Tesi etd-09182013-094021 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BANTI, BEATRICE
URN
etd-09182013-094021
Titolo
I sistemi di costing nelle societa di consulenza:il caso C&A
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Giannetti, Riccardo
Parole chiave
- analitica
- consulenza
- contabilità
- società
Data inizio appello
10/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione 3
Capitolo 1: Le imprese di servizi 6
1.1. INTRODUZIONE 6
1.2. LO SFRUTTAMENTO DELLA CAPACITÀ 9
1.3. CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI 10
1.4. CARATTERISTICHE PECULIARI DELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 12
1.4.1. KNOWLEDGE INTENSITY 15
1.4.2. “NEBULOSA” DETERMINAZIONE DEL RISULTATO DEL SERVIZIO 15
1.4.3. CULTURA DELLA CONOSCENZA E PERFORMANCE DELLO SVILUPPO DEI SERVIZI KNOWLEDGE-INTENSIVE 19
1.4.4. ULTERIORI SVILUPPI DELLO STUDIO DI VON NORDENFLYCHT 20
1.5. LE AZIENDE DI CONSULENZA 21
1.6. OBIETTIVI DEL LAVORO 21
1.7. BIBLIOGRAFIA 22
Capitolo 2: Analisi e gestione dei costi nelle imprese di consulenza 24
1.8. GLI SCOPI DELL’INFORMAZIONE DI COSTO NELLE IMPRESE DI CONSULENZA 30
1.9. PROGETTARE IL SISTEMA DEI COSTI ALL’INTERNO DELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 32
1.9.1. STRUTTURA DEI COSTI NELLE IMPRESE DI SERVIZI 32
1.9.2. IL MODELLO DI COSTING SECONDO UNA TEORIA DI CONTINGENZA 33
1.10. LA SCELTA DEL MODELLO DI COSTING PER LE IMPRESE DI CONSULENZA: TEORIE E OPINIONI A CONFRONTO 35
1.10.1. DIRECT COSTING 36
1.10.2. FULL COSTING 37
1.10.3. IL CRITERIO CAUSALE E DI COPERTURA PER L’ATTRIBUZIONE DEI COSTI COMUNI 38
1.10.4. I CENTRI DI COSTO COME MODELLO DI ANALISI E CALCOLO DEI COSTI 41
1.10.5. L’ACTIVITY-BASED COSTING 42
1.11. CONFRONTO TRA ABC E CENTRI DI COSTO 45
1.11.1. IL SUPERAMENTO DEI MODELLI DI ACCOUNTING COME SOLUZIONI ALTERNATIVE: LA POSSIBILITÀ DI “IBRIDARE” ABC E CENTRI DI COSTO 48
1.12. COST ACCOUNTING NELLE IMPRESE DI SERVIZI 51
1.12.1. L’OGGETTO DI COSTO 55
1.12.2. I CENTRI DI COSTO COME ENTITÀ FISICHE: IL RUOLO NELL’ AZIENDA DI CONSULENZA 57
1.13. INDICATORI DI PERFORMANCE NELLE AZIENDE PROFESSIONALI: 58
1.13.1. AMBITO COMPETITIVO 58
1.13.2. RISULTATI FINANZIARI 59
1.13.3. QUALITÀ DEL SERVIZIO 59
1.13.4. FLESSIBILITÀ 60
1.13.5. SFRUTTAMENTO RISORSE 61
1.13.6. INNOVAZIONE 62
1.14. CAUSE DELLA RIDOTTA DIFFUSIONE DI TECNICHE DI CONTROLLO NELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 62
1.15. APPROFONDIMENTI DI COST MANAGEMENT 63
