• asina
• cateterizzazione cervicale
• Embryo transfer

Tentativi di trasferimento di embrioni per via non chirurgica nell’asina sono risultati in percentuali di gravidanza nelle riceventi estremamente basse. Questo insuccesso è stato imputato alla difficoltà di cateterizzare la cervice asinina con conseguente rilascio di PGF2α, luteolisi e riassorbimento dell’embrione. Allo scopo di verificare questa ipotesi, 5 embrioni equini sono stati trasferiti in asine e 26 embrioni equini, trasferiti in cavalle, sono serviti come controllo. Gli embrioni, recuperati 8 giorni dopo l’ovulazione di cavalle inseminate artificialmente, sono stati trasferiti per via non chirurgica in asine o cavalle che si trovavano tra il 5° e l’8° giorno dopo l’ovulazione. Sono risultate gravide 5/5 asine e 21/26 cavalle (P>0,5). I risultati di questo studio, pur nel numero esiguo degli animali impiegati, sembrano testimoniare che la tecnica di trasferimento non chirurgico nell’asina è compatibile con tassi di gravidanza accettabili e che, quindi, la spiegazione degli insuccessi riportati in letteratura vada cercata altrove.