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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09182015-163616


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ANTONELLI, LAURA
URN
etd-09182015-163616
Titolo
Studio e sistemazione idraulica di un sottobacino minore del fiume Arno in località Noce nel comune di Vicopisano
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA IDRAULICA, DEI TRASPORTI E DEL TERRITORIO
Relatori
relatore Prof. Buffoni, Enzo
relatore Prof. Milano, Valerio
Parole chiave
  • laminazione piena
  • fiume Arno
  • Comune di Vicopisano
  • cateratte di sbocco
  • casse di espansione
  • analisi idrologica-idraulica
  • rischio idraulico
Data inizio appello
06/10/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/10/2085
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di svolgere un’analisi idrologico-idraulica dell’area della località Noce, nel comune di Vicopisano, in provincia di Pisa, con conseguente progettazione di interventi mirati alla riduzione e al superamento di criticità idrauliche.
I corsi d’acqua esaminati sono i seguenti:
- rio di Noce,
- rio Nocino,
- fosso Arnino.
In generale tale progetto nasce dalle necessità espresse dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno nel Piano Stralcio per la riduzione del rischio idraulico ( P.S.R.I.), vale a dire il contenimento del rischio idraulico nel bacino del fiume Arno per eventi di piena critici, del tipo di quelli maggiormente significativi verificatisi negli ultimi anni ( Novembre 1966, Ottobre 1992 e Gennaio 2014). A tal proposito è stato previsto il potenziamento della capacità di laminazione delle aree fluviali sia lungo l’Arno sia lungo i suoi affluenti attraverso la realizzazione di aree ad esondazione controllata destinate alla laminazione dell’onda di piena.
L’analisi del rischio idraulico è stata condotta attraverso una prima fase propedeutica di reperimento dei dati cartografici e meteorologici. E’ stata successivamente condotta una modellazione idrologica dell’intero bacino idrografico e quindi una modellazione idraulica del tratto terminale.
In primo luogo è stata valutata l’idrologia dei rii oggetto di studio al fine di individuare gli idrogrammi di piena che rappresentano gli scenari idrologici più critici per il tratto in esame, scenari che poi andranno a costituire il punto di partenza per la progettazione. Detti idrogrammi di piena, relativi a tempi di ritorno (Tr) di 30 e 200 anni, sono stati determinati mediante l’applicazione di procedure di trasformazione afflussi/deflussi con le modalità illustrate nel seguito.
In secondo luogo è stato implementato il modello idraulico allo stato attuale del tratto analizzato, a partire dalla campagna di rilievi effettuata nel 2010 dal Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi di Pisa, la quale è stata integrata con le variazioni morfologiche e strutturali degli ultimi anni. Le simulazioni idrauliche sono state valutate in moto permanente prima e in moto vario poi, con il software Hec-Ras, al fine di individuare le zone soggette a maggiore esondabilità e di definire conseguentemente gli interventi progettuali da effettuare.
In terza analisi è stato valutato lo stato di progetto: sono state delimitate le aree di invaso, definite le quote dei rilevati arginali, i volumi di scavo ed eventuali volumi di riporto, al fine di estrarre delle leggi di invaso che costituissero il dato progettuale di base per l’elaborazione idraulica allo stato di progetto. Infine, una volta implementato il modello idraulico allo stato di progetto e una volta definito l’idrogramma di piena di progetto, sono stati tarati i manufatti di cattura e di restituzione degli interventi proposti, per massimizzare la capacità di laminazione e l’efficienza degli interventi.
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