Tesi etd-09212011-172041 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LOCONTE, ELEONORA
URN
etd-09212011-172041
Titolo
Ipotiroidismo congenito da difetti della organificazione dello iodio
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Tonacchera, Massimo
Parole chiave
- ipotiroidismo congenito
- tireoglobulina
- tireoperossidasi
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’ipotiroidismo congenito è una sindrome clinica caratterizzata da un deficit degli ormoni tiroidei presente alla nascita. Si stima che nelle regioni ad adeguato apporto iodico la sua incidenza sia di circa 1:3000-4000 nati vivi. Questo rapporto rende di fatto l’ipotiroidismo congenito l’endocrinopatia più frequente dell’infanzia ed una delle cause prevenibili di ritardo mentale più comuni. Si può identificare una forma transitoria, identificata alla nascita e che va incontro a completa risoluzione nei primi mesi/anni di vita, ed una forma permanente, che come tale richiederà una terapia sostitutiva a vita.
L’ipotiroidismo congenito permanente è dovuto a un quadro di disgenesia tiroidea nell’85% dei casi; il restante 10-15% è legato alla disormonogenesi, cioè l’alterazione della sintesi ormonale tiroidea.
Una diagnosi ed un trattamento tempestivo permettono di prevenire le alterazioni dello sviluppo neuropsicofisico causate dall’assenza degli ormoni tiroidei nei bambini affetti, dato che da questi dipende lo sviluppo del sistema nervoso centrale, sia in epoca fetale sia nei primi anni di vita.
Lo scopo di questo studio è quello di identificare le anomalie genetiche in 6 pazienti individuati all’interno di un gruppo di 32 bambini affetti da ipotiroidismo congenito o da ipotiroidismo giovanile con tiroide in sede. Il gruppo dei nostri 6 pazienti è composto da 2 bambine (# 1,2), sorelle, che presentano un test al perclorato negativo ed una TG sierica indosabile e da 4 bambini (# 3,4,5,6) con un test al perclorato fortemente positivo, dato che indica un difetto totale della organificazione dello iodio (TIOD). Nelle due pazienti con la TG sierica indosabile è stato sequenziato il gene della TG mentre nei 4 pazienti con il test al perclorato positivo è stato sequenziato il gene della TPO.
L’analisi di tali geni ha evidenziato: una mutazione inattivante (R768X) espressa in omozigosi, mai descritta in letteratura, a carico del gene della TG e causa del difetto della sintesi della glicoproteina nelle pazienti # 1 e 2; una nuova mutazione (E746X) ed una già descritta in letteratura (907X) a carico del gene della TPO, espresse in eterozigosi composta, responsabili del quadro di TIOD nel paziente # 3; una nuova mutazione (T561M) a carico del gene della TPO, espressa in omozigosi, responsabile del quadro di TIOD nella paziente # 6. Nelle pazienti # 4 e 5, che presentavano una TIOD, non è stata identificata alcuna mutazione a carico del gene della TPO; si è proceduto pertanto a sequenziare il promotore del gene della TPO ed il gene DUOX2 senza tuttavia identificare alcuna anomalia. E’ verosimile che queste pazienti siano portatrici, a livello di una sequenza intronica, di alterazioni che interferiscono con il normale meccanismo di splicing dell’mRNA, con la conseguente sintesi di una proteina troncata.
L’ipotiroidismo congenito permanente è dovuto a un quadro di disgenesia tiroidea nell’85% dei casi; il restante 10-15% è legato alla disormonogenesi, cioè l’alterazione della sintesi ormonale tiroidea.
Una diagnosi ed un trattamento tempestivo permettono di prevenire le alterazioni dello sviluppo neuropsicofisico causate dall’assenza degli ormoni tiroidei nei bambini affetti, dato che da questi dipende lo sviluppo del sistema nervoso centrale, sia in epoca fetale sia nei primi anni di vita.
Lo scopo di questo studio è quello di identificare le anomalie genetiche in 6 pazienti individuati all’interno di un gruppo di 32 bambini affetti da ipotiroidismo congenito o da ipotiroidismo giovanile con tiroide in sede. Il gruppo dei nostri 6 pazienti è composto da 2 bambine (# 1,2), sorelle, che presentano un test al perclorato negativo ed una TG sierica indosabile e da 4 bambini (# 3,4,5,6) con un test al perclorato fortemente positivo, dato che indica un difetto totale della organificazione dello iodio (TIOD). Nelle due pazienti con la TG sierica indosabile è stato sequenziato il gene della TG mentre nei 4 pazienti con il test al perclorato positivo è stato sequenziato il gene della TPO.
L’analisi di tali geni ha evidenziato: una mutazione inattivante (R768X) espressa in omozigosi, mai descritta in letteratura, a carico del gene della TG e causa del difetto della sintesi della glicoproteina nelle pazienti # 1 e 2; una nuova mutazione (E746X) ed una già descritta in letteratura (907X) a carico del gene della TPO, espresse in eterozigosi composta, responsabili del quadro di TIOD nel paziente # 3; una nuova mutazione (T561M) a carico del gene della TPO, espressa in omozigosi, responsabile del quadro di TIOD nella paziente # 6. Nelle pazienti # 4 e 5, che presentavano una TIOD, non è stata identificata alcuna mutazione a carico del gene della TPO; si è proceduto pertanto a sequenziare il promotore del gene della TPO ed il gene DUOX2 senza tuttavia identificare alcuna anomalia. E’ verosimile che queste pazienti siano portatrici, a livello di una sequenza intronica, di alterazioni che interferiscono con il normale meccanismo di splicing dell’mRNA, con la conseguente sintesi di una proteina troncata.
File
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TESIFINALE.pdf | 888.54 Kb |
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