1.15.1. I COSTI SOSTENUTI PER SODDISFARE IL CLIENTE 65
1.15.2. SCELTA DEL NUMERO DI ACTIVITY DRIVER 68
1.1. BIBLIOGRAFIA 69
Capitolo 3: Il caso C&A 72
1.2. INTRODUZIONE 72
1.3. CARATTERISTICHE E REQUISITI DEL MODELLO DI CONTROLLO E GESTIONE DEI COSTI 73
1.4. GLI SCOPI DELL’INFORMAZIONE DI COSTO PER L’AZIENDA DI CONSULENZA 75
1.5. LA SCELTA DEL MODELLO PIÙ ADATTO DI COSTING 76
1.6. SCELTA DEI CENTRI 79
1.7. SCELTA DELL’OGGETTO DI COSTO: LA COMMESSA 81
1.8. IL COSTO DEL LAVORO 86
1.9. CREAZIONE DEL MODELLO 86
1.9.1. IL SISTEMA SCELTO 87
1.9.2. RACCOLTA COMPONENTI ELEMENTARI ORIGINARI NEL PIANO DEI CONTI 87
1.9.3. IL PIANO DEI CONTI 88
1.9.4. RIPRESA CONTI DA CO.GE A CO.AN. 93
1.9.5. IMPUTAZIONE DEI COSTI DIRETTI ALLA COMMESSA 93
1.9.6. IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI DI COMMESSA AI CENTRI DI COSTO. 95
1.9.7. CHIUSURA DEI CENTRI AUSILIARI SUI CENTRI COMUNI. 98
1.9.8. RIBALTAMENTI DEI CENTRI COMUNI DI RIMINI 100
1.9.9. RIBALTAMENTI DEI CENTRI AUSILIARI SUI CENTRI PRINCIPALI. 100
1.9.10. IMPUTAZIONE DEI COSTI DI CENTRO PRODUTTIVO ALLE COMMESSE. 102
1.9.11. IMPUTAZIONE CONTI COMMESSA A CONTO “RICAVI E MARGINI” 104
1.9.12. CHIUSURA DEI CENTRI “COMMERCIALE” SUL CONTO “RICAVI E MARGINI” 105
1.9.13. IMPUTAZIONE DEI CENTRI DI STRUTTURA E AMMINISTRAZIONE AI CONTI “RICAVI E MARGINI” 107
1.9.14. IL CONTO RIEPILOGO RISULTATI 109
1.9.15. ESITO: CONTO ECONOMICO A BANDIERA. 110
1.10. BIBLIOGRAFIA 111
Capitolo 1: Le imprese di servizi 6
1.1. INTRODUZIONE 6
1.2. LO SFRUTTAMENTO DELLA CAPACITÀ 9
1.3. CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI 10
1.4. CARATTERISTICHE PECULIARI DELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 12
1.4.1. KNOWLEDGE INTENSITY 15
1.4.2. “NEBULOSA” DETERMINAZIONE DEL RISULTATO DEL SERVIZIO 15
1.4.3. CULTURA DELLA CONOSCENZA E PERFORMANCE DELLO SVILUPPO DEI SERVIZI KNOWLEDGE-INTENSIVE 19
1.4.4. ULTERIORI SVILUPPI DELLO STUDIO DI VON NORDENFLYCHT 20
1.5. LE AZIENDE DI CONSULENZA 21
1.6. OBIETTIVI DEL LAVORO 21
1.7. BIBLIOGRAFIA 22
Capitolo 2: Analisi e gestione dei costi nelle imprese di consulenza 24
1.8. GLI SCOPI DELL’INFORMAZIONE DI COSTO NELLE IMPRESE DI CONSULENZA 30
1.9. PROGETTARE IL SISTEMA DEI COSTI ALL’INTERNO DELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 32
1.9.1. STRUTTURA DEI COSTI NELLE IMPRESE DI SERVIZI 32
1.9.2. IL MODELLO DI COSTING SECONDO UNA TEORIA DI CONTINGENZA 33
1.10. LA SCELTA DEL MODELLO DI COSTING PER LE IMPRESE DI CONSULENZA: TEORIE E OPINIONI A CONFRONTO 35
