Tesi etd-09222014-120723 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
NATALI, VERONICA
URN
etd-09222014-120723
Titolo
La terapia biologica nelle malattie infiammatorie croniche intestinali : livelli sierici e sviluppo di anticorpi anti-farmaco.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
correlatore Dott.ssa Ceccarelli, Linda
relatore Prof. Marchi, Santino
relatore Prof. Marchi, Santino
Parole chiave
- anticorpi
- ATI
- IBD
- infliximab
- morbo di Crohn
- rettocolite ulcerosa
Data inizio appello
14/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
È ormai noto il beneficio derivante dall’impiego dei farmaci biologici anti – TNFalfa, quale l’infliximab (IFX), nell’ indurre e nel mantenere la remissione clinica sia nella Malattia di Crohn (MC) che nella Rettocolite Ulcerosa (RCU), tuttavia circa il 50% dei pazienti presenta una perdita di risposta (LOR, loss of response) nel tempo.
Si ritiene che la principale causa di LOR al farmaco sia lo sviluppo di anticorpi anti – IFX (ATI), mentre la concentrazione minima sierica (TL, trough levels) del farmaco correli con l’efficacia clinica della terapia.
Attualmente, sono pochi i dati relativi alla contemporanea presenza di ATI ed IFX, soprattutto a causa dell’incapacità del metodo ELISA commercialmente disponibile di dosare gli ATI in presenza del farmaco.
Inoltre è completamente sconosciuto il significato clinico della contemporanea presenza degli anticorpi (AC) terapeutici e di quelli neutralizzanti e gli studi prospettici che si occupano di tale questione sono ancora in corso.
Lo scopo del nostro studio è valutare la LOR nei pazienti con MC e RCU sottoposti a terapia con IFX, osservando l’evoluzione nel tempo del dosaggio dei livelli sierici del farmaco e della risposta anticorpale anti – IFX .
Lo studio è stato condotto analizzando 80 sieri, derivanti da 15 pazienti (8 affetti da RCU e 7 da MC) trattati nel nostro centro con IFX nel periodo compreso tra giugno 2013 e agosto 2014.
Dopo la fase di induzione i pazienti sono stati sottoposti prima di ogni successiva infusione di IFX (in base allo schema terapeutico di mantenimento) ad un prelievo ematico; il siero ottenuto da tali campioni è stato congelato a -20°C e posto nella sieroteca IBD.
Infine, sono state dosate le concentrazioni sieriche di IFX e di ATI mediante una nuova tecnica ELISA (Immunodiagnostik, Bensheim, Germany ), in grado di misurare sia gli anticorpi liberi che quelli legati all’IFX.
I risultati ottenuti dallo studio sono i seguenti:
-il 40% dei pazienti (4 RCU, 2 MC) presentava LOR all’IFX;
-negli 80 sieri esaminati, un valore ATI positivo (> 10 UA/ml) risultava inversamente proporzionale al TL dell’IFX (p = 0,0009), confermando i dati già pubblicati;
-il 75% dei pazienti sviluppava ATI (4 MC, 6 RCU);
-il 46,6% (5 RCU, 2 CD) dei pazienti totali presentava bassi TL di IFX (< 1,44 mcg/mL);
-4 pazienti presentavano ATI e TL di IFX significativi (> 1,44 mcg/mL) : 2 di questi (1 RCU, 1 MC) erano in remissione clinica, gli altri 2 (entrambi MC), che presentavano LOR, sono migliorati aumentando la frequenza delle somministrazioni di IFX ;
-in 3 pazienti con ATI e con LOR (2 MC, 1 RCU) è stata osservata una riduzione dei valori di ATI dopo un incremento della dose di IFX;
-secondo i nostri studi, un TL di IFX < 3 mcg/mL è predittivo di comparsa di ATI nel 90% dei pazienti (5 RCU, 4 CD).
