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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09202018-170547


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MARINARI, MARTINA
URN
etd-09202018-170547
Titolo
La tutela penale del minore nell'era di Internet: lotta ai "cybercrime" a sfondo sessuale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Venafro, Emma
Parole chiave
  • minorenni
  • Internet
  • diritto penale
  • reati sessuali
  • cybercrime
  • tutela penale
Data inizio appello
08/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/10/2088
Riassunto
Questo lavoro si articola in tre capitoli, nel corso dei quali: viene svolta un’analisi preliminare circa la natura e le peculiari caratteristiche della rete e la sua influenza sul diritto, nonché circa i rischi che l’utilizzo della rete può comportare per gli utenti minori d’età, i quali diventano sempre più spesso vittime di reati di sfruttamento sessuale perpetrati sfruttando le nuove tecnologie; viene, poi, fornito un quadro della normativa e delle iniziative adottate a livello internazionale e comunitario per promuovere la tutela dei fanciulli come soggetti con esigenze peculiari e diverse rispetto a quelle degli adulti, contro ogni forma di abuso e sfruttamento sessuale anche via Internet, nonché un esame approfondito delle scelte politico-criminali operate dal legislatore italiano in riferimento alla problematica della tutela dei minori dallo sfruttamento sessuale con le Leggi 269/1998, 38/2006 e 172/2012 (focus sulle norme di cui agli artt. 600-bis e seguenti introdotte dalle leggi sopra citate nel corpo del codice penale, tra i delitti contro la personalità individuale); viene offerta, infine, una panoramica dei vari mezzi di prevenzione e contrasto sul campo previsti dal legislatore, dando spazio di indagine anche al significativo ruolo delle associazioni della società civile da anni attive nella lotta contro i crimini perpetrati in danno dei minori (Save the Children, Telefono Azzurro ecc.), come pure al delicato tema della responsabilità penale dell’Internet Service Provider e del ruolo che esso possa ricoprire, proprio in chiave di potenziale collaboratore nella repressione dei reati online. Lo studio si conclude con uno “zoom” dedicato al trattamento terapeutico in carcere del sexual offender e ai possibili benefici che l’applicazione dello stesso potrebbe portare nell’ottica della riduzione della recidiva.
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