Tesi etd-09192014-123708 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PANNILUNGHI, BARBARA
URN
etd-09192014-123708
Titolo
Metamorfosi del contesto pisano: l'Arena Garibaldi, nuovo modello sociale
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Pierini, Roberto
correlatore Arch. Guerrazzi, Marco
correlatore M. d'A. Martini, Andrea
relatore Prof. Taddei, Domenico
correlatore Arch. Guerrazzi, Marco
correlatore M. d'A. Martini, Andrea
relatore Prof. Taddei, Domenico
Parole chiave
- Arena
- Garibaldi
- Pisa
Data inizio appello
09/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il concept della tesi è basato sulla volontà di recuperare una presenza storica che ha contraddistinto la vita sociale dei pisani degli ultimi due secoli: l'Arena Garibaldi.
Lo Stadio Romeo Anconetani è il secondo stadio più antico d'Italia (1919) tra quelli funzionanti, secondo solo al Luigi Ferraris di Genova (1911). Non solo per gli sportivi, ma per tutti i cittadini pisani, giovani e non, è un simbolo della storia di Pisa, un luogo della memoria, un frammento di pisanità. L'Arena è diventata un valore iconico e morfologico, un segno ellittico distinguibile e intrinseco nella maglia urbana.
Nonostante ciò, la funzione di Stadio calcistico dell'Arena oggi risulta in netto contrasto con le esigenze prettamente residenziali del quartiere di Porta a Lucca, cresciuto progressivamente intorno ad essa secondo una maglia sempre più serrata di costruzioni che ha portato alla completa saturazione del comparto. L'utilizzo attuale, infatti, comporta un congestionamento del sistema viario in accesso ed in uscita al comparto di Porta a Lucca ed una invasione totale di tutti gli spazi residenziali urbani. La risoluzione di questa problematica può avvenire solamente tramite il trasferimento dello Stadio in un ambito periferico nel quale sarà possibile adempiere alle necessità correlate alla funzione in merito di infrastrutture e sicurezza. Contestualmente l'Arena Garibaldi dovrà assumere una nuova veste all'interno della città.
Il progetto nasce quindi dall'esigenza di reinserire l'Arena Garibaldi all'interno del circuito cittadino trasformandolo in un polo attrattivo com'era stato fin dai tempi in cui vi sorgeva il Teatro Diurno - Arena Federighi. Questo obiettivo sarà reso possibile dalla creazione di un parco urbano, data anche la carenza di aree verdi, ma allo stesso tempo attraverso l'integrazione del parco con inserimenti residenziali, data la vocazione del quartiere. L'intima connessione del residenziale con il parco urbano farà sì che quest'ultimo venga presidiato onde prevenire il suo progressivo degrado.
La pianificazione residenziale ha voluto ricreare anche in quest'area la mescolanza culturale e generazionale già esistente e peculiare della città di Pisa. Questo concetto ha portato alla generazione di una varietà di unità abitative sia per modalità di accesso e affaccio che per dimensione e tipologia di destinatario. Alle nuove unità abitative sono state accostate dotazioni di servizio definite sulla base dell'analisi delle funzioni di servizio carenti nel comparto e delle possibili necessità della popolazione residente.
Nel recuperare questo manufatto con 200 anni di storia, si è voluto compiere un passo ulteriore prefiggendoci l'obiettivo, oltre che di mantenere l'impianto planivolumetrico attuale, di rivitalizzare e rigenerare la struttura portante conservando intatta la sua forma e la sua anima. Infatti l'idea centrale di questo intervento consiste nella particolare integrazione tra la nuova funzione e la testimonianza dell'Arena. Apportando dei tagli nella struttura delle gradinate sarà possibile creare spazi consoni all'inserimento di moduli abitativi prefabbricati in XLAM tra un portale e l'altro. Quale segno di completamento e raccordo del complesso residenziale, anello di congiunzione tra la precedente e la nuova funzione, sarà posto un percorso ellissoidale panoramico che permetterà ai cittadini di godersi dall'alto uno scorcio suggestivo della città.
