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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09202021-003015


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
D'IPPOLITO, PIER PAOLO
URN
etd-09202021-003015
Titolo
Algoritmi di consenso su infrastruttura blockchain, smart contracts e finanza decentralizzata: un caso pratico.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Vannucci, Emanuele
Parole chiave
  • Binance
  • Bitcoin
  • blockchain
  • consenso
  • contract
  • criptovalute
  • crypto
  • decentralizzata
  • defi
  • Ethereum
  • finanza
  • hashing
  • impermanent
  • liquidity
  • loss
  • mining
  • pool
  • proof
  • slippage
  • smart
  • token
Data inizio appello
04/10/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La natura intrinseca dell’evoluzione finanziaria globale e, parimenti, la relativa integrazione della tecnologia world wide web, ha permesso all’utenza media mondiale di poter sperimentare, negli ultimi decenni, nuovi e facili canali di accesso ai prodotti finanziari. Tra i principali mercati ad essere intaccati dalla digitalizzazione figurano, senza dubbio, tipiche attività di raccolta del risparmio e di concessione del credito, oltre quelle inerenti consulenza e supporto agli investimenti finanziari, un tempo limitate alla sfera della tipica operatività bancaria. Con il termine Fintech, che deriva dalla sincrasi delle parole financial technology, ovvero tecnologia finanziaria, si è soliti, pertanto, definire le sempre più presenti imprese di servizi finanziari totalmente digitalizzate. Queste ultime, sfruttando i vantaggi della tecnologia, sono in grado di rappresentare un’alternativa più veloce, snella e accessibile rispetto a quelle che offrono servizi tradizionali, poggianti ancora su uno scambio di informazioni vis-à-vis che richiede, molte volte, la presenza fisica del cliente. Nell’ambito Fintech è inseribile un ampio numero di servizi finanziari, tanto che il colosso della consulenza Pwc ne ha individuato, nell’Osservatorio a esso dedicato, quasi sessanta diversi segmenti di specializzazione, divisi in dieci macrocategorie. Tra queste categorie rientrano Payment, Cybersecurity, InsurTech, Money Management, Lending, Wealth & Asset Management, Capital Market & Trading, RegTech e Crowdfunding.
Ogni categoria delinea un particolare ramo di attività, dai servizi di pagamento digitale (compresi i pagamenti in criptovalute, mercato in forte crescita e di cui faremo una disamina in questa tesi), ai servizi di controllo antifrode, di sicurezza web e crittografazione, fino a quelli di assicurazione, di gestione delle entrate ed uscite individuali, di prestiti tra privati o tra aziende, di raccolta di capitale e di gestione del patrimonio. Ogni possibile attività di natura finanziaria tradizionale, sta man mano trovando la sua controparte digitale. Per tale motivo, considerare il Fintech come settore a sé stante, rischia di minare l’interpretazione che si ha del mondo della finanza e dei relativi confini. Questo perché il Fintech è la fisiologica congiunzione di un settore ormai ben conosciuto, quello finanziario appunto, la cui continua innovazione tecnologica sta riscrivendo costantemente le variabili chiave dell’economia. Non è quindi irragionevole immaginare che in un futuro non molto lontano Fintech e finanza possano coincidere, dato l’incedere della digitalizzazione, e obbligare tutti i player globali ad innovare completamente i propri processi e la propria strategia aziendale, pena la perdita di significative quote di mercato.
Ad ogni buon modo, in questa sede, tratteremo uno degli ambiti dei pagamenti digitali orientando la disamina, in particolare, sul mondo innovativo delle criptovalute e delle relative infrastrutture che ne regolano la diffusione. Partendo dall’innovazione tecnologica, introdotta dall’adesione su larga scala alla prima blockchain, ci renderemo conto quanto questa tecnologia possa soppiantare un tipico registro contabile aziendale, innovando i processi di compravendita e spostando la validazione delle transazioni da un soggetto singolo ad una vera e propria rete formata da più soggetti, accomunati dallo stesso interesse condiviso. Vedremo poi quanto questi “registri distribuiti” possano differenziarsi e attuare meccanismi di validazione basati sul diverso consenso diffuso per ogni protocollo esaminato. Sarà poi il momento di esaminare il contributo di nuovi e innovativi strumenti finanziari, gli Smart Contracts, che faciliteranno le transazioni digitali sulla blockchain rendendo possibile la creazione di protocolli senza che due parti contrattuali debbano conoscersi o fidarsi l'una dell'altra. Il contributo di questi “contratti intelligenti” sarà poi determinante per definire il focus vero e proprio della tesi: l’affermazione di un nuovo tipo di contrattazione digitale, la cosiddetta finanza decentralizzata, un movimento che mira a creare un ecosistema di servizi finanziari open source, permissionless e trasparente, disponibile alla fruizione di chiunque, e che operi senza nessuna autorità centrale, basandosi solo sulla fiducia nelle capacità crittografiche del protocollo adottato. In ultimo, analizzeremo dal punto di vista matematico, le implicazioni pratiche di un investimento in uno dei protocolli più innovativi di finanza decentralizzata presenti sul mercato, cogliendo le specificità intrinseche dei rischi e dei vantaggi collegati a tale tipo di investimento.
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