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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09172015-190103


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAZZI, GIANNA
URN
etd-09172015-190103
Titolo
La deflazione: cause, conseguenze e soluzioni politiche. La recente esperienza europea.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Ruiz, Maria Laura
Parole chiave
  • crollo persistente
  • livello generale dei prezzi
Data inizio appello
05/10/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La deflazione è un processo di continuo calo del livello generale dei prezzi. Questo fenomeno può derivare da un’insufficiente offerta di moneta, da uno shock negativo della domanda aggregata, da uno shock positivo dell’offerta aggregata e, infine, da un sovraindebitamento, come sostenuto nella teoria della debt-deflation. La deflazione ha delle conseguenze avverse sull’economia, in particolare il rinvio dei consumi, i costi derivanti dalle rigidità verso il basso dei salari nominali e l’aumento del valore reale del debito. Queste conseguenze riducono ulteriormente la domanda aggregata spingendo l’economia nella spirale deflazionistica. Sia l’autorità monetaria che quella fiscale possono intervenire adottando politiche espansive finalizzate a stimolare i consumi, gli investimenti e le esportazioni o aumentando la spesa pubblica.
Dopo l’esperienza vissuta in America agli inizi degli anni ’30, l’attenzione verso questo fenomeno ritorna a seguito della crisi che ha colpito il Giappone dalla metà degli anni ’90 e che è perdurata per circa quindici anni. L’Europa cade in deflazione alla fine del 2014, principalmente a causa del crollo del prezzo del petrolio sebbene un ruolo cruciale sia giocato anche dalla domanda aggregata debole. La BCE cerca di stimolare l’economia annunciando a gennaio del 2015 il Quantitative Easing, cioè un piano di acquisto di titoli con ammontare e durata illimitati.
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