Tesi etd-09162020-231224 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUPARINI, MATTEO
URN
etd-09162020-231224
Titolo
LE CONCESSIONI DEI BENI PUBBLICI: IL DEMANIO MARITTIMO
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MANAGEMENT E CONTROLLO DEI PROCESSI LOGISTICI
Relatori
relatore Dott. De Bari, Francescalberto
Parole chiave
- DEMANIO MARITTIMO
Data inizio appello
20/10/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2090
Riassunto
La tesi ha come obiettivo di esaminare le tematiche relative alla concessione dei beni demaniali marittimi, con un’articolazione che include l’approfondimento:
- sui beni dello Stato e degli altri enti pubblici, quali i beni pubblici, i beni demaniali, i beni patrimoniali indisponibili, i beni patrimoniali disponibili e i diritti reali della P.A. sui beni altrui;
- sul demanio marittimo, secondo in Codice della Navigazione, la condizione giuridica, l’acquisto della demanialità marittima, le modificazioni del demanio marittimo, l’uso dei beni demaniali marittimi, l’atto di concessione, le concessioni ordinarie, le concessioni per licenza e le concessioni speciali;
- sulla gestione del demanio marittimo, con cenni riguardanti l’evoluzione della sua gestione, l’Autorità Marittima, la Regione, il Comune, l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP), il sistema informativo del demanio marittimo (S.I.D.), la determinazione dei canoni e gli ambiti delle competenze;
- sulla concessione nella portualità, con particolare attenzione rivolta al Porto, all’inquadramento giuridico, all’attività amministrativa, alla Legge portuale, alla revisione della rete TEN-T, alla classificazione dei porti, al Piano Regolatore di Sistema Portuale, al Documento di pianificazione strategica di sistema (DPSS) e al Piano Regolatore del Porto (PRP);
- sulla concessione ai fini turistico-ricreativi, proseguendo con l’uso turistico-ricreativo del demanio marittimo, le concessioni demaniali nel contesto UE, la normativa interna, i principi della direttiva Bolkestein, gli stabilimenti balneari, i tentativi di revisione normativa interna fino al 2019, la revisione della disciplina e delle zone demaniali.
Pertanto, la tesi mette in evidenza l’importanza sociale ed economica del demanio marittimo in un contesto normativo che non ha ancora trovato un giusto equilibrio con i principi e le norme comunitarie.
Nelle conclusioni, vengono definiti gli ambiti nei quali la normativa di settore dovrà incidere per soddisfare i principi della concorrenza e, al tempo stesso, definire un quadro di regole certe, nell’interesse della collettività in termini socio-economici.
Il lavoro è stato redatto consultando un’ampia documentazione in materia sia relativa al diritto interno che a quello comunitario.
Infatti, gli interventi normativi e giurisprudenziali, che nel tempo hanno modellato la disciplina dei beni demaniali marittimi, hanno dipinto uno scenario disarmonico ed eterogeneo per tutti gli operatori che intendono affrontare tali problematiche.
L'analisi delle tematiche suddette, peraltro, risulta ancora più laboriosa, sia per la frammentazione delle relative competenze normative e gestionali, sia per il carattere multidisciplinare della materia in argomento, che, oltre ad interessare numerosi rami del diritto nazionale, arriva a coinvolgere principi e regole proprie dell'ordinamento comunitario, come la concorrenza.
La problematica sul rapporto tra concessioni di beni pubblici e tutela della concorrenza è alla base di un sistema complesso, che si confronta tra affidamento e certezza del diritto.
Il tema è delicato ed offre notevoli considerazioni, anche in virtù del fatto che i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni inerenti al demanio marittimo devono essere stabiliti nell’osservanza dei principi della libera concorrenza e della libertà di stabilimento, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.
- sui beni dello Stato e degli altri enti pubblici, quali i beni pubblici, i beni demaniali, i beni patrimoniali indisponibili, i beni patrimoniali disponibili e i diritti reali della P.A. sui beni altrui;
- sul demanio marittimo, secondo in Codice della Navigazione, la condizione giuridica, l’acquisto della demanialità marittima, le modificazioni del demanio marittimo, l’uso dei beni demaniali marittimi, l’atto di concessione, le concessioni ordinarie, le concessioni per licenza e le concessioni speciali;
- sulla gestione del demanio marittimo, con cenni riguardanti l’evoluzione della sua gestione, l’Autorità Marittima, la Regione, il Comune, l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP), il sistema informativo del demanio marittimo (S.I.D.), la determinazione dei canoni e gli ambiti delle competenze;
- sulla concessione nella portualità, con particolare attenzione rivolta al Porto, all’inquadramento giuridico, all’attività amministrativa, alla Legge portuale, alla revisione della rete TEN-T, alla classificazione dei porti, al Piano Regolatore di Sistema Portuale, al Documento di pianificazione strategica di sistema (DPSS) e al Piano Regolatore del Porto (PRP);
- sulla concessione ai fini turistico-ricreativi, proseguendo con l’uso turistico-ricreativo del demanio marittimo, le concessioni demaniali nel contesto UE, la normativa interna, i principi della direttiva Bolkestein, gli stabilimenti balneari, i tentativi di revisione normativa interna fino al 2019, la revisione della disciplina e delle zone demaniali.
Pertanto, la tesi mette in evidenza l’importanza sociale ed economica del demanio marittimo in un contesto normativo che non ha ancora trovato un giusto equilibrio con i principi e le norme comunitarie.
Nelle conclusioni, vengono definiti gli ambiti nei quali la normativa di settore dovrà incidere per soddisfare i principi della concorrenza e, al tempo stesso, definire un quadro di regole certe, nell’interesse della collettività in termini socio-economici.
Il lavoro è stato redatto consultando un’ampia documentazione in materia sia relativa al diritto interno che a quello comunitario.
Infatti, gli interventi normativi e giurisprudenziali, che nel tempo hanno modellato la disciplina dei beni demaniali marittimi, hanno dipinto uno scenario disarmonico ed eterogeneo per tutti gli operatori che intendono affrontare tali problematiche.
L'analisi delle tematiche suddette, peraltro, risulta ancora più laboriosa, sia per la frammentazione delle relative competenze normative e gestionali, sia per il carattere multidisciplinare della materia in argomento, che, oltre ad interessare numerosi rami del diritto nazionale, arriva a coinvolgere principi e regole proprie dell'ordinamento comunitario, come la concorrenza.
La problematica sul rapporto tra concessioni di beni pubblici e tutela della concorrenza è alla base di un sistema complesso, che si confronta tra affidamento e certezza del diritto.
Il tema è delicato ed offre notevoli considerazioni, anche in virtù del fatto che i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni inerenti al demanio marittimo devono essere stabiliti nell’osservanza dei principi della libera concorrenza e della libertà di stabilimento, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.
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