia dopo i test negativi (da 18.6±19.21 ng/L a 27.11±32.07ng/L, p=0.0018) che dopo i test positivi (da 15.2±10.8 ng/L a 22.32±16.22 ng/L, p=0.0005), senza variazioni significative della CK-MB dipendenti dal risultato dei test. I tassi plasmatici della hs-cTnT sono aumentati del 45.7% nei pazienti con test di ischemia negativi e del 46,8% nei pazienti con test di ischemia negativi.

Conclusioni. I tassi plasmatici di hs-cTnT aumentano nella maggior parte dei soggetti sottoposti a stress test. L’incremento di hs-cTnT si verifica sia dopo i test positivi che dopo i test negativi per ischemia ed è significativo soprattutto dopo l’ECG/eco da sforzo e l’eco-dobutamina. Questi dati suggeriscono che gli incrementi di hs-cTnT possono essere sostenuti da altri meccanismi oltre la necrosi cellulare e l'ischemia transitoria, come l'aumento del lavoro cardiaco secondario ad incremento della frequenza cardiaca e dell'inotropismo.
File