logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09212014-144343


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CANNAVACCIUOLO, CRISTINA
URN
etd-09212014-144343
Titolo
Intercettazioni illegali e procedura di distruzione.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bonini, Valentina
Parole chiave
  • art. 240 c.p.p.
  • distruzione
  • intercettazioni illegali
Data inizio appello
10/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il diritto processuale penale non conosce alcuna definizione di intercettazione illegale, tuttavia a seguito di interventi legislativi quali il decreto legge 259/2006 e la successiva legge di conversione n. 281/2006, è stata introdotta una disciplina confluita nell'attuale art. 240 c.p.p..La norma oltre ad occuparsi dei documenti anonimi, prevede la procedura di distruzione a fronte di intercettazioni effettuate in violazione di legge o senza il rispetto dei presupposti per la loro creazione. La distruzione viene disposta su iniziativa del pubblico ministero ed è autorizzata dal giudice per le indagini preliminari, il quale dispone un'udienza camerale, priva di attività istruttoria, con la partecipazione facoltativa dei difensori delle parti. Il mio elaborato pone l'attenzione sulle conseguenze generate dalla procedura di distruzione che si riverberano nella sfera processuale delle parti,tra la quali la perdita irrimediabile di una prova. Viene presa in esame anche la sentenza della Corte costituzionale n. 173/2009, in quanto quest'ultima ha avuto modo di intervenire, nell'ottica di un bilanciamento di interessi, favorendo l'equilibrio dei diritti coinvolti nella procedura. L'analisi critica svolta nel mio lavoro si incentra sul coinvolgimento dei diritti della parti, in particolare il diritto di difesa ed il principio del contraddittorio, all'interno di un procedimento incidentale che stempera il rischio di fughe di notizie a seguito di intercettazioni, favorendo il diritto alla riservatezza, lasciando in secondo piano i diritti processuali costituzionalmente garantiti.
File