Tesi etd-09222012-132919 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ADDEVICO, FRANCESCO
URN
etd-09222012-132919
Titolo
l'impiego dei metalli porosi negli interventi di revisione di protesi totale di anca
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Lisanti, Michele
Parole chiave
- anca
- metalli porosi
- protesi
Data inizio appello
16/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2052
Riassunto
L’intervento di protesi d’anca, frutto di più di un secolo di ricerca, fallimenti e innovazioni, può oggi essere considerato una delle pratiche chirurgiche di maggior successo.
Il buon rapporto costo/beneficio, l’alto tasso di sopravvivenza e indicazioni chirurgiche che permettono il trattamento di un largo ed eterogeneo numero di pazienti giustificano un ricorso sempre più frequente alla protesizzazione d’anca.
L’aumento del numero di interventi annui con tassi di crescita esponenziali induce la comunità scientifica a porsi con sempre maggior interesse nei confronti delle complicanze e della durata dell’impianto.
Il fallimento dell’impianto protesico e conseguentemente l’intervento di revisione di protesi si traducono infatti in un esperienza traumatica per il paziente, costosa per la società e difficile da affrontare per il chirurgo ortopedico.
La ricerca dell’osteointegrazione ed il perfezionamento delle protesi risulta essere il cardine chiave del successo e della durata dell’impianto protesico così come una strategia fondamentale per gli interventi di revisione di protesi totale di anca.
È così che attraverso lo studio dei materiale, del trattamento delle superfici protesiche e dei disegni delle protesi, l’ortopedia moderna cerca un perfezionamento dell’intervento.
Scopo della tesi è riportare l’esperienza dell’ortopedia e traumatologia universitaria I di pisa diretta dal prof. Michele Lisanti.
Lo studio condotto, che al momento della stesura della tesi è ancora in corso, si basa sul pensiero che l’introduzione di impianti da revisione costruiti in materiali dotati di superficie porosa rappresentino una attraente soluzione al fine di ottenere favorevoli risultati anche in presenza di importanti difetti ossei.
Il buon rapporto costo/beneficio, l’alto tasso di sopravvivenza e indicazioni chirurgiche che permettono il trattamento di un largo ed eterogeneo numero di pazienti giustificano un ricorso sempre più frequente alla protesizzazione d’anca.
L’aumento del numero di interventi annui con tassi di crescita esponenziali induce la comunità scientifica a porsi con sempre maggior interesse nei confronti delle complicanze e della durata dell’impianto.
Il fallimento dell’impianto protesico e conseguentemente l’intervento di revisione di protesi si traducono infatti in un esperienza traumatica per il paziente, costosa per la società e difficile da affrontare per il chirurgo ortopedico.
La ricerca dell’osteointegrazione ed il perfezionamento delle protesi risulta essere il cardine chiave del successo e della durata dell’impianto protesico così come una strategia fondamentale per gli interventi di revisione di protesi totale di anca.
È così che attraverso lo studio dei materiale, del trattamento delle superfici protesiche e dei disegni delle protesi, l’ortopedia moderna cerca un perfezionamento dell’intervento.
Scopo della tesi è riportare l’esperienza dell’ortopedia e traumatologia universitaria I di pisa diretta dal prof. Michele Lisanti.
Lo studio condotto, che al momento della stesura della tesi è ancora in corso, si basa sul pensiero che l’introduzione di impianti da revisione costruiti in materiali dotati di superficie porosa rappresentino una attraente soluzione al fine di ottenere favorevoli risultati anche in presenza di importanti difetti ossei.
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