Lo Stadio Romeo Anconetani è il secondo stadio più antico d'Italia (1919) tra quelli funzionanti, secondo solo al Luigi Ferraris di Genova (1911). Non solo per gli sportivi, ma per tutti i cittadini pisani, giovani e non, è un simbolo della storia di Pisa, un luogo della memoria, un frammento di pisanità. L'Arena è diventata un valore iconico e morfologico, un segno ellittico distinguibile e intrinseco nella maglia urbana.
Nonostante ciò, la funzione di Stadio calcistico dell'Arena oggi risulta in netto contrasto con le esigenze prettamente residenziali del quartiere di Porta a Lucca, cresciuto progressivamente intorno ad essa secondo una maglia sempre più serrata di costruzioni che ha portato alla completa saturazione del comparto. L'utilizzo attuale, infatti, comporta un congestionamento del sistema viario in accesso ed in uscita al comparto di Porta a Lucca ed una invasione totale di tutti gli spazi residenziali urbani. La risoluzione di questa problematica può avvenire solamente tramite il trasferimento dello Stadio in un ambito periferico nel quale sarà possibile adempiere alle necessità correlate alla funzione in merito di infrastrutture e sicurezza. Contestualmente l'Arena Garibaldi dovrà assumere una nuova veste all'interno della città.
Il progetto nasce quindi dall'esigenza di reinserire l'Arena Garibaldi all'interno del circuito cittadino trasformandolo in un polo attrattivo com'era stato fin dai tempi in cui vi sorgeva il Teatro Diurno - Arena Federighi. Questo obiettivo sarà reso possibile dalla creazione di un parco urbano, data anche la carenza di aree verdi, ma allo stesso tempo attraverso l'integrazione del parco con inserimenti residenziali, data la vocazione del quartiere. L'intima connessione del residenziale con il parco urbano farà sì che quest'ultimo venga presidiato onde prevenire il suo progressivo degrado.
La pianificazione residenziale ha voluto ricreare anche in quest'area la mescolanza culturale e generazionale già esistente e peculiare della città di Pisa. Questo concetto ha portato alla generazione di una varietà di unità abitative sia per modalità di accesso e affaccio che per dimensione e tipologia di destinatario. Alle nuove unità abitative sono state accostate dotazioni di servizio definite sulla base dell'analisi delle funzioni di servizio carenti nel comparto e delle possibili necessità della popolazione residente.
Nel recuperare questo manufatto con 200 anni di storia, si è voluto compiere un passo ulteriore prefiggendoci l'obiettivo, oltre che di mantenere l'impianto planivolumetrico attuale, di rivitalizzare e rigenerare la struttura portante conservando intatta la sua forma e la sua anima. Infatti l'idea centrale di questo intervento consiste nella particolare integrazione tra la nuova funzione e la testimonianza dell'Arena. Apportando dei tagli nella struttura delle gradinate sarà possibile creare spazi consoni all'inserimento di moduli abitativi prefabbricati in XLAM tra un portale e l'altro. Quale segno di completamento e raccordo del complesso residenziale, anello di congiunzione tra la precedente e la nuova funzione, sarà posto un percorso ellissoidale panoramico che permetterà ai cittadini di godersi dall'alto uno scorcio suggestivo della città.
File
Nome file | Dimensione |
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01_Luogo.pdf | 20.37 Mb |
02_Storia.pdf | 12.53 Mb |
03_Strum...stici.pdf | 20.76 Mb |
04_Informazione.pdf | 22.64 Mb |
05_Informazione.pdf | 20.82 Mb |
06_Stato...fatto.pdf | 6.09 Mb |
07_Strat...porre.pdf | 9.37 Mb |
08_Piante_500.pdf | 17.98 Mb |
09_Piante_500.pdf | 14.87 Mb |
10_Parch...toria.pdf | 9.14 Mb |
11_Tipologie.pdf | 5.22 Mb |
12_Piante_100.pdf | 19.86 Mb |
13_Piante_100.pdf | 14.41 Mb |
14_Prospetti_100.pdf | 10.54 Mb |
15_Piant...niche.pdf | 4.39 Mb |
16_Parti...ttivi.pdf | 9.86 Mb |
17_Siste...verde.pdf | 16.51 Mb |
18__Rend...dello.pdf | 13.49 Mb |
Tesi_Are...baldi.pdf | 27.12 Mb |
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