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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09212016-215953


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MORI, MARTA
URN
etd-09212016-215953
Titolo
Trasportatore GLUT-1: ruolo biologico e prospettive farmacologiche nel tumore pancreatico.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
Parole chiave
  • GLUT-1
  • warburg effect
  • epidemiologia
Data inizio appello
13/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tumore al pancreas rappresenta la quarta più comune causa di morte dovuta a neoplasia a livello mondiale ed in Italia è responsabile del 6% dei decessi.
La prognosi infausta è essenzialmente dipendente dalle dimensioni del tumore e dalla possibilità di intervento chirurgico, correlata, a sua volta, allo stadio del tumore.
In generale quindi, per i pazienti colpiti da cancro pancreatico la sopravvivenza a 1, 3, 5 anni è pari al 16, 5 e 4%, rispettivamente.
La chirurgia rappresenta, ad oggi, l’unico trattamento potenzialmente curativo, nonostante dai dati epidemiologici si evinca che solo il 20% dei pazienti con neoplasia pancreatica siano idonei alla resezione chirurgica radicale, a seguito della valutazione di fattori quali la localizzazione, le dimensioni e la stadiazione della massa tumorale.
Attualmente, per migliorare il tasso di sopravvivenza e le chances di cura, nonché le qualità della vita e la palliazione dei sintomi, è dispensata ai pazienti una terapia sistemica adiuvante (chemioterapia e/o chemioradiazione) dopo il trattamento chirurgico.
In alcuni casi, chemioterapia e/o chemioradiazione possono essere somministrate prima della chirurgia (terapia neoadiuvante) al fine di migliorare la probabilità di margini tumorali liberi da resezione e prevenire la formazione di micrometastasi postoperatorie e recidive, in caso di tumore resecabile o borderline, e per tentare di ridurre le dimensioni della massa tumorale, rendendola resecabile, in caso di malattia localmente avanzata, incrementando così il tasso di interventi chirurgici radicali.
Complessivamente, l’intervento chemioradioterapico ha portato ad un incremento della sopravvivenza globale, ma con risultati ancora non del tutto soddisfacenti, tanto da stimolare la ricerca per un nuovo approccio terapeutico che potrebbe portare maggiori benefici nel trattamento di una così aggressiva neoplasia.
Di recente, è stata evidenziata una elevata espressione del trasportatore del glucosio GLUT nel tumore al pancreas, oltre ad una presenza già consolidata in numerosi altri tipi di neoplasia.
La presenza di alte concentrazioni di proteina, e il conseguente aumento di consumo di glucosio ad essa collegato, sono direttamente collegate con un aumento dell’attività proliferativa delle cellule maligne e dell’aggressività tumorale.
Sono quindi oggetti di studio il ruolo del trasportatore GLUT nello sviluppo della neoplasia e la correlazione tra la sua sovraespressione nella massa tumorale e la sua aggressività e infausta prognosi.
Determinare la relazione tra i due fattori potrebbe gettare le basi per la sintesi di farmaci diretti contro il trasportatore GLUT stesso con esiti particolarmente negativi sulle cellule maligne.
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