1.10.1. DIRECT COSTING 36
1.10.2. FULL COSTING 37
1.10.3. IL CRITERIO CAUSALE E DI COPERTURA PER L’ATTRIBUZIONE DEI COSTI COMUNI 38
1.10.4. I CENTRI DI COSTO COME MODELLO DI ANALISI E CALCOLO DEI COSTI 41
1.10.5. L’ACTIVITY-BASED COSTING 42
1.11. CONFRONTO TRA ABC E CENTRI DI COSTO 45
1.11.1. IL SUPERAMENTO DEI MODELLI DI ACCOUNTING COME SOLUZIONI ALTERNATIVE: LA POSSIBILITÀ DI “IBRIDARE” ABC E CENTRI DI COSTO 48
1.12. COST ACCOUNTING NELLE IMPRESE DI SERVIZI 51
1.12.1. L’OGGETTO DI COSTO 55
1.12.2. I CENTRI DI COSTO COME ENTITÀ FISICHE: IL RUOLO NELL’ AZIENDA DI CONSULENZA 57
1.13. INDICATORI DI PERFORMANCE NELLE AZIENDE PROFESSIONALI: 58
1.13.1. AMBITO COMPETITIVO 58
1.13.2. RISULTATI FINANZIARI 59
1.13.3. QUALITÀ DEL SERVIZIO 59
1.13.4. FLESSIBILITÀ 60
1.13.5. SFRUTTAMENTO RISORSE 61
1.13.6. INNOVAZIONE 62
1.14. CAUSE DELLA RIDOTTA DIFFUSIONE DI TECNICHE DI CONTROLLO NELLE IMPRESE DI SERVIZI PROFESSIONALI 62
1.15. APPROFONDIMENTI DI COST MANAGEMENT 63
1.15.1. I COSTI SOSTENUTI PER SODDISFARE IL CLIENTE 65
1.15.2. SCELTA DEL NUMERO DI ACTIVITY DRIVER 68
1.1. BIBLIOGRAFIA 69
Capitolo 3: Il caso C&A 72
1.2. INTRODUZIONE 72
1.3. CARATTERISTICHE E REQUISITI DEL MODELLO DI CONTROLLO E GESTIONE DEI COSTI 73
1.4. GLI SCOPI DELL’INFORMAZIONE DI COSTO PER L’AZIENDA DI CONSULENZA 75
1.5. LA SCELTA DEL MODELLO PIÙ ADATTO DI COSTING 76
1.6. SCELTA DEI CENTRI 79
1.7. SCELTA DELL’OGGETTO DI COSTO: LA COMMESSA 81
1.8. IL COSTO DEL LAVORO 86
1.9. CREAZIONE DEL MODELLO 86
1.9.1. IL SISTEMA SCELTO 87
1.9.2. RACCOLTA COMPONENTI ELEMENTARI ORIGINARI NEL PIANO DEI CONTI 87
1.9.3. IL PIANO DEI CONTI 88
1.9.4. RIPRESA CONTI DA CO.GE A CO.AN. 93
1.9.5. IMPUTAZIONE DEI COSTI DIRETTI ALLA COMMESSA 93
1.9.6. IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI DI COMMESSA AI CENTRI DI COSTO. 95
1.9.7. CHIUSURA DEI CENTRI AUSILIARI SUI CENTRI COMUNI. 98
1.9.8. RIBALTAMENTI DEI CENTRI COMUNI DI RIMINI 100
1.9.9. RIBALTAMENTI DEI CENTRI AUSILIARI SUI CENTRI PRINCIPALI. 100
1.9.10. IMPUTAZIONE DEI COSTI DI CENTRO PRODUTTIVO ALLE COMMESSE. 102
1.9.11. IMPUTAZIONE CONTI COMMESSA A CONTO “RICAVI E MARGINI” 104
1.9.12. CHIUSURA DEI CENTRI “COMMERCIALE” SUL CONTO “RICAVI E MARGINI” 105
1.9.13. IMPUTAZIONE DEI CENTRI DI STRUTTURA E AMMINISTRAZIONE AI CONTI “RICAVI E MARGINI” 107
1.9.14. IL CONTO RIEPILOGO RISULTATI 109
1.9.15. ESITO: CONTO ECONOMICO A BANDIERA. 110
1.10. BIBLIOGRAFIA 111
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