In tale studio prospettico, l’uso della nuova metodica ELISA ha permesso il dosaggio degli ATI liberi e legati, confermando l’esistenza di una correlazione inversa tra ATI e TL dell’IFX.
La possibilità di identificare i pazienti con ATI e con TL dell’IFX significativo (> di 1,44 mcg/mL) nel siero permette di migliorare la gestione terapeutica dei pazienti in trattamento con anti – TNFalfa.
I risultati emersi dallo studio necessitano tuttavia di ulteriori validazioni con casistiche più ampie.
Si ritiene che la principale causa di LOR al farmaco sia lo sviluppo di anticorpi anti – IFX (ATI), mentre la concentrazione minima sierica (TL, trough levels) del farmaco correli con l’efficacia clinica della terapia.
Attualmente, sono pochi i dati relativi alla contemporanea presenza di ATI ed IFX, soprattutto a causa dell’incapacità del metodo ELISA commercialmente disponibile di dosare gli ATI in presenza del farmaco.
Inoltre è completamente sconosciuto il significato clinico della contemporanea presenza degli anticorpi (AC) terapeutici e di quelli neutralizzanti e gli studi prospettici che si occupano di tale questione sono ancora in corso.
Lo scopo del nostro studio è valutare la LOR nei pazienti con MC e RCU sottoposti a terapia con IFX, osservando l’evoluzione nel tempo del dosaggio dei livelli sierici del farmaco e della risposta anticorpale anti – IFX .
Lo studio è stato condotto analizzando 80 sieri, derivanti da 15 pazienti (8 affetti da RCU e 7 da MC) trattati nel nostro centro con IFX nel periodo compreso tra giugno 2013 e agosto 2014.
Dopo la fase di induzione i pazienti sono stati sottoposti prima di ogni successiva infusione di IFX (in base allo schema terapeutico di mantenimento) ad un prelievo ematico; il siero ottenuto da tali campioni è stato congelato a -20°C e posto nella sieroteca IBD.
Infine, sono state dosate le concentrazioni sieriche di IFX e di ATI mediante una nuova tecnica ELISA (Immunodiagnostik, Bensheim, Germany ), in grado di misurare sia gli anticorpi liberi che quelli legati all’IFX.
I risultati ottenuti dallo studio sono i seguenti:
-il 40% dei pazienti (4 RCU, 2 MC) presentava LOR all’IFX;
-negli 80 sieri esaminati, un valore ATI positivo (> 10 UA/ml) risultava inversamente proporzionale al TL dell’IFX (p = 0,0009), confermando i dati già pubblicati;
-il 75% dei pazienti sviluppava ATI (4 MC, 6 RCU);
-il 46,6% (5 RCU, 2 CD) dei pazienti totali presentava bassi TL di IFX (< 1,44 mcg/mL);
-4 pazienti presentavano ATI e TL di IFX significativi (> 1,44 mcg/mL) : 2 di questi (1 RCU, 1 MC) erano in remissione clinica, gli altri 2 (entrambi MC), che presentavano LOR, sono migliorati aumentando la frequenza delle somministrazioni di IFX ;
-in 3 pazienti con ATI e con LOR (2 MC, 1 RCU) è stata osservata una riduzione dei valori di ATI dopo un incremento della dose di IFX;
-secondo i nostri studi, un TL di IFX < 3 mcg/mL è predittivo di comparsa di ATI nel 90% dei pazienti (5 RCU, 4 CD).
In tale studio prospettico, l’uso della nuova metodica ELISA ha permesso il dosaggio degli ATI liberi e legati, confermando l’esistenza di una correlazione inversa tra ATI e TL dell’IFX.
La possibilità di identificare i pazienti con ATI e con TL dell’IFX significativo (> di 1,44 mcg/mL) nel siero permette di migliorare la gestione terapeutica dei pazienti in trattamento con anti – TNFalfa.
I risultati emersi dallo studio necessitano tuttavia di ulteriori validazioni con casistiche più ampie.
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