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Thesis etd-09192019-183914


Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
NATALI, RACHELE
URN
etd-09192019-183914
Thesis title
Il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi
Department
GIURISPRUDENZA
Course of study
GIURISPRUDENZA
Supervisors
relatore Prof.ssa Sirsi, Eleonora
Keywords
  • sviluppo sostenibile
  • Europa
  • Green Public Procurement (GPP)
  • Criteri Ambientali Minimi
  • contrattualistica pubblica
  • Appalti Verdi
Graduation session start date
07/10/2019
Availability
Withheld
Release date
07/10/2089
Summary
Con l’espressione “cromatica” Appalti Verdi o Green Public Procurement (GPP) è indicato l’insieme degli strumenti giuridici volti a promuovere la graduale integrazione degli interessi ambientali nella disciplina legislativa dei contratti pubblici.
In Europa, la spesa sostenuta dagli enti pubblici per l’acquisto di beni e di servizi è pari a circa 2.200 miliardi di euro, ossia l’equivalente del 19-20% del PIL dell’intera Unione Europea.
Le pubbliche amministrazioni posseggono un enorme potere di acquisto e, in ragione di ciò, quando agiscono come stazioni appaltanti sono chiamate ad assumersi la responsabilità di fungere da traino nel processo di gestione ecologica e nell’orientamento dei consumi verso prodotti più verdi.
Il tema del Green Public Procurement si inserisce in quello più ampio dello sviluppo sostenibile, pertanto, nel I capitolo del presente elaborato, sarà esaminata l’evoluzione della coscienza ambientale globale che ha portato all’affermazione di tale principio, ormai cuore pulsante delle politiche green intraprese dall’Unione Europea.
Verranno poi ripercorsi i primi passi compiuti dal Legislatore comunitario nella regolamentazione del GPP, dalle sentenze della Corte di Giustizia alle prime disposizioni verdi contenute nelle direttive 2004/18/CE e 2004/17/CE in materia di appalti, fino al recepimento di tali fonti normative all’interno dell’ordinamento italiano e all’approvazione del Piano di Azione Nazionale per il Green Public Procurement.
Nel II capitolo l’attenzione sarà rivolta all’ evoluzione del dibattito comunitario che ha portato all’emanazione delle nuove direttive del 2014 in materia di appalti e concessioni, attualmente in vigore nel nostro ordinamento e recepite attraverso il d.lgs. n.50/2016 contenente il nuovo Codice dei contratti pubblici.
In particolare, saranno esaminate le disposizioni del d.lgs. 50/2016 che si sono “colorate di verde” e che hanno reso obbligatoria l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) al settore dei contratti pubblici.
Il III e ultimo capitolo si soffermerà sull’analisi dei C.A.M. e valuterà il loro stato di attuazione sul territorio nazionale. Si svolgerà un approfondimento sul D.M. 25 luglio 2011, recante i Criteri Ambientali Minimi per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari.
L’elaborato si concluderà con l’analisi di una sentenza, emanata dal TAR Campania e impugnata dinanzi al Consiglio di Stato, avente ad oggetto la richiesta di annullamento di un bando di gara relativo all’appalto del servizio di mantenimento dei detenuti e internati attraverso l’approvvigionamento di derrate alimentari, derivanti da processi di produzione a ridotto impatto ambientale (secondo quanto stabilito dai Criteri Ambientali Minimi), utilizzate per il confezionamento di pasti per gli Istituti penitenziari e annesso servizio di sopravvitto.
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