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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09182022-184347


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
STRAMBI, SILVIA
URN
etd-09182022-184347
Titolo
Tumori stromali gastrointestinali (GIST) operati in urgenza vs elezione: differenze cliniche, anatomo-patologiche ed oncologiche.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Chiarugi, Massimo
correlatore Dott. Tartaglia, Dario
Parole chiave
  • c-kit
  • gist
  • imatinib
  • pdgfra
  • tumori stromali
  • urgenza
Data inizio appello
07/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/10/2092
Riassunto
Il comportamento clinico-prognostico dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) assistiti in urgenza rispetto a quelli trattati in regime elettivo non è ancora chiaro. Poiché la chirurgia con assenza di residuo (R0) rappresenta il cardine del trattamento nella malattia localizzata, il chirurgo deve conoscere e attuare i principi oncologici peculiari del trattamento chirurgico dei GIST. Lo scopo dello studio è quello di verificare se, come ipotizzabile, la presentazione in urgenza possa essere associata ad una maggiore aggressività clinica e ad esiti a lungo termine sfavorevoli.

I pazienti operati per GIST presso la Chirurgia d’Urgenza Universitaria di Pisa tra il 2008 e il 2021 sono stati suddivisi in due gruppi in base al regime di trattamento: in urgenza o in elezione. Per ciascun paziente sono stati analizzati parametri di tipo anamnestico, clinico, diagnostico, chirurgico e di outcome post-operatorio. E’ stata inoltre eseguita l’analisi mutazionale a carico dei geni c-KIT e PDGFRA e ricostruita la prognosi oncologica.

Su 48 pazienti inclusi, 22 (46%) sono stati trattati in urgenza. Il GIST si è manifestato clinicamente nel 46% dei pazienti del gruppo elettivo. L’età media nel gruppo urgente era significativamente minore (p= 0,029). La resezione R0 è stata ottenuta in 46 pazienti (96%). In urgenza le lesioni hanno presentato dimensioni maggiori, anche se non significative (p= 0,096). Nei due gruppi, la distribuzione delle classi di rischio (p=0,815), della frequenza di mutazioni di c-KIT (p= 0,872), e di PDGFRA (p= 0,484) non hanno mostrato differenze significative. Il follow-up oncologico ha mostrato una sopravvivenza globale (OS) media maggiore per i pazienti trattati in urgenza (106 mesi vs 92 mesi nel gruppo elettivo), senza però raggiungere la significatività statistica (log-rank test, p=0,419). Le mutazioni dei geni c-KIT e PDGFRA sono risultate associate ad una sopravvivenza globale (OS) media simile, mentre nelle forme wild-type l’OS è risultata inferiore.

Dai risultati emerge come la presentazione clinica urgente nei GIST non rappresenti di per sé un fattore prognostico negativo. L’esordio in urgenza, non associandosi infatti a cambiamenti significativi nell’istologia e nel profilo molecolare, non sembra avere implicazioni sull’iter terapeutico
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