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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09172019-214003


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
POGGI, MARIANNA
Indirizzo email
mariannapoggi01@gmail.com
URN
etd-09172019-214003
Titolo
"T.O.P. XXI" tra terra e cielo: progetto di restauro e riqualificazione della torre piezometrica Enel sita nel Comune di Pieve Fosciana in Garfagnana
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Ing. Caprili, Silvia
relatore Arch. Bascherini, Enrico
relatore Prof. Ruschi, Pietro
relatore Ing. Landi, Stefania
controrelatore Prof.ssa Saetta, Anna
Parole chiave
  • torre piezometrica
Data inizio appello
10/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/10/2089
Riassunto
Il presente lavoro di tesi si traduce in uno studio finalizzato alla definizione di una metodologia per il recupero, il consolidamento e la riqualificazione del tubo piezometrico Enel sito nel Comune di Pieve Fosciana in Garfagnana (LU), oggi in disuso. Si tratta di un’opera idraulica in calcestruzzo armato, facente parte dell’Impianto Idroelettrico sul Fiume Corfino da Villa Collemandina a Pontecosi. Fu costruito negli anni 1913-1914 su progetto dell’Ingegnere Angelo Omodeo. Aveva la funzione di evitare il diffondersi delle conseguenze del fenomeno idraulico del “Colpo d’Ariete” all’interno delle condotte dell'impianto. A partire dalla ricostruzione storica, sono state analizzate le caratteristiche del manufatto in relazione alla funzione per il quale era stato progettato e in base al contesto paesaggistico nel quale esso si colloca.
All’interno dell’indagine storica sono stati approfonditi aspetti architettonici, formali, strutturali e del restauro conservativo al fine di individuare peculiarità, criticità e valori della costruzione. Trattandosi di un edificio storico in calcestruzzo armato, è stato ritenuto opportuno soffermarci sugli aspetti strutturali elaborando un’ipotesi di ricostruzione della tipologia e del quantitativo di armatura costituente la struttura portante, fino ad integrare i risultati con una prova di caratterizzazione del materiale, aspetti fondamentali nell’approccio allo studio di edifici esistenti.
Il problema della riqualificazione del manufatto è stato affrontato elaborando una proposta progettuale connubio tra intervento di restauro e riuso. Essendo un manufatto esistente occorre prestare massima attenzione agli aspetti strutturali derivanti dall’interazione tra opera esistente e nuova costruzione. Il lavoro è stato quindi supportato da un’analisi strutturale che ha permesso di valutare la fattibilità degli interventi proposti in sede di progetto architettonico. Dopo avere ipotizzato l’apertura di porte e finestre, dimensionato le relative cerchiature, si progetta una struttura in acciaio, indipendente, costituito da moduli prefabbricati, da collocare all’interno del tubo piezometrico nella quali si ricava la funzione ricettiva e di belvedere. La finalità ultima è stata quella di valutare gli spostamenti che subiscono le due strutture in modo da progettare e quantificare un giunto sismico che escluda fenomeni di martellamento.
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