Tesi etd-09192019-172146 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIANCHINI, BEATRICE
URN
etd-09192019-172146
Titolo
Best practices overview of a dry port model - A technical analysis of instances in Italy and in The Netherlands
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE INFRASTRUTTURE CIVILI E DELL'AMBIENTE
Relatori
relatore Prof. Pratelli, Antonio
relatore Prof. Lupi, Marino
relatore Prof. Van Duin, Ron
relatore Prof. Marigo, Danilo
relatore Prof. Lupi, Marino
relatore Prof. Van Duin, Ron
relatore Prof. Marigo, Danilo
Parole chiave
- dry port
- inland transport
- logistic
Data inizio appello
07/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2089
Riassunto
La ricerca presenta un approfondito studio bibliografico sui concetti principali e sulle migliori pratiche relative ai dry ports ed è stato pensato con l'obiettivo di studiare quale sia la situazione del mondo e dell'Europa in termini di trasporto intermodale, porti e porti interni e quindi indagare sugli strumenti di gestione dei porti che le autorità hanno a disposizione.
Pertanto, il primo passo di questa ricerca si è concentrato sulla descrizione della definizione di porto secco con un'indagine sulla letteratura, supportata dallo studio della situazione globale. Successivamente, questa definizione è stata tradotta per definire un modello sostenibile di dry port. Per comprendere la situazione attuale, l'attenzione è focalizzata su due realtà particolari, i Paesi Bassi e l'Italia, analizzando le varie interconnessioni e infrastrutture presenti lungo la catena del flusso del traffico.
In primo luogo, è stato necessario analizzare le principali funzioni del terminal, ciò è stato possibile grazie a interviste dettagliate, correlate alle visite del porto interno selezionato; quindi, sono state identificate le attività più importanti, in relazione alle risposte alle interviste.
Sono stati quindi studiati il miglioramento, le tecnologie innovative e le possibili soluzioni che possono essere realizzate tra i diversi modi di trasporto (porti, porti interni, terminali terrestri).
In questo lavoro vengono analizzati i due sistemi, definendo i punti di forza e di debolezza relativi alle infrastrutture, alle strutture esistenti (come magazzini e uffici vari), nonché l'organizzazione interna dei cantieri, i tipi di merci importate ed esportate, metodi di trasporto e relativi tempi e costi.
Allo stesso tempo, vengono analizzate anche le vulnerabilità dovute a problemi di congestione, problemi climatici e attacchi informatici e vengono valutate la resilienza e la sostenibilità dell'intero sistema.
Le due realtà sono indubbiamente diverse, ciò è dovuto anche alla morfologia del territorio e alle risorse disponibili (si pensi al trasporto per vie navigabili interne, un punto saliente per il nord Europa ma praticamente assente in Italia), quindi diventa particolarmente interessante studiarli in parallelo, con l'obiettivo di elaborare una guida a buone strategie e pratiche, volte ad aumentare le prestazioni e l'efficienza di questi sistemi.
Inoltre, è presente un questionario di valutazione, le risposte dell'analisi dei casi sono riportate in forma aggregata. Pertanto, è stata studiata una serie di indicatori portuali allo stesso tempo opportunità specifiche, flessibilità d'impatto per lo sviluppo.
Infine, grazie a tutti gli indicatori di porta e alle risposte alle interviste, è stato sviluppato e descritto in dettaglio un modello di dry port.
Pertanto, il primo passo di questa ricerca si è concentrato sulla descrizione della definizione di porto secco con un'indagine sulla letteratura, supportata dallo studio della situazione globale. Successivamente, questa definizione è stata tradotta per definire un modello sostenibile di dry port. Per comprendere la situazione attuale, l'attenzione è focalizzata su due realtà particolari, i Paesi Bassi e l'Italia, analizzando le varie interconnessioni e infrastrutture presenti lungo la catena del flusso del traffico.
In primo luogo, è stato necessario analizzare le principali funzioni del terminal, ciò è stato possibile grazie a interviste dettagliate, correlate alle visite del porto interno selezionato; quindi, sono state identificate le attività più importanti, in relazione alle risposte alle interviste.
Sono stati quindi studiati il miglioramento, le tecnologie innovative e le possibili soluzioni che possono essere realizzate tra i diversi modi di trasporto (porti, porti interni, terminali terrestri).
In questo lavoro vengono analizzati i due sistemi, definendo i punti di forza e di debolezza relativi alle infrastrutture, alle strutture esistenti (come magazzini e uffici vari), nonché l'organizzazione interna dei cantieri, i tipi di merci importate ed esportate, metodi di trasporto e relativi tempi e costi.
Allo stesso tempo, vengono analizzate anche le vulnerabilità dovute a problemi di congestione, problemi climatici e attacchi informatici e vengono valutate la resilienza e la sostenibilità dell'intero sistema.
Le due realtà sono indubbiamente diverse, ciò è dovuto anche alla morfologia del territorio e alle risorse disponibili (si pensi al trasporto per vie navigabili interne, un punto saliente per il nord Europa ma praticamente assente in Italia), quindi diventa particolarmente interessante studiarli in parallelo, con l'obiettivo di elaborare una guida a buone strategie e pratiche, volte ad aumentare le prestazioni e l'efficienza di questi sistemi.
Inoltre, è presente un questionario di valutazione, le risposte dell'analisi dei casi sono riportate in forma aggregata. Pertanto, è stata studiata una serie di indicatori portuali allo stesso tempo opportunità specifiche, flessibilità d'impatto per lo sviluppo.
Infine, grazie a tutti gli indicatori di porta e alle risposte alle interviste, è stato sviluppato e descritto in dettaglio un modello di dry port.
File
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