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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09182023-132259


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BANDINI, MARTINA
URN
etd-09182023-132259
Titolo
Elaborazione di dati sismici 3D terrestri nel campo geotermico di FORGE
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
GEOFISICA DI ESPLORAZIONE E APPLICATA
Relatori
relatore Prof. Stucchi, Eusebio Maria
Parole chiave
  • sismica
  • 3D
  • acquisizione
  • elaborazione
  • geotermia
Data inizio appello
20/10/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2026
Riassunto
Per il progetto di questa tesi vengono elaborati dati di un’indagine sismica 3D terrestre, acquisita nel campo geotermico appartenente al laboratorio FORGE (Frontier Observatory for Research in Geothermal Energy) nello Utah. L’obbiettivo è ottenere un’immagine stack finale che presenti un buon rapporto segnale-rumore, dove è presente un riflettore di litologia granitica in cui è ubicato il reservoir, e porre in evidenza eventuali faglie o fratture. La prima parte del lavoro tratterà una panoramica generale sul sito di indagine e le modalità di acquisizione dei dati tridimensionali, analizzando la geometria particolare dello stendimento e i parametri di acquisizione adottati. L’area indagata ha un’estensione di circa 17 Km2, il numero di shot registrati è pari a 1114 e il numero di geofoni attivi per ogni punto sorgente è 1741. In questa acquisizione tutti i geofoni sono fissi, questo ha contribuito ad una distribuzione azimutale ampia a discapito di una copertura nominale dei CDP non uniforme.
I dati registrati presentano un basso rapporto segnale-rumore, a causa di onde superficiali e topografia irregolare, e questo ha portato a diverse difficoltà negli step di elaborazione, che hanno richiesto più fasi di filtraggio. L’analisi di velocità ha messo in ulteriore evidenza la problematica del dato, ossia il basso rapporto S/N. Il modello di velocità finale è stato aggiornato più volte, partendo da un modello a velocità costante fino a definire un modello di velocità, che evidenzia nello stack finale anche le altre riflessioni più superficiali presenti nella sezione.
Viene, infine, applicata una migrazione 3D in tempi in dominio pre-stack e post-stack. Tra i diversi algoritmi disponibili si è favorita una migrazione di Kirchhoff, in virtù della sua flessibilità e velocità di calcolo. La migrazione PSTM di Kirchhoff ha prodotto un’immagine del sottosuolo con un buon rapporto S/N e mostra un andamento del riflettore principale continuo, privo di fratture secondarie.
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