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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09192014-004054


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALAFIORE, ILENIA MARIA
URN
etd-09192014-004054
Titolo
Spunti per uno studio sulla politica della Federazione Russa nell'area del Mar Nero 1991-2013
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Vernassa, Maurizio
Parole chiave
  • Transnistria
  • crisi del gas
  • Armenia
  • Mar Nero
  • Crisi Ucraina
  • Crimea
  • Unione Europea
  • Federazione Russa
  • Azerbaijan
  • Ucraina
  • Turchia
  • Georgia
  • Nagorno-Karabakh
  • Caucaso
  • Abkhazia
  • Ossezia
Data inizio appello
20/10/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi tratta dell'insieme delle politiche adottate dalla Federazione Russa verso il bacino del Mar Nero, in particolare verso gli stati di Armenia, Azerbaijan, Georgia, Turchia e Ucraina.

Preliminarmente si affrontano le ragioni della dissoluzione sovietica ed il successivo periodo di transizione che ha condotto alla formazione dei nuovi stati indipendenti. In particolare, si esaminano la storia della Federazione russa, dal tracollo finanziario fino alla salita al potere di Vladimir Putin, e quello degli stati presi in esame nel complesso periodo che va dalla dichiarazione d'indipendenza fino ai giorni nostri.

La conflittualità presente nell'area presa in esame viene analizzata attraverso l'indagine sullo scontro per il Nagorno-Karabach, sulla Georgia e sull'Ucraina.
La contesa per il territorio del Nagorno-Karabach tra Armenia ed Azerbaijan è gravido di conseguenze non solamente per i due paesi coinvolti ma per l'inserimento di Russia e Turchia come sostenitori delle due fazioni; la Georgia viene esaminata attraverso i numerosi conflitti interni ed esteri, ossia il conflitto per l'indipendenza di Abkhazia ed Ossezia del Sud, la rivoluzione delle Rose di Saakashvili e la guerra lampo del 2008 con la Russia; infine, l'Ucraina: la storia del paese viene osservata a partire dalla dichiarazione di indipendenza fino alla spinosa questione attuale, toccando i temi della rivoluzione arancione e del separatismo della Crimea.
Contestualmente vengono sottolineate le diverse linee di condotta dei governi dei paesi in analisi sottolineando le differenze fra coloro che hanno scelto di rimanere più vicini alle posizioni del Cremlino e coloro che se ne sono allontanati, includendo il tema dell'alleanza ucraino-georgiana.

Particolare spazio trova la questione energetica: con riferimento a oleodotti e gasdotti, si delinea la complessa rete di alleanze e conflittualità fra Mosca ed alcuni degli stati del Mar Nero, ossia l'Ucraina, l'Azerbaijan e la Turchia. Analizzando le cosidette «crisi del gas» occorse fra Mosca e Kiev, vengono affrontate altresì le crisi che hanno coinvolto la Bielorussia. In margine alla collaborazione di Turchia e Russia, viene trattato anche il tema dell'energia nucleare, progetto che unisce i due governi e ne rinsalda l'alleanza.

Infine si affronta il tema dell'espansione della religione islamica e della minaccia del terrorismo. La questione viene dapprima affrontata in ottica interna, attraverso una breve analisi dei conflitti presenti nel Caucaso Settentrionale, delle ripercussioni sulla confinante Georgia e della legislazione anti-terrorismo adottata dal 1998 in Russia e le sue evoluzioni; in secondo luogo si procede con l'inserimento della Russia nel più ampio contesto internazionale, affrontando il tema della Primavera Araba e del conflitto siriano, ponendo una particolare attenzione dei legami fra il mondo islamico russo e quello turco. Viene brevemente esposto il quesito sull'applicabilità del modello turco di un islam moderno e moderato. Infine si espongono le alleanze nel campo della sicurezza fra Mosca ed Ankara.
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