logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09172012-091615


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BIAGIOLI, VERONICA
URN
etd-09172012-091615
Titolo
STIMA DELLE EMISSIONI DI POLVERI ATMOSFERICHE DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI PRODUZIONE DI CALCESTRUZZO
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
Relatori
correlatore Ing. Grassi, Carlo
relatore Prof. Marroni, Michele
Parole chiave
  • PM10
  • calcestruzzo
  • fattori di emissione
Data inizio appello
12/10/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/10/2052
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di sviluppare un approccio sistematico alla valutazione delle emissioni di polveri derivanti dalla produzione di calcestruzzo preconfezionato e di valutarne l’impatto sulla qualità dell’aria per un caso di studio reale.
Nello studio vengono analizzati i contributi alle emissioni di polveri derivanti dalle varie fasi di lavorazione di un impianto di betonaggio, distinguendo l’apporto delle emissioni diffuse e convogliate.
Per la stima delle emissioni diffuse dall’impianto produttivo sono state applicate le indicazioni riportate nelle “Linee guida ARPAT per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti”, che costituiscono parte integrante della Deliberazione della Giunta Provinciale di Firenze N. 213 del 03/11/2009.
Le linee guida dell’Agenzia Regionale Toscana per la Protezione dell’Ambiente introducono i metodi di stima delle emissioni di particolato di origine diffusa prodotte dalle attività di trattamento degli inerti e dei materiali polverulenti in genere e le azioni ed opere di mitigazione che si possono attuare, anche ai fini dell’applicazione del Testo Unico Ambientale D. Lgs. 152/06 (Allegato V alla Parte 5a, Polveri e sostanze organiche liquide, Parte I: Emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti).
I metodi di valutazione proposti nelle linee guida provengono principalmente da dati e modelli dell’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente US-EPA (AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors1).
In particolare, per la stima delle emissioni diffuse dall’impianto di produzione di calcestruzzo sono stati utilizzati i fattori di emissione definiti in Emission Factor Documentation for AP-42 Section 11.12 della U.S. Environmental Protection Agency.
Rispetto alle linee guida regionali che hanno rappresentato il punto di partenza del presente lavoro, lo studio si propone inoltre di valutare il contributo alle emissioni di polveri diffuse derivante dai motori dei mezzi di cantiere utilizzati, considerati trascurabili nelle citate linee guida.
A questo scopo sono stati utilizzati i fattori di emissione per attrezzature da costruzione forniti da "Construction Equipment Emission Factors - Santa Barbara County Air pollution Control District".
Si è proceduto quindi alla valutazione delle polveri diffuse derivanti dalla fase di trasporto del calcestruzzo al luogo di utilizzo, andando a definirne l’importanza, in termini quantitativi, rispetto alle fasi produttive vere e proprie.
La produzione di polveri da emissioni convogliate è stata valutata anche tramite rilievi analitici per stimare l’incidenza delle emissioni diffuse sull’intero scenario emissivo.
Il contributo della fase di trasporto del calcestruzzo è stato valutato applicando e mettendo a confronto i fattori di emissione forniti dai seguenti modelli:
- Modello americano: EPA Office of Transportation and Air Quality MOVES (MOtor Vehicle Emission Simulator) 2010 model.
-Modello europeo: EMEPEEA air pollutant Emission Inventory Guidebook – 2009. EEA. Technical report No 1-A-3-b “Road Transport”.
-Modello inglese: “The UK Emission Factor Database - National Atmospheric Emissions Inventory”.
-Modello italiano: Manuale dei fattori di emissione nazionali, pubblicato dal Centro Tematico Nazionale Atmosfera Clima ed Emissioni in Aria, in collaborazione con l’ANPA, Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
Ai dati ricavati dai diversi modelli per la stima delle emissioni diffuse di polveri dall’attività di trasporto del calcestruzzo, è stata applicata un’analisi statistica di base per ricavare i valori medi dei tassi di emissione.
Dalla elaborazione dei dati delle emissioni sia stimate che misurate è stato possibile delineare l’incidenza delle varie sorgenti sull’inquinamento di polveri prodotto dall’attività esaminata. In particolare, è stato possibile valutare due differenti scenari emissivi:
- scenario medio/misurato: lo scenario in cui l’impianto lavora a medio ritmo (dati ricavati da misurazioni);
-scenario peggiorativo: lo scenario in cui l’impianto lavora producendo il massimo livello di emissioni autorizzabile.
Dai risultati ottenuti emerge, come preponderante in entrambi gli scenari, il contributo delle emissioni diffuse prodotte dalle lavorazioni presso l’impianto (80 – 90%) sia considerando un rateo emissivo di g/ora che di Kg/anno.
Le emissioni diffuse derivanti dalla fase di trasporto contribuiscono per il 5-6% al totale delle emissioni di polveri derivanti dall’attività considerata.
È importante sottolineare che tale contributo non considera però le emissioni di polveri derivanti dalla risospensione di particelle dalla superficie stradale ma le sole emissioni esauste ed il contributo di freni e pneumatici.
Dall’analisi effettuata emerge inoltre come il contributo dei motori delle attrezzature di lavoro quali, nel caso studio la pala caricatrice, non sia del tutto trascurabile nella produzione di PM10.
Questa considerazione apre la strada ad un approfondimento delle assunzioni delle linee guida regionali sulla stima delle emissioni diffuse da attività di manipolazione di materiali polverulenti, in particolare in contesti produttivi in cui l’utilizzo di mezzi di lavoro motorizzati è preponderante come ad esempio nelle attività di cava.
File