Tesi etd-09192013-144542 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ZANINI, MATTEO
URN
etd-09192013-144542
Titolo
Valutazione di stabilita degli alberi ornamentali: studio di due casi
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Lorenzini, Giacomo
correlatore Dott. Remorini, Damiano
correlatore Dott. Remorini, Damiano
Parole chiave
- arbotom
- corpi estranei
- parco avventura
- piazza xx settembre
- picus
- sonica
- tomografia
- valutazione di stabilità
- viale delle piagge
- visual tree assessment
- vta
Data inizio appello
07/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo dell’elaborato è quello di presentare le moderne metodiche di valutazione della stabilità degli alberi, riportando i risultati di una campagna di monitoraggio relativa a numerosi esemplari adulti di un parco acrobatico sospeso dell’Italia Centrale; infine, sono descritti alcuni insoliti casi relativi alla presenza di corpi estranei nel tronco.
La principale tecnica, attualmente riconosciuta, è quella ideata da Claus Mattheck, che si basa sull’osservazione sistematica dei sintomi presenti sulle piante e prende il nome di Visual Tree Assessment (in seguito denominata VTA).
È stato effettuato lo studio, secondo le classi di propensione al cedimento (CPC), di 75 esemplari, per lo più appartenenti ai generi Quercus, Cedrus, Robinia. Di questi, il 24% risulta essere in classe B, il 62% in classe C, e il restante 14% in classe C/D. Nella valutazione si è considerata la consistenza del substrato, soggetto a forte erosione idrogeologica, che pertanto compromette l’ancoraggio radicale. È stata, quindi, segnalata la necessita di un continuo ed accurato controllo degli alberi dal punto di vista fitostatico e di provvedere, possibilmente con opere di ingegneria naturalistica, al contenimento dell’erosione del sito al fine di ristabilire la sicurezza degli esemplari. Importanti non-conformità sono state riscontrate anche in relazione a carenze nella manutenzione dei manufatti di servizio (piattaforme, funi), che spesso hanno causato traumi al tronco.
Infine, sono riportati alcuni studi con tomografia sonica di esemplari arborei aventi al loro interno corpi estranei (lastre di metallo e mattoni), comparati con i risultati ottenuti in alcune indagini su oggetti sani o cariati. Negli alberi con corpi inclusi, il tomografo sonico evidenzia due risultati differenti: nel caso della presenza di struttura metallica all’interno del tronco, lo strumento visualizza la lamiera come fosse legno sano, ove l’onda sonora si diffonde a una velocità elevata (oltre 2000 m/s); nel caso del tronco contenente riempimento con mattoni e calce, a causa della presenza di spazi “vuoti” tra la struttura legnosa e quella in struttura artificiale, che non permettono alle onde sonore di propagarsi, la velocità è decisamente bassa (inferiore a 100 m/s) e l’immagine restituita sembra riconducibile a un albero completamente cavo. La comparazione tra le immagini dello studio tomografico dei diversi esemplari (sani, cariati, con metallo e con mattoni al loro interno) ha evidenziato anomalie dei risultati nelle piante con corpi inclusi. I valori e i grafici tomografici rivelano l’esistenza di dati non consoni, ma non palesano inequivocabilmente la presenza di oggetti diversi dal legno all’interno delle piante; pertanto per l’esecuzione di una corretta tomografia è sempre necessaria l’interpretazione di un professionista esperto.
La principale tecnica, attualmente riconosciuta, è quella ideata da Claus Mattheck, che si basa sull’osservazione sistematica dei sintomi presenti sulle piante e prende il nome di Visual Tree Assessment (in seguito denominata VTA).
È stato effettuato lo studio, secondo le classi di propensione al cedimento (CPC), di 75 esemplari, per lo più appartenenti ai generi Quercus, Cedrus, Robinia. Di questi, il 24% risulta essere in classe B, il 62% in classe C, e il restante 14% in classe C/D. Nella valutazione si è considerata la consistenza del substrato, soggetto a forte erosione idrogeologica, che pertanto compromette l’ancoraggio radicale. È stata, quindi, segnalata la necessita di un continuo ed accurato controllo degli alberi dal punto di vista fitostatico e di provvedere, possibilmente con opere di ingegneria naturalistica, al contenimento dell’erosione del sito al fine di ristabilire la sicurezza degli esemplari. Importanti non-conformità sono state riscontrate anche in relazione a carenze nella manutenzione dei manufatti di servizio (piattaforme, funi), che spesso hanno causato traumi al tronco.
Infine, sono riportati alcuni studi con tomografia sonica di esemplari arborei aventi al loro interno corpi estranei (lastre di metallo e mattoni), comparati con i risultati ottenuti in alcune indagini su oggetti sani o cariati. Negli alberi con corpi inclusi, il tomografo sonico evidenzia due risultati differenti: nel caso della presenza di struttura metallica all’interno del tronco, lo strumento visualizza la lamiera come fosse legno sano, ove l’onda sonora si diffonde a una velocità elevata (oltre 2000 m/s); nel caso del tronco contenente riempimento con mattoni e calce, a causa della presenza di spazi “vuoti” tra la struttura legnosa e quella in struttura artificiale, che non permettono alle onde sonore di propagarsi, la velocità è decisamente bassa (inferiore a 100 m/s) e l’immagine restituita sembra riconducibile a un albero completamente cavo. La comparazione tra le immagini dello studio tomografico dei diversi esemplari (sani, cariati, con metallo e con mattoni al loro interno) ha evidenziato anomalie dei risultati nelle piante con corpi inclusi. I valori e i grafici tomografici rivelano l’esistenza di dati non consoni, ma non palesano inequivocabilmente la presenza di oggetti diversi dal legno all’interno delle piante; pertanto per l’esecuzione di una corretta tomografia è sempre necessaria l’interpretazione di un professionista esperto.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Matteo_Z...tudio.pdf | 9.55 Mb |
Contatta l